Marta Romeu resiste al ritorno di Tamara Balabolina e vince la terza tappa della Vuelta a Andalucía © Vuelta a Andalucía Women
Donne Élite

La prima vittoria di un progetto destinato a durare

Marta Romeu anticipa il gruppo nella terza tappa della Vuelta a Andalucía e regala il successo alla Laboral Kutxa Fundación Euskadi. Tamara Balabolina sempre più leader, Barbara Malcotti e Debora Silvestri ancora nei quartieri alti

02.06.2023 20:11

Una bella impresa ha riempito oggi la cronaca della Vuelta Ciclista Andalucía (o Ruta del Sol se preferite) e a metterla a segno è stata Marta Romeu, 31enne ex biker proveniente dalla Comunitat Valenciana e in grado oggi di ottenere la prima vittoria nel ciclismo femminile élite, che corrisponde anche alla prima affermazione in assoluto in corse UCI per la Laboral Kutxa Fundación Euskadi, squadra approdata nel 2021 tra le formazioni Continental ma destinata ancora a durare, dato che l'accordo tra lo sponsor e la fondazione dei Paesi Baschi sarà valido almeno fino al 2029.

Sicché questo 2 giugno 2023 sarà ricordato negli annali del team, e anche a giusta ragione, visto come è giunta la vittoria per la Romeu (che nel suo profilo Twitter si definisce “appassionata di politica e aspirate pompiera”), vittoria che tra le altre cose statisticamente rilevanti è pure la prima stagionale per una spagnola in una corsa élite. La squadra basca ci era già andata vicina nei giorni scorsi con Debora Silvestri, giunta da poco nel sodalizio dopo il fallimento del progetto ZAAF Cycling.

Terza tappa della Vuelta Ciclista Andalucía Ruta del Sol 2023, la Nerja-Álora di 134 km prevedeva alcune salitelle lungo il percorso e un arrivo su una rampa. Schermaglie nella prima parte della frazione, con Jessenia Meneses (Colombia Pacto Por El Deporte-GW Shimano) impegnata ad assicurarsi matematicamente la maglia dei Gpm transitando per prima sull'Alto de Colmenar ai -74 e per terza - alle spalle di Barbara Malcotti (Human Powered Health) ed Elizabeth Stannard (Israel Premier Tech Roland) - sull'Alto de Joya ai -43.

A questo punto della corsa il gruppo era già ampiamente frazionato e selezionato, e sulla successiva salita dell'Alto de Los Nogales nella prima parte del plotone non rimanevano più di una quindicina di unità. È stato qui, a poco più di 35 km dalla conclusione, che Marta Romeu (Laboral Kutxa Fundación Euskadi) ha allungato decisa, andando a guadagnare quasi un minuto che poi ha dovuto difendere nei 34 km dal Gpm all'arrivo. Impresa tutt'altro che facile, dato che ai -10 il margine è crollato a 20".

Ma alle spalle della solitaria battistrada non è che le forze abbondassero, sicché la valenciana ha potuto difendere quel vantaggio fino ai -4, tenendo poi coi denti sulla rampa finale di due chilometri e mezzo al 5%. All'arrivo Marta Romeu è stata capace di difendere un solo secondo sull'arrembante Tamara Dronova-Balabolina, che fino alla fine ha provato a centrare la terza vittoria su tre tappe della corsa andalusa, ma stavolta si è dovuta arrendere alla maggior resistenza dell'attaccante di giornata.

La russa della Israel consolida in ogni caso la propria leadership nella corsa, avendo preceduto tutte le altre avversarie a partire dalle norvegesi Katrine Aalerud (Movistar) e Mie Bjørndal Ottestad (Selezione Nazionale), entrambe cronometrate a 4" dalla vincitrice; quinta e sesta Malcotti e Silvestri, rispettivamente a 9" e 16". Col risultato odierno Romeu fa anche capolino nei quartieri alti della generale dominata da Balabolina con 37" su Aalerud e 46" su Ottestad: la vincitrice odierna sale dalla quindicesima alla quarta posizione a 52", proprio davanti alla compagna Silvestri, scesa dal terzo al quinto posto (55" il suo ritardo) e a Barbara Malcotti, sesta a 58".

Domani la quarta tappa della Vuelta Ciclista Andalucía 2023 porterà la carovana da Pizarra a Mijas, 90.9 km con un paio di salitelle più o meno abbordabili e comunque lontane dall'arrivo (la seconda scollina ai -31). Considerando anche 300 metri di rampetta all'insù al traguardo, la favorita di giornata - a naso - finirà con l'essere di nuovo Tamara Balabolina.

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