Vingegaard e la scoperta dell'acqua calda: «Il grande favorito per il Tour de France è Pogacar»
Le dichiarazioni dei big al termine del Criterium del Delfinato 2025. Pogi: «Dovremo lavorare sulla cronometro». Van der Poel: «Avevo bisogno di una settimana così»
Il Criterium del Delfinato 2025 ormai è storia; una storia che, ormai, conosciamo a memoria: Tadej Pogacar è, al momento, inarrivabile per qualsiasi avversario, compreso Jonas Vingegaard. Il livello del danese è buono, in particolare a cronometro, ma non sufficiente per impensierire il campione del mondo; il primo ad accorgersene sembra essere proprio lo scalatore della Visma-Lease a Bike.
Vingegaard: «Spero di fare passi avanti, ma il favorito per il Tour è Pogačar»
«Tadej ha dimostrato di essere davvero forte», ha spiegato il 29enne danese ai microfoni dopo l'ottava tappa del Criterium del Delfinato, «credo sia più saggio concentrarsi su noi stessi, sul processo per arrivare al meglio al Tour de France, che pensare a come avvicinarsi al suo livello. Ho bisogno di migliorare in parecchi aspetti, dalle accelerazioni al rendimento sulle salite più lunghe. Spero di fare passi avanti nelle prossime tre settimane, ma il grande favorito per la vittoria del Tour è sicuramente Tadej».
«Tutta la pressione - ha spiegato Vingo - sarà su di lui, non c'è dubbio, ma credo sia nelle condizioni ideali per gestirla al meglio. Si tratta di un qualcosa che sappiamo affrontare entrambi molto bene, lo abbiamo dimostrato negli ultimi anni. Non credo sinceramente che né lui, né la sua squadra, sottovaluteranno nessuno». Sullo scambio di battute in corsa: «Non ricordo esattamente cosa ci siamo detti, probabilmente ci stavamo confrontando sull'opportunità di chiudere o meno un buco, ma è sempre bello parlare con lui in corsa».
Il perfezionismo di Pogačar: «Dovremo lavorare sulla cronometro»
Morale alle stelle, ovviamente, per il Tadej Pogačar: «Le sensazioni sono splendide. Vincendo questa corsa per la prima volta, ho centrato un altro obiettivo della mia carriera, a cinque anni dalla mia prima e ultima apparizione qui fino a oggi. Allora fu una corsa molto dura, è davvero una bella sensazione aver vinto mostrando una condizione tanto buona».
In salita, lo sloveno è stato di un altro livello rispetto a tutti gli avversari, ma la prestazione così così a cronometro rimane un neo che l'iridato in carico vuole correggere quanto prima: «Adesso mi riposerò un paio di giorni, poi tornerò a lavorare in vista del Tour de France, l'obiettivo principale della stagione. La cronometro è un aspetto che dovremo curare, per il resto non credo ci sia molto da limare rispetto a dove mi trovo ora. In programma c'è un ritiro in altura a Isola, mentre non sarò ai campionati nazionali: organizzarli è complicato, magari sarà un qualcosa a cui pensare quando non indosserò più la maglia iridata».
Una battuta anche su Paul Seixas: «È un bravo ragazzo, tanto forte quanto rispettoso in gruppo. Ha un gran motore, ma mi auguro che i media francesi non gli mettano troppa pressione».
Seixas: «Il ciclismo è più duro di quanto pensassi»
Soddisfatto Van der Poel: «Al Tour per vincere una tappa»
Alla fine non sono arrivate né una vittoria di tappa, né la maglia verde, ma Mathieu van der Poel non può che essere soddisfatto della settimana di corsa appena conclusa: «Vincere sarebbe stato bello, ma nel complesso sono contento del lavoro svolto. Tutte le tappe sono state dure ed è esattamente ciò di cui avevo bisogno in vista del Tour de France. La prima settimana sarà caotica, ma l'obiettivo sarà quello di vincere almeno una tappa».
