Marthe Truyen vince la prima edizione della Antwerp Port Epic Ladies © Fenix-Deceuninck
Donne Élite

Truyen, dolce prima volta: sua la Antwerp Port Epic Ladies

Primo successo da professionista per l'atleta della Fenix-Deceuninck, già sul podio della Parigi-Roubaix, che sul traguardo di Anversa ha vinto in una volata ristretta su Koch (2ª) e Cordon-Ragot (3ª)

21.05.2023 15:03

La prima vittoria di Marthe Truyen non poteva non arrivare in una corsa del nord. Dopo la lunga giornata in fuga alla Parigi-Roubaix che le valse il 3° posto finale, la nativa di Bevel ha conquistato il primo successo in carriera alla Antwerp Port Epic battendo in una volata a quattro Franziska Koch (Team DSM), Audrey Cordon-Ragot (Human Powered Health) e Marthe Goossens (AG Insurance-Soudal Quick-Step), uniche superstiti di un attacco di diverse unità nel finale di gara.

Il percorso della prima edizione al femminile di questa corsa misurava 130 chilometri, con partenza e arrivo fissati ad Anversa. Le atlete hanno affrontato una corsa priva di difficoltà altimetriche, ma con ben 36 settori di sterrato spalmati su tutta la corsa. Tra i settori più impegnativi anche il De Leeuw e l'Opstalpolder, due delle sezioni più lunghe dell'intera corsa e condivise anche con la gara maschile.

Nei primi chilometri a tenere banco è stata una grossa caduta che ha coinvolto un buon numero di atlete. Tra queste erano presenti anche le due italiane Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Pro Cycling Team) e Martina Fidanza (Ceratizit-WNT), entrambe costrette al ritiro. Nei primi due settori un folto drappello ha preso un vantaggio significativo grazie al forte ritmo imposto da Team DSM e AG Insurance-Soudal Quick-Step. A comporre il gruppo di testa erano presenti poco meno di trenta atlete, tra cui tutte le favorite di primo piano a partire da Ally Wollaston (AG Insurance-Soudal Quick-Step), Audrey Cordon-Ragot (Human Powered Health) e Charlotte Kool (Team DSM).

La lunga sezione centrale di settori sterrati ha ridotto ulteriormente il gruppo negli ultimi 60 chilometri, con la Fenix-Deceuninck che ha preso le redini della corsa nel tentativo di mettere in difficoltà le atlete più veloci in caso di volata. A 34 chilometri dall'arrivo è arrivato il forcing decisivo, condotto da Manon Bakker (Fenix-Deceuninck) che ha portato con sé solo una decina di atlete. Tra queste non c'erano Kool e Wollaston, coinvolta in una caduta poco dopo l'attacco e costretta a rinunciare all'inseguimento. L'attacco decisivo è stato condotto da Cordon-Ragot che negli ultimi 3 chilometri si è portata dietro solo Truyen, Koch e Goossens. Le quattro sono così arrivate allo sprint dove Truyen ha fatto valere l'ottimo spunto veloce per centrare la prima vittoria in carriera su Koch e Cordon-Ragot.

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