
Tudor, Q36.5 e Cofidis potranno partecipare a tutte le gare del calendario World Tour
La notizia è stata confermata dall'associazione internazionale delle squadre professionistiche. Le Professional avranno il diritto di partecipare alle corse ProSeries che si disputeranno nel loro paese di appartenenza
Una decisione favorevole alle squadre che si trovano ai margini del World Tour: le tre Professional meglio piazzate nel ranking UCI alla fine della stagione 2025 avranno il diritto/dovere di partecipare a tutte le corse della massima serie.
Tudor, Q36.5 e Cofidis potranno partecipare a tutte le gare del World Tour
La delibera del governo del ciclismo mondiale - di cui ha dato conto l'Associazione internazionale delle squadre di ciclismo professionistico (AIGCP) è stata già recepita dall'articolo 2.1.007 bis in materia di inviti obbligatori alle gare del calendario internazionale. Pertanto, alla luce dell'attuale organico a 18 squadre del World Tour, gli organizzatori dei Grandi Giri avranno a disposizione appena due wild card per le Professional. Per tutte le altre gare a tappe di una settimana (come la Parigi-Nizza, la Tirreno-Adriatico, il Giro di Catalogna, l'Itzulia Basque Country, il Giro di Romandia, etc.) e le corse in linea (Het Nieuwsblad, Strade Bianche, Milano-Sanremo, Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Amstel Gold Race, etc.) gli inviti a disposizione saranno invece 4.
Un assist perfetto, dunque, per le Professional svizzere Tudor e Q36.5 ma anche per la Cofidis che, seppure retrocessa in seconda divisione, si è comunque assicurata la partecipazione a tutte le corse di primo livello per l'anno che verrà. Tuttavia, gli scontenti non sono pochi: il pensiero corre alle Professional italiane (Bardiani-CSF 7 Saber, Polti VisitMalta e Solution Tech-Nippo-Rali), che si contenderanno le due caselle ancora libere in vista del prossimo Giro d'Italia, e alle quattro squadre spagnole di seconda fascia (Burgos Burpellet-BH, Caja Rural-Seguros RGA, Euskaltel-Euskadi e KERN Pharma) in corsa per un invito alla Vuelta 2026.
Il nuovo regolamento è stato de facto già varato nel corso di quest'anno, a seguito della deroga concessa dall'Unione ciclistica internazionale agli organizzatori dei GT (RCS Sport, ASO e Unipublic), che hanno chiesto e ottenuto l'allargamento della platea delle squadre al via (da 22 a 23). Questa mossa è stata utile per portare al Giro d'Italia la Tudor e la Q36.5 - rafforzate dagli arrivi di Julian Alaphilippe e Tom Pidcock - ma anche per dare spazio a entrambe le Professional italiane, peraltro agevolate dalla rinuncia della Lotto.

Le Professional avranno il posto garantito nelle gare ProSeries che si disputeranno nel loro paese di appartenenza
I vertici di Aigle hanno altresì deciso che gli organizzatori delle gare del circuito ProSeries saranno obbligati a invitare le squadre che possiedono la licenza dei paesi in cui si disputeranno queste corse. Proviamo a fare un esempio: le tre Professional italiane hanno già in tasca il biglietto per partecipare alle manifestazioni di livello 1.Pro e 2.Pro che si disputeranno nel nostro paese (Trofeo Laigueglia, Milano-Torino, Tour of The Alps, Gran Premio di Larciano, Gran Premio Industria e Artigianato, Giro dell'Emilia, Coppa Bernocchi, Tre Valli Varesine, Gran Piemonte, Giro del Veneto e Veneto Classic). Lo stesso discorso vale anche per la Flanders-Baloise - l'unica Professional belga in circolazione - che avrà dunque il diritto/dovere di correre la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, la Nokere Koerse, la Bredene Koksijde Classic, lo Scheldeprijs, la Freccia del Brabante, il Giro di Vallonia, la Brussels Classic, il Circuito franco-belga, il Giro del Belgio, il Grand Prix de Wallonie e la Super 8 Classic.
Questa nuova misura potrebbe invece penalizzare la MBH Bank-CSB-Telecom Fort: l'ultima arrivata tra le Professional di casa nostra batte (per ragioni di sponsor) bandiera ungherese e, pertanto, avrà la certezza di correre soltanto il Giro d'Ungheria. Tuttavia, è lecito pensare che gli organizzatori di molte corse italiane non negheranno l'invito al team diretto da Antonio Bevilacqua.
