Giro d'Italia, 5a tappa: partita a "braccio di ferro"
Arriva la prima di tante tappe ipoteticamente da volata, ma estremamente complicate nella parte iniziale: sarà sfida tra fuga e velocisti. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
La tappa di domani sarà senza dubbio meno determinante ai fini della classifica generale rispetto a quella appena conclusa, ma non sarà nemmeno una giornata semplice. Per raggiungere Salerno da Atripalda in 171 km, la Corsa Rosa non abbandonerà le montagne irpine, bensì le attraverserà ampiamente. Per raggiungere gli ultimi 35 km pianeggianti che teoricamente suggeriscono un arrivo in volata, il gruppo dovrà affrontare una serie di salite relativamente brevi ma spesso ripide, che consentiranno di accumulare oltre 2000 metri di dislivello in appena 130 km. Una giornata dunque complicatissima da controllare per i velocisti e dispendiosa per tutti che potrebbe riservare sorprese. Subito dopo il km0 iniziano i primi saliscendi, che conducono senza incontrare pianura all'inizio formale dell'impegnativa salita a Passo Serra (4 km al 7.3%, max 14%). Dopo la discesa si sale subito a Pianopantano (oltre 2 km al 7/8%) e Croce Calabrone (circa 3 km al 6% di media). Un'altra discesa porta ai piedi di una lunga sequenza di brevi salite (ad esempio quelle a Paternopoli, Bosco Girifalco e Sant'Angelo dei Lombardi) che portano fino ai quasi 1000 metri di Guardia Lombardi, punto più alto della tappa. Il percorso dà a questo punto parziale respiro, entrando su strade a rapida percorrenza dopo una dozzina di km di discesa tecnica. Tuttavia non sono finite le difficoltà, perché manca ancora la salita al GPM di Oliveto Citra di circa 3 km all'8% (i dati ufficiali sono sottostimati); inoltre subito dopo si sale ulteriormente verso località Serroni per circa 3.5 km al 3.5%. Qui terminano le difficoltà più rilevanti: per giungere in pianura restano meno di 20 km che alternano discesa a brevi zampellotti. I possibili scenari tattici sono infiniti, ma c'è da dire che di occasioni per i velocisti ce ne saranno talmente poche che è difficile credere vogliano farsene sfuggire qualcuna. Gli ultimi km sono completamente rettilinei: solo alcune lievi semicurve nasconde lo striscione di arrivo fino agli ultimi 800 metri. Questo ultimo dettaglio potrebbe rappresentare un grosso vantaggio per il gruppo nel tentativo di raggiungere un assai preventivabile gruppo di fuggitivi.
Fari puntati su…
Già di per sé si tratta di una tappa piuttosto impegnativa, ma lo sarà ancora di più dopo che la tappa di oggi è stata percorsa ad andatura folle per almeno 80 km. Non si può escludere per questo motivo che domani le squadre non abbiano le forze necessarie per prendere in mano la corsa e tenere sotto controllo un'eventuale fuga: per fare un esempio la Trek-Segafredo di Mads Pedersen, ovvero la squadra che sarebbe più di tutte attesa a tenere un ritmo alto per mettere in difficoltà i velocisti puri da un lato e tenere chiusa la corsa dall'altro, aveva addirittura due uomini nel tentativo che si è giocato il successo di tappa poche ore fa, due uomini che hanno speso molto e domani potrebbero aver bisogno di riposare.
Ne consegue che non si può escludere che anche domani una fuga di ottimi corridori attardati in classifica possa avere via libera e allo stesso tempo non è da escludere che alcune ruote veloci particolarmente resistenti (a partire dallo stesso Pedersen) entrino in prima persona nella fuga tenendo a riposo i compagni.
Comunque vada i nomi sarebbero dunque un po' gli stessi che ieri si sono giocati il successo di tappa a Melfi: primi fra tutti, oltre al già citato Pedersen, il vincitore Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). Un nome spendibile sarebbe anche quello di Magnus Cort (EF Education-EasyPost) che però salendo ai Laghi di Monticchio non ha palesato uno stato di forma particolarmente positivo. Tra gli azzurri potrà ributtarsi nella mischia Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team) così come Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), giunto ieri poco fuori dalla top10. È atteso ad un nuovo test Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), teoricamente adatto a percorsi più impegnativi, ma fuori dai giochi andando verso Melfi.
Un discorso a parte va fatto per Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa): la tappa di domani sarebbe non solo adattissima alle sue caratteristiche, ma anche particolarmente carica di significato visto che è nato proprio a Cusano Mutri, dove è posto il secondo GPM; tuttavia ha speso tanto oggi e bisognerà vedere quante energie avrà a disposizione domani.
Per chiudere non possono essere escluse nemmeno le ruote veloci più pure, nel caso in cui la tappa avesse un andamento più blando e lineare, a partire da Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), che oggi ha resistito più a lungo dei colleghi nelle concitate fasi iniziali della corsa, o Simone Consonni (Cofidis), che quando è in forma riesce a difendersi anche su percorsi molto nervosi. Più in difficoltà dovrebbero essere David Dekker (Arkéa Samsic), Fernando Gaviria (Movistar) e Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), nonché il già vincitore Jonathan Milan (Bahrain - Victorious), apparso in difficoltà in salita sia ieri che oggi.
Giro d'Italia 2023, gli orari della quinta tappa
Il via ufficiale sarà dato alle 12:55, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 11:55 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:30 alle 17:45).