
Vuelta, Ciccone paga l’azzardo su Vingegaard: "Forse ho sbagliato..."
A Valdezcaray Vingegaard stacca tutti e Ciccone paga l’azzardo: "Forse ho sbagliato a seguirlo". L’abruzzese scivola al sesto posto ma resta fiducioso
La nona tappa della Vuelta a España 2025, con arrivo alla stazione sciistica di Valdezcaray, ha segnato il primo vero punto di svolta della corsa. Jonas Vingegaard ha sferrato l’attacco decisivo a 11 chilometri dal traguardo, staccando uno dopo l’altro tutti i rivali e presentandosi in solitaria sul traguardo sotto la pioggia battente. Solo Giulio Ciccone ha avuto il coraggio di provare a rispondere, un azzardo che con il senno di poi si è rivelato controproducente.
“Forse è stato un errore seguire Vingegaard”
“Credo di essere andato troppo forte. Era semplicemente troppo dura per me”, ha ammesso l’abruzzese della Lidl–Trek all’arrivo. “Ho davvero dato tutto, ma forse è stato un errore seguire Vingegaard. Forse avrei dovuto salire subito con il mio ritmo”. Ciccone ha resistito per circa un chilometro alla ruota del danese, ma è poi stato costretto a cedere, venendo ripreso e staccato da João Almeida, Tom Pidcock e Felix Gall. Alla fine ha chiuso a 1’46’’ dai migliori, scivolando dal quarto al sesto posto della classifica generale.

"Ci riproveremo, questo è sicuro”
Eppure la giornata della Lidl–Trek era iniziata con i migliori auspici: la squadra aveva controllato la fuga, aveva lavorato con Julien Bernard e Andrea Bagioli per posizionare Ciccone nel modo migliore ai piedi della salita, e sembrava pronta a lanciare il suo leader. L’attacco di Vingegaard, però, ha cambiato le carte in tavola: preparato dall’accelerazione di Matteo Jorgenson, ha colto di sorpresa il gruppo e imposto un ritmo insostenibile per chiunque. Dopo l'esagerazione iniziale, Ciccone ha tagliato il traguardo insieme a Hindley, Fortunato e Bernal, pagando un passivo superiore al minuto e mezzo, finendo nella stessa fascia del leader della classifica generale Torsten Traæn, che ha conservato la maglia roja per soli 37’’ di vantaggio sul danese.
Nonostante il colpo subito, Ciccone ha mantenuto un atteggiamento positivo: “Le sensazioni erano buone. Abbiamo avuto la fiducia di provare qualcosa oggi. A volte funziona, a volte no. Oggi Jonas era incredibilmente forte. Ma ci riproveremo, questo è sicuro”.
La Vuelta osserva oggi il primo giorno di riposo, con Vingegaard che ha assestato il primo colpo rompendo gli equilibri e Ciccone che resta comunque in piena lotta almeno per la top ten (ora è sesto a 2’42’’): la decima tappa, in programma domani, presenta già un arrivo in salita (El Ferial Larra Belagua) dove le carte potrebbero nuovamente rimescolarsi.