Il podio della corsa @ Eroica (Guido Rubino)
Ciclismo Giovanile

L'Eroica Juniores va allo spagnolo Hector Alvarez Martinez

L'iberico si prende la corsa all'ultima tappa cogliendo in castagna il leader Patrick Casey e relegandolo al 3° posto; 2° l'olandese Nagengast, 4° l'azzurro Andrea Bessega (ad appena 8" dal vincitore)

23.04.2024 13:07

Domenica si è chiusa la 2a edizione dell'Eroica Juniores, prova di Nations' Cup Junior che si correva in 4 giorni (qua tutti i dettagli). L'ultima giornata è stata decisiva per le sorti della classifica generale con l'irlandese Patrick Casey (Team Grenke - Auto Eder - Bora) che si è visto sottrarre tutto il vantaggio ottenuto nella cronosquadre iniziale a favore di Hector Alvarez Martinez (Spagna), che si è preso la classifica generale senza vincere nemmeno una tappa - ma arrivando sempre sul podio - relegando Casey al terzo posto. Hanno approfittato dell'azione decisiva nella tappa conclusiva anche Ruud Junior Nagengast (Paesi Bassi), 2° ad appena 2", e Andrea Bessega (Italia), terminato ai piedi del podio ma ad un soffio dalla vittoria (soli 8" di ritardo). Vediamo in sintesi cosa è successo giorno per giorno.

1a tappa - 1a semitappa
Il Team Grenke - Auto Eder - Bora al via della cronosquadre @ Eroica (Guido Rubino)

Cronometro e cadute scrivono una prima classifica

Si sapeva che già il primo giorno di corsa sarebbe risultato determinante, soprattutto per la prima semitappa che al mattino metteva sul piatto ben 22.5 km di cronometro a squadre che potevano segnare profondamente la classifica. Il Team Grenke - Auto Eder - Bora (Paul Fietzke transitando per primo si è preso la maglia di leader) ha dominato la prova rifilando 31" alla Decathlon AG2R La Mondiale U19 e 34" alla Nazionale Italiana, che non è riuscita a replicare il successo dell'anno passato ma si è comunque resa protagonista di un'ottima prova.

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Tuttavia si è rivelata cruciale anche la semitappa al pomeriggio, teoricamente non durissima, soprattutto per la maxi-caduta avvenuto nel finale di corsa a causa di una mossa scorretta del polacco Patryk Goszczurny. A farne le spese anche il leader Fietzke che non è partito il giorno seguente così come altri 19 ragazzi infortunati. Altri nomi importanti hanno invece visto compromettersi le ambizioni di classifica trovandosi indietro nel momento della caduta.

Il breve sterrato di Prile e lo strappo di Castiglione della Pescaia hanno selezionato ulteriormente i primi e alla fine la vittoria è andata a Senna Remijn (Paesi Bassi), che ha regolato in volata un gruppo di sole 10 unità, tra le quali si trovava Casey che in virtù della cronosquadre è passato al comando della classifica generale con 31" di vantaggio su tre uomini della Decathlon

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1a tappa - 2a semitappa
Remijn beffa di un soffio Alvarez allo sprint @ Eroica (Guido Rubino)

Il livello è alto e l'equilibrio è tanto

La seconda tappa da Chiusdino a Siena si preannunciava già determinante per riscombinare la classifica e vedere qualche azione importante: era la più lunga, popolata di continue ondulazioni e con ben 4 settori di strada bianca (17.3 km in totale). La corsa è stata effettivamente animata dal molteplici tentativi di cui si sono rese protagoniste quasi tutte le più importanti squadre al via (sia nazionali che di club). Il Belgio in modo particolare ha dimostrato l'intenzione di voler portar via una fuga di qualità, soprattutto ad opera di Cedric Keppens, ma sta di fatto che alla fine dell'ultimo settore di sterrato alle porte di Siena il gruppo era compatto e incredibilmente piuttosto nutrito (almeno una cinquantina di unità). L'ultimo tentativo è stato promosso da un altro belga, Aless De Bock, seguito da Leonardo Meccia (Team Vangi Sama Ricambi Il Pirata) che ha poi forzato l'andatura sulla salita finale, rischiando per un attimo di andare via in solitaria. Anche questa coppia è stata riassorbita entrando nel centro storico e alla fine è stata una volata a ranghi ristretti a decidere la tappa sullo scenografico traguardo di Piazza del Campo, lasciando la classifica generale quasi invariata: il successo è andato Felix Ørn-Kristoff (Norvegia) davanti ad Alvarez, ancora secondo, e al vincitore del giorno prima, Remijn.

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2a tappa
Il podio di tappa all'ombra della Torre del Mangia @ Eroica (Guido Rubino)

Il tappone mancato

A questo punto era più che mai attesa la tappa regina della corsa, che da Siena portava a Montevarchi non prima di aver scalato il duro Monte Luco (790 metri di altitudine) da uno dei suoi versanti sterrati. Che il meteo non fosse particolarmente felice lo si era capito, ma certo non si pensava potesse mutare in modo così repentino, un po' come era successo un paio di giorni prima nel corso della Freccia Vallone dei professionisti. Alla partenza da Siena il cielo si era aperto e il sole avevo fatto salire la temperatura fino a sfiorare i 20°; così è stato per i primi 30 km di corsa, fino a quando, salendo verso Badia a Coltibuono, le condizioni sono drasticamente peggiorate, esponendo i ragazzi a grandine e nevischio con la temperatura scesa ad appena 3°. La direzione di corsa ha operato dei tagli sul percorso per ridurre le situazioni di potenziale pericolo, ma parte del gruppo è rimasta sul percorso originale, costringendo ad una prima neutralizzazione che si è presto tramutato in un annullamento della tappa, pensando soprattutto al passaggio da Monte Luco dove la strada era coperta da 3 cm di grandine e le temperature inferiori agli 0°.

3a tappa
La salita sterrata a Monte Luco coperta dalla grandine @ Eroica (Guido Rubino)

Alvarez sfrutta l'ultima occasione

A questo punto restava un'ultima frazione per poter scalzare Casey dalla leadership in classifica generale, quella da Siena a Chiusdino, con la doppia ascesa verso il borgo toscano. Il percorso non era certo semplice visto che proponeva 12.2 km di strada bianca e pochissima pianura, tuttavia non erano in programma pendenze esigenti quindi non si poteva pensare di mettere in piedi azioni solitarie e fare la differenza soltanto con le gambe. La corsa ha perciò vissuto di numerose azioni durante l'intero svolgimento; l'attacco decisivo è arrivato subito dopo il primo passaggio da Chiusdino, con sette corridori di rango che hanno preso vantaggio e sono riusciti a distanziare il gruppo: Andrea Donati e Andre Bessega (Italia), Manolo Wrolich (Austria), Felix Ørn-Kristoff (Norvegia), Hector Alvarez Martinez (Spagna), Renzo Moretti (Jegg Dir Academy U19) e Ruud Junior Nagengast (Paesi Bassi).

Sulla salita finale, con il gruppo ormai lontano, è andato in scena il testa a testa finale tanto per la vittoria di tappa quanto per il successo finale. Il leader virtuale era l'olandese Nagengast, che doveva difendere 3" di vantaggio su Alvarez e 8" su Bessega. Proprio lo spagnolo ha forzato i tempi riuscendo a metterlo in difficoltà, mentre il norvegese Ørn-Kristoff, uscito di classifica al primo giorno, ha potuto bissare il successo di tappa in volata correndo sulle ruote. Dietro di lui Alvarez si è accontentato di arrivare terzo tenendo la ruota di Bessega, staccanto l'olandese di 5" e prendendosi l'Eroica Juniores di appena 2".

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4a tappa
Ørn-Kristoff a braccia alzate sul traguardo di Chisudino @ Eroica (Guido Rubino)
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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.