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Vuelta a España 2025, 20a tappa: l'ultimo duello dell'anno

Ballano solo 44" tra Vingegaard e Almeida e la Bola del Mundo sarà lo scenario della sfida finale. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv

13.09.2025 09:11

I giochi per la classifica della Vuelta a España 2025 si chiudono con una frazione dura che però dovrebbe concentrare le sue attenzioni sulla salita conclusiva, terribile, alla Bola del Mundo. La 20a tappa parte subito in salita, con alcune ondulazioni prima dell'Alto de La Escondida (9 km al 4.1%) e del Puerto de La Paradilla (5.8 km al 5.4%, max 8%). Seguono quasi subito lo strappo verso la basilica di San Lorenzo de El Escorial (circa 1.5 km al 7%, max 11%) e l'Alto del Leon (7 km al 7.3%, max 12%). Al termine della discesa inizia una fase solo lievemente ondulata di 45 km, in cui va evidenziata la salitella di Los Angeles de San Rafael (circa 2 km al 4.5%). 11 km di falsopiano a volte impegnativo precedono l'inizio formale della salita al Puerto de Navacerrada (6.9 km al 7.6%, max 11%). Qui a 50 km c'è forse l'unica occasione per attaccare da lontano, cosa comunque improbabile visto cosa ancora c'è da affrontare: quasi 20 km di discesa (interrotti da uno zampellotto a Cercedilla) lasciano il posto a 8 km pressoché pianeggianti, quindi la strada inizia a salire in modo irregolare (circa 11 km al 2% di media) fino all'imbocco ufficiale della salita conclusiva (12.3 km all'8.6%): i primi 9 km con pendenze sostenute ma ordinarie (media 7%, max 11%) riportano al Puerto de Navacerrada, dove la strada impenna per gli ultimi 3.3 km in cemento al 12.1% di media, con punte fino al 20%. Da sottolineare che buona parte di questa rampa conclusiva si trova ad oltre 2000 metri di quota.

 

Le salite

Dettaglio salite

 

Fari puntati su…

Tutta l'attenzione è rivolta all'ultimo tentativo di João Almeida (UAE Team Emirates-XRG) di staccare uno Jonas Vingegaard (Team Visma-Lease a Bike) che soltanto a Valdezcaray, peraltro una delle salite più facili di questa Vuelta, è realmente riuscito ad essere superiore agli avversari. Il portoghese ha 44" da recuperare sul danese, 24 dei quali sono in verità frutto di abbuoni, come i 4 che gli ha praticamente regalato al traguardo volante nella tappa da poco conclusa. Vedremo se dopo 3 settimane a 2000 metri Almeida troverà l'occasione di staccare la maglia rossa quel tanto che basta. Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), dice di sentire sensazioni ottime, come quelle avute fino a metà della seconda settimana; la tappa di oggi è per lui abbastanza ostile essendo una vera tappa di montagna, ma 39" su Jai Hindley (Red Bull - BORA - hansgrohe), sono comunque un margine discreto. L'australiano, supportato da Giulio Pellizzari, attaccherà quasi sicuramente: su un'impennata a 2000 metri in terza settimana ci ha vinto il suo Giro d'Italia nel 2022. Difficile riuscire a ribaltare la classifica, per cui probabilmente attenderà il finale, così come il marchigiano che ha quasi 1' da gestire su Matthew Riccitello (Free Palestine - Premier Tech) per difendere la maglia bianca.

Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), è apparso sottotono in terza settimana e probabilmente sarà di nuovo sulla difensiva, anche se gli basteresse staccare l'americano di 3" per recuperare una posizione. Torstein Træen (Bahrain - Victorious) può stare relativamente tranquillo: ha 2'35" di vantaggio su Matteo Jorgenson (Team Visma-Lease a Bike) e viceversa avrebbe soltanto 16" da recuperare a Sepp Kuss (Team Visma-Lease a Bike); se già è più facile guadagnare una posizione che perderne una, ancora più improbabile è che possa vedersi soffiata la top10 - salvo crisi clamorose - avendo addirittura 4'42" di vantaggio su Junior Lecerf (Soudal Quick-Step) che forse si butterà nella fuga del mattino in cerca di una chance di reinserirsi. 

L'UAE concentrerà quasi sicuramente le sue forze su Almeida: con la seconda posizione quasi al sicuro e il successo ancora alla portata, la squadra emiratina ha tutto l'interesse a tenere in ballo gli abbuoni e giocarsi la corsa fino in fondo. Tuttavia non si può escludere che qualche fuggitivo resista. Tra i nomi che possiamo fare citiamo Egan Bernal (INEOS Grenadiers), Mikel Landa (Soudal Quick-Step), Bob Jungels (INEOS Grenadiers), Marco Frigo (Free Palestine-Premier Tech), Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek).
 

Vuelta a España 2025, gli orari della ventesima tappa

Il transito dal km 0 è in programma alle 13:10, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:15 e le 17:45. La tappa sarà trasmessa in tv su Eurosport e Discovery+ dalle 12:45 alle 18:00.

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Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.