Corse

Ethias-Tour de Wallonie 2023: Analisi del percorso

Il Giro di Vallonia sarà il perfetto preambolo per i prossimi mondiali, con tappe lunghe ed ondulate; saranno decisive la cronometro di Mons e la successiva tappa "liegistica"

22.07.2023 12:56

Il calendario torna a popolarsi di competizioni importanti anche fuori dalla Francia. Il Giro di Vallonia si presenta come un ottimo appuntamento pre-mondiale per affinare la condizione e testarsi in tappe sempre ondulate ma mai eccessivamente impegnative, nonché su chilometraggi lunghi. Insomma le caratteristiche del prossimo mondiale su strada. La classifica generale sarà però ben delineata da una lunghissima (in proporzione al basso numero di tappe) cronometro di quasi 33 km posta al quarto giorno. La buona cosa è che la tappa più dura sarà la successiva e ci si può aspettare un bello spettacolo nel tentativo di sovvertire l'ordine.

 

Sabato 22 luglio - 1a tappa: Huy - Amoir (189.6 km)

La prima frazione è subito piuttosto impegnativa, essendo lunga e costellata di varie salite seppur non durissime. Una tappa che quindi dovrebbe concludersi con una volata a ranghi ristretti o la sparata di un finisseur. Non inganni il profilo: le salite che compongono il circuito finale sono piuttosto pedalabili, compreso il GPM della Côte d’Oneux (2,6 km al 3.5%); il punto decisivo sarà piuttosto lo strappo verso il successivo traguardo volante, in vetta alla Côte de Grand-Houmart (circa 800 metri al 7%). Da qui mancano solo 7 km, di cui la maggior parte in discesa.

 

Domenica 23 luglio - 2a tappa: Saint-Ghislain - Walcourt  (179.7 km)

La seconda tappa è nel complesso più semplice ed è forse quella che più di tutte si addice ad un arrivo allo sprint. I due GPM posti a metà tappa non sono particolarmente temibili. Piuttosto bisognerà fare attenzione alla salitella di circa 1.5 km al 5% posta nel circuito finale, a circa 7 km dal traguardo.

 

Lunedì 24 luglio - 3a tappa: Thuin - Mont-Saint-Guibert (186.8 km)

Gli organizzatori la presentano come la giornata più semplice, anche per via di un dislivello complessivo leggermente inferiore. Tuttavia è in verità la prima a prevedere salite più lunghe in successione ed un finale non pianeggiante. Il circuito conclusivo, infatti, anche se non prevede salite terribili, negli ultimi 11 km presenta ben poca pianura: prima si affronta un breve strappo abbastanza ripido (800 metri al 6%) che porta al traguardo volante di Genappe; poi si entra a Mont-Saint-Guibert con uno strappo di circa 1 km al 5% che termina a soli 4 km dal traguardo; infine breve discesa e poi si torna a salire dai -2.5 km ai -1.5 km. Un finale molto mosso che offre molteplici occasioni per fare confusione.

 

Martedì 25 luglio - 4a tappa: Mons - Mons (Cronometro individuale - 32.7 km)

In una corsa di appena 5 giorni 33 km di cronometro sono veramente e rappresentano, probabilmente, il momento decisivo della corsa. Anche altimetricamente il percorso è semplice e favorevole agli specialisti. Da segnalare però che alcuni tratti sono abbastanza tortuosi e non consentono di fare alte velocità.

 

Mercoledì 26 luglio - 5a tappa: Banneux - Aubel (215.0 km)

L'ultima tappa è indubbiamente anche la più dura: una vera e propria classica di 215 km infarcita di salite, alcune delle quali anche molto dure; è il caso della Côte de Chambralles (1.4 km al 10.6%) o della celeberrima Côte de la Roche aux Faucons (in tutto oltre 6 km, con i primi 1300 metri in doppia cifra). Queste asperità sono però piuttosto lontane dal traguardo, mentre negli ultimi 100 km si concentrano strappi più brevi e meno arcigni. Nel finale sono ben evidenti le asperità verso il traguardo volante di Voeren (1.3 km al 5.3%), a 12 km dal traguardo, e l'ultimo strappo di Hagelstein, circa 1 km al 7% a meno di 3 km dall'arrivo.

Dilettanti e Under 23, tutti gli appuntamenti di agosto
Tour de France Femmes 2023 - Analisi del percorso
Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.