Remco Evenepoel domina la cronometro di Saint-Péray ed è il nuovo leader del Delfinato © ASO/Tony Esnault
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Giro del Delfinato, Remco Evenepoel vince con Charmes a Saint-Peray ed è la nuova maglia gialla

Il belga si aggiudica il testa a testa con Vingegaard (distante 21") e Pogacar, che lascia sul piatto quasi 50". Ottima prova di Jorgenson, 3° a 37". Lipowitz e Romeo ancora in classifica

11.06.2025 17:34

Guai a emettere sentenze affrettate in vista del prossimo Tour de France. Eppure, la sfida contro il tempo di metà Delfinato ha dato indicazioni piuttosto interessanti sullo stato di forma dei tre grandi favoriti per la Grande Boucle: a dispetto del chilometraggio ridotto (appena 17,4), Remco Evenepoel ha seminato la titolatissima concorrenza, aggiudicandosi la tappa, conquistando la maglia di leader (nonostante l'ottima difesa di Iván Romeo) e regalando al Wolfpack la 1000ª vittoria della sua ultraventennale storia, sebbene il conteggio ufficiale sia fermo a 998. Se le lancette del cronometro sono state abbastanza benevole con Jonas Vingegaard - che ha comunque concesso 28" al campione del mondo in carica della specialità - non si può dire altrettanto di Tadej Pogacar: il numero 1 del ciclismo mondiale è il grande sconfitto sul traguardo di Saint-Peray, dove ha accusato un ritardo di 49". Meglio di lui anche Matteo Jorgenson, 3° a 37". Intendiamoci: la Grand Départ è lontana quasi un mese e, pertanto, è legittimo pensare che Pogi abbia amplissimi margini di crescita. Tuttavia, non si può sottovalutare il risultato di questa prova, che ha rinfrancato anche Florian Lipowitz, cui è sfuggita la maglia di leader per soli 4". In bella evidenza anche Mathieu van der Poel (6°, seppure con 1' di svantaggio dal belga) e il 19enne Paul Seixas, 10° al suo primo test a cronometro di altissimo livello. 

La cronaca della 4ª tappa del Critérium du Dauphiné

Il 77° Critérium du Dauphiné entra nel vivo con la classica cronometro individuale di metà settimana: i 17,4 km da Charmes-sur-Rhône a Saint-Péray si adattano particolarmente agli specialisti, sebbene il percorso sia spezzato in due da uno strappo di 1800 metri all'8,5%, che precede l'intertempo di Toulaud. Più discesa che pianura nella seconda parte del tracciato, che tira nuovamente all'insù proprio in vista del traguardo.

Registrata la defezione del kazako Nicolas Vinokourov (XDS-Astana), la serie delle partenze si apre con lo sloveno Domen Novak (UAE Emirates-XRG). L'orologio non registra riscontri eclatanti fino all'arrivo dell'ex campione del mondo della specialità, il danese Tobias Foss (Visma-Lease a Bike), che chiude la sua prova in 23' netti. L'iridato di Wollongong 2022 resta al comando per quasi un'ora prima di accomodarsi alle spalle del francese Rémi Cavagna (Groupama-FDJ), che chiude la sua prova in 22'57". Da segnalare anche la buona performance del francese Thibault Guernalec (Arkéa-B&B Hotels), momentaneamente 3° con il tempo di 23'09". Il podio provvisorio resta immutato finché non arriva al traguardo il teen-ager francese Paul Seixas (Decathlon-AG2R La Mondiale), 2° a 5" da Cavagna.

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Tobias Foss nella cronometro di Saint-Péray © Profilo X INEOS Grenadiers

A questo punto, non resta che attendere i grossi calibri: lo statunitense Matteo Jorgenson (Visma) ritocca il miglior intertempo di Cavagna (14'24") e aumenta il suo vantaggio fin sulla linea bianca, completando la crono in 21'28". A seguire, le partenze ravvicinate del belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), del danese Jonas Vingegaard (Visma) e dello sloveno Tadej Pogacar (UAE Emirates). Il confronto tra i campionissimi del ciclismo contemporaneo entra nel vivo sullo strappo di metà percorso che precede l'intermedio di Toulaud: il campione del mondo della specialità sfreccia in 13'53", distanziando Vingegaard di 11" e Pogacar di 31". Evenepoel prosegue a passo spedito fino all'arrivo, polverizzando il tempo di Jorgenson: 20'50", 37" di margine sullo statunitense. Vingo perde terreno dal belga: ritardo di 21". Tocca infine al capitano della UAE, che lascia addirittura 49" a Evenepoel e 28" al leader di casa Visma. 

Tuttavia, la cronometro non è ancora finita: gli ultimi 11 corridori al via sono i protagonisti della fuga del giorno prima, terminata con il successo dello spagnolo Iván Romeo (Movistar). La maglia gialla in carica fa quel che può per difendere il primato, ma la tendenza è negativa fin dal primo intertempo: 1'06" di ritardo da Evenepoel, che accederà virtualmente la freccia subito prima dell'epilogo, distanziando il castigliano di 1'25".

Ricapitolando: Remco Evenepoel (3° centro nel 2025, 62 da professionista) vince la cronometro in 20'50" davanti a Jonas Vingegaard (a 21") e Matteo Jorgenson (a 37"). A seguire Pogacar (a 49"), il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull-BORA-Hansgrohe, a 56"), l'olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), distanziato di 1', Cavagna (a 1'07"), l'irlandese Eddie Dunbar (Jayco-Alula, a 1'10"), Foss (s.t.) e Seixas (a 1'12").

Results powered by FirstCycling.com

La nuova classifica generale: Evenepoel in maglia gialla con 4" su Lipowitz, 9" su Romeo, 14" su van der Poel, 16" su Vingegaard. Dunbar e il colombiano Harold Tejada (XDS-Astana) hanno 30" di ritardo. Alle loro spalle Pogacar (a 38") e Jorgenson (a 39"). 

Giovedì la tappa di Mâcon 

Il Giro del Delfinato proseguirà giovedì con la 5ª tappa: partenza da Saint-Priest, arrivo a Mâcon dopo 183 km piuttosto movimentati. Un saliscendi dopo l'altro, la carovana si arrampica sul primo GPM di giornata (la Côte de Saint-Amour, un 4ª categoria di 1200 metri al 5,6% medio) dopo 91 km di corsa. Neppure il tempo di rifiatare che il menu propone in successione il Col de Fontmartin (3ª categoria, poco meno di 7 km al 4,4%) e il Col de Boubon, un altro Gran Premio della Montagna di 3ª categoria che misura 4700 metri, con una pendenza media del 5,2% e punte del 7% in cima. Doppiato lo sprint intermedio del Col du Bois Clair, ecco l'ultima ascesa di giornata: la Côte de Quatre-Vents, un 4ª categoria di 5,3 km che salgono al 4,6% medio, particolarmente duri nell'ultima parte. Gli ultimi 27,8 km si adeguano al copione della tappa, ma senza vere insidie. Dislivello alla mano, la bilancia pende decisamente in favore dei romantici delle fughe da lontano.

Telecronaca diretta su Eurosport 1 e streaming su Discovery+ a partire dalle 15.25. Collegamento su Rai Sport HD a partire dalle 15.50. 

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Carmine Marino
<p>Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre '23.</p>