Corse

Tour de France Femmes 2023 - Analisi del percorso

Poco prima della conclusione del Tour de France, scatta da Clermont-Ferrand la corsa femminile; percorso frizzante, mai banale, che si deciderà negli ultimi due giorni: sul Tourmalet e nella crono

22.07.2023 17:33

Il Tour de France femminile riscopre in questa edizione i Pirenei, posti a chiusura di un tracciato ancor più spettacolare e completo rispetto al 2022. Già prima dell'iconico e determinante traguardo sul Col du Tourmalet, sono in programma tappe molto interessanti che possono delineare una prima classifica. A parte la 6a, tutte le frazioni sono mosse dall'inizio alla fine, anche se alcune sono forse abbastanza blande da consentire arrivi in volata. La grande novità è rappresentata dalla cronometro finale, piuttosto lunga e lineare, che rende più completo il tracciato.

 

Domenica 23 luglio - 1a tappa: Clermont-Ferrand - Clermont-Ferrand (123.8 km)

Si comincia con una tappa nel complesso abbastanza semplice, ma dal finale già temibile. Si supera ad appena 9 km dal traguardo la dura Côte de Durtol (1.7 km al 7.2%). La discesa, piuttosto tortuosa, termina a soli 3 km dal traguardo. Gli ultimi km sono lineari, ma dopo l'ultima curva la strada torna a salire negli ultimi 400 metri (4%).

 

Lunedì 24 luglio - 2a tappa: Clermont-Ferrand - Mauriac (151.7 km)

Al secondo giorno le ragazze incontrano subito al Massiccio Centrale, che caratterizza questa tappa, non propriamente di montagna, ma senz'altro molto dura (oltre 2000 metri di dislivello). La strada fin dal km0 per 32km, quando si raggiunge il Col de Guéry: sono di salita vera i primi 4 km (media 7%), poi seguiti da 28 km mossi che salgono a strappi. Alcuni km di discesa portano ai piedi dei primi due GPM, con cui si arriva in vetta alla Côte de la Stèle. Seguono 50 km di discesa e fondovalle che allontanano il gruppo dalle montagne, portandolo però ai piedi delle ultime ascese. Una nuova lunga salita divisa tra Côte des Plaines (4.5 km al 5.5%) e Côte des Boissières (1.2 km al 7.2%) porta sull'altopiano dove si svolge il circuito conclusivo, costantemente ondulato: con 1 km al 5% si arriva al Point Bonus di Drugeac, immediatamente seguito dalla Côte de Merlhac (1.9 km al 5.5%); quindi con meno di 20 km per lo più in discesa si arriva ai piedi della salita finale, la Côte de Trébiac (3.4 km al 5.8%), che presenta punte in doppia cifra (500 metri al 9% di media) a 3 km dal traguardo. Il GPM è a soli 1600 metri dalla fine e la strada continua a salire (3/4%) fino alla “flamme rouge”; seguono 500 metri di discesa prima degli ultimi 500 nuovamente in salita (media 5.6%).

 

Martedì 25 luglio - 3a tappa: Collonges-La-Rouge - Montignac-Lascaux (147.2 km)

La terza tappa è la prima un po' più blanda che potrebbe chiudersi in volata. C'è da dire che il dislivello sarà comunque tanto (1500 metri) e che il gruppo incontrerà la pianura solo a 12 km dal traguardo. Infatti, anche dopo i 5 GPM, il percorso rimane ondulato con un ulteriore tratto in salita fino al traguardo volante di Badefols-d'Ans (26 km al traguardo). Da segnalare infine che gli ultimi 800 metri sono in lieve ascesa (media 2%).

 

Mercoledì 26 luglio - 4a tappa: Cahors - Rodez (177.1 km)

Nuova tappa di media montagna che può scavare solchi in classifica. Una frazione molto lunga che concentra le difficoltà più rilevanti negli ultimi 40 km. Apre la serie finale la Côte de Colombiès (6.5 km al 4.2%), seguita dalle più arcigne Côte de Moyrazès (4.6 km al 5.5%) e Côte de Lavernhe (2.2 km al 7.1%). Quest'ultima termina ad appena 9 km dal traguardo e le difficoltà non sono ancora finite: dopo la discesa si supera un primo zampellotto in località Les Landes a 4 km dall'arrivo; poi la strada scende nuovamente fino ai -2 km dove si torna in pianura fino ai piedi della rampa finale (circa 500 metri al 9%) che termina a pochi metri dalla linea del traguardo.

 

Giovedì 27 luglio - 5a tappa: Onet-le-Château - Albi (126.1 km)

Frazione di difficile interpretazione, praticamente mai pianeggiante (circa 1500 metri di dislivello), ma con un finale più semplice che potrebbe consentire di arrivare in volata. Punto chiave sarà il tratto che va dai -55 ai -20 km dal traguardo in cui si susseguono le salite più impegnative: la Côte de Najac (2.1 km al 7.4%), la salita di quasi 8 km che porta al Point Bonus di Castelfadèze - aperta dalla Côte de Laguépie (1.5 km al 9%) - e la Côte de Monestiés (1.6 km al 6.4%), ultimo GPM posto a 24 km dal traguardo. Il percorso resta comunque mosso fino all'ultimo momento, con l'arrivo posto in leggerissima ascesa (ultimo km all'1.5%).

 

Venerdì 28 luglio - 6a tappa: Albi - Blagnac (122.1 km)

Questa è la tappa che più di tutte dovrebbe lasciare spazio alle velociste, anche se piuttosto ondulata a sua volta. Anche da un punto di vista planimetrico il finale è molto lineare e sembra perfetto per un arrivo a ranghi compatti.

 

Sabato 29 luglio - 7a tappa: Lannemezan - Tourmalet Bagnères-de-Bigorre (89.8 km)

È il momento della tappa pirenaica, che offre un grande classico: la coppia Aspin-Tourmalet. Sono molto semplici i primi 45 km che conducono ad Arreau, dove inizia la prima delle due mitiche ascese del Tour. Il Col d'Aspin non è tremendo, ma è già salita vera, con i suoi 12 km al 6.5%; sono duri soprattutto gli ultimi 6 km (media 7.7%). La discesa sarà da pedalare, soprattutto nella parte finale e porta direttamente ai piedi della salita finale al Tourmalet, in tutto di 17.1 km al 7.5%. Dopo un primo tratto pedalabile, le pendenze si fanno più cattive negli ultimi 13 km (media 8.6%); il tratto più duro (spesso in doppia cifra) è quello che precede il transito dalla stazione sciistica di La Mongie, a 4 km dalla fine. Da sottolineare anche che l'ultimo km si corre sopra i 2000 metri di altitudine.

 

Domenica 30 luglio - 8a tappa: Pau - Pau (Cronometro individuale - 22.6 km)

Il Tour si chiude con questa cronometro di 22.6 km, nel complesso abbastanza lineare e spezzata soltanto dalla salita a Bosdarros (1.4 km al 7.4%) dov'è posto il traguardo volante. Da sottolineare che in generale il percorso è in lieve ascesa prima dell'intermedio e in lieve discesa dopo l'intermedio. La strada sale nuovamente per raggiungere il centro di Pau nell'ultimo km.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.