Silvia Persico batte Demi Vollering alla Freccia del Brabante 2023 © UAE Team ADQ
Donne Élite

Il giorno che Silvia Persico scoprì di saper vincere le classiche

La bergamasca conquista una Freccia del Brabante tirata e bagnata battendo in una volata ristretta Demi Vollering e Liane Lippert. Top ten anche per Soraya Paladin

12.04.2023 15:11

Ha esultato con enorme trasporto, una gioia urlata per una ragazza che ha la caratteristica di essere sempre lì ma che spesso deve accontentarsi di bei piazzamenti. Oggi alla Freccia del Brabante il piazzamento è stato onestamente bellissimo per Silvia Persico, capace di vincere al termine di una corsa a dir poco tirata e stressante, nella quale lei è stata in grado di piegare alcuni dei più altisonanti nomi del ciclismo delle classiche che sta vivendo in real time il passaggio dalla fase delle pietre a quella delle côte. E in questo la corsa conclusasi a Overijse è sintesi perfetta.

Silvia ha 25 anni, viene da una famiglia piena di ciclisti (tra i suoi tre fratelli e una sorella c'è attualmente almeno il 22enne Davide che gareggia a buoni livelli nel Team Colpack Ballan) ma indubbiamente la stella polare è lei. Fortissima nel cross, nella scorsa stagione su strada abbiamo capito che ha tutte le carte in regola per giocarsi le principali gare a tappe; è però pure velocina, per cui era solo questione di tempo vederla esultare in qualche bella classica. Anzi, che faccia pure tutti i riti apotropaici che ritiene, ma ci dà l'impressione che quella di oggi non sarà l'ultima che si metterà in tasca quest'anno.

141.2 km da Sint-Kwintens-Lennik a Overijse, prima parte in linea e poi tre giri e mezzo di un circuito caratterizzato dai brevi muri intorno alla città d'arrivo per la Freccia del Brabante 2023, ottava edizione al femminile di una gara vinta in passato (nel 2018) anche da Marta Bastianelli. Avremmo da citare un centinaio di tentativi di allungo, tutti fugacissimi dato che il percorso non permetteva grandi distacchi e dava comunque sempre una chance di recupero alle inseguitrici dopo ogni salitella; ci limitiamo ad annotare un attacco di una quindicina di chilometri di Alice Palazzi (Top Girls Fassa Bortolo) e Lauren Stephens (EF Education-TIBCO-SVB) dai -131 ai -117, 55" di vantaggio al massimo per loro, e questa la consideriamo la fuga da lontano…

Poi le tantissime azioni, personali o di gruppetto, tra le quali dai -72 ai -67 annoveriamo un assolo di Cristina Tonetti (Top Girls), e quindi elenchiamo diverse atlete che in questa fase si sono fatte vedere: Lucinda Brand (Trek-Segafredo), Elinor Barker (Uno-X), Shirin van Anrooij (Trek) con Liane Lippert (Movistar) ed Elise Chabbey (Canyon//SRAM Racing), Anna Henderson (Jumbo-Visma). Una ciclista che destava curiosità era Fem van Empel, alla seconda uscita stagionale, ma la ventenne crossista della Jumbo è stata coinvolta un paio di volte in cadute (non in prima persona, ma ha dovuto mettere piede a terra) che l'hanno parecchio rallentata e - alla lunga - svuotata.

Le protagoniste comunque emergevano salitella dopo salitella, mentre la selezione si operava principalmente da dietro, tra una strappata e l'altra che provocavano frazionamenti in un gruppo sempre più ridotto. Di fatto però tutte le atlete che si sarebbero poi giocate la vittoria nel finale le abbiamo già viste più volte in azione nei 50 km conclusivi. Finché, una volta entrate nell'ultimo giro (e con una pioggia che ha cominciato a venir giù torrenziale), sul muro di Hertstraat ai -16 è stata Marlen Reusser (SD Worx) a produrre l'allungo decisivo. Van Anrooij e Chabbey hanno chiuso subito insieme a Silvia Persico (UAE ADQ) e a Margot Vanpachtenbeke (Parkhotel Valkenburg), e il quintetto è volato subito a +25".

Si è dovuto aspettare il Moskestraat ai -10 per avere una reale reazione dietro, con la campionessa uscente Demi Vollering (SD Worx) che si è sganciata da quel che restava del gruppo insieme a Lippert. Le due contrattaccanti hanno raggiunto Vanpachtenbeke (che intanto aveva perso le ruote delle prime) e con lei si sono riportate sotto ai -7, quando hanno chiuso il gap in cima alla rampa di Holstheide. Il drappello che si sarebbe giocato la Freccia del Brabante era completo.

Un paio di tentativi di allungo di Marlen Reusser sono stati rintuzzati, in particolare Van Anrooij ha dovuto dissiparsi per impedire all'elvetica di fuggir via ai -4. Tutto è stato così rinviato allo sprint previsto sulla salitella di S-Bocht a Overijse. Ai 700 metri Reusser ha prodotto un ennesimo forcing ma è stata tenuta lì da Lippert, mentre Vanpachtenbeke perdeva metri sulle altre. La volata vera è propria l'ha lanciata Vollering uscendo a destra ai 250 metri, mentre Lippert partiva a sinistra ma con un cilindro di potenza in meno.

Alla ruota di Demi c'era però opportunamente appostata Silvia Persico, che ha letteralmente stroncato l'olandese negli ultimi 50 metri, superandola e andando a imporsi nettamente su lei e Liane; giù dal podio (e con 2" sul groppone) Chabbey, Van Anrooij e Reusser, più indietro Vanpachtenbeke che a quel punto ha badato (con successo) a salvare il piazzamento dal ritorno del primo gruppo inseguitore, cronometrato a 25" e regolato da Victoire Berteau (Cofidis) su Soraya Paladin (Canyon) che si porta a casa pure lei una top ten tutt'altro che malvagia.

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