
Kim Le Court torna in maglia gialla: "Non avrei vinto senza Gigante"
La capitana della AG Insurance vince la quinta tappa del Tour de France. Van der Breggen terza: "Mi aspettavo più attacchi." Ferrand-Prévot quinta: "Mi sento molto bene in salita"
Le dichiarazioni delle protagoniste dopo la quinta tappa del Tour de France Femmes, vinta da Kim Le Court. La capitana della AG Insurance-Soudal è tornata in maglia gialla grazie al successo sul traguardo di Guéret, dove è stata supportata al meglio dalla compagna Sarah Gigante prima di avere la meglio in volata ristretta.
Kim Le Court: “Davanti non tutte avevano intenzione di tirare”
“Siamo arrivate a questa tappa con un piano molto chiaro. Prima di tutto dovevamo cercare di stare al sicuro nella prima parte, lunga e pianeggiante, ed è stato difficile perché ci sono state diverse cadute. Il grande obiettivo poi era lo sprint intermedio per gli abbuoni, e ci sono riuscita, e poi provare a prendere la vittoria di tappa se fosse finita in un gruppetto ristretto. Il finale è stato complicato, sono entrata all'ultima curva un po' troppo veloce in prima posizione, pensavo fosse più vicina, ma per fortuna la mia volata è stata la migliore del gruppo.
Avevo una compagna con me (Gigante) e questo mi ha aiutata molto, se non avessi avuto Sarah forse il gruppo dietro sarebbe rientrato, perché alcune nel nostro gruppetto non avevano intenzione di tirare. Solo io, Demi e Kasia volevamo lavorare per andare all'arrivo, e quando Sarah è rientrata dopo la discesa sono stata molto fortunata ad averla, ha dato tutto fino al traguardo. Non avrei fatto quello che ho fatto oggi senza di lei, questo dimostra quando il lavoro di squadra sia quello che serve nello sport.
Non credo di aver esultato troppo presto, forse poteva sembrare dalla tv, come alla Liège-Bastogne-Liège sembrava molto vicina da davanti, ma quando ti giri puoi vedere di avere velocità e che taglierai il traguardo per prima. Forse ho dato un brivido a chi stava guardando da casa, in volata quando si alzano le braccia si dovrebbe controllare due volte e dovrebbe andare bene, per fortuna avevo abbastanza vantaggio.”
Anna van der Breggen (terza): “Le vere salite devono ancora arrivare”
“Ho bisogno di migliorare ancora, perché la parte più dura deve ancora arrivare. Sono felice, mi aspettavo ancora più fuochi d'artificio sull'ultima salita, ma credo sia il risultato di una tappa molto lunga e dei giorni precedenti. Le velocità sono alte per tutto il giorno, lottiamo sempre per le posizioni, la fatica si fa sentire sulle gambe quando c'è da accelerare. Sono contenta di essere arrivata lì nel primo gruppo, ma le vere salite devono ancora arrivare e non vogliamo esultare troppo presto. Mi aspettavo qualche attacco, ma probabilmente nessuna poteva o avrebbe dovuto farlo. Il gap era buono e il gruppo ristretto, sapevo di dover trovare un momento per attaccare perché probabilmente non avrei vinto, ma il ritmo era alto ed era difficile attaccare.”

Pauline Ferrand-Prévot: “Tappa un po' troppo esplosiva per me al momento”
“La tappa è stata molto esplosiva, forse un po' troppo per me al momento, ma sono contenta di essere arrivata davanti. Marianne ce l'aveva quasi fatta, non era troppo lontana, ma alla fine non è stato possibile. Alla fine è una buona giornata per noi, non abbiamo perso tempo in classifica ed è perfetto così. Mi sto sentendo molto bene in salita, guardo già alle tappe di montagna e lì vedremo, ma per ora va molto bene, non vedo l'ora che arrivi domani. Siamo molto concentrate sull'obiettivo per la generale, andremo il più avanti possibile insieme.”
Lorena Wiebes: “Non è andata come speravo”
“Non è andata come speravo. La tappa non è iniziata molto bene, sono caduta abbastanza presto. Sono stata comunque fortunata per come sono andata giù, penso che ad altre sia andata molto peggio, ma sicuramente non aiuta. Sulla penultima salita sentivo di non avere le gambe migliori, ho preso un piccolo buco e non sono riuscito più a chiuderlo. La prima parte di tappa è stata molto nervosa in gruppo, era difficile rimanere in posizione con le compagne. A una feed zone ho preso delle borracce ed ero andata in fondo, e mentre stavo cercando di risalire c'è stata la caduta. Ho provato a frenare, ma non era possibile evitarla. Il peccato è stato che finalmente avevo la bici verde, ma l'ho dovuta cambiare subito con quella normale! Negli ultimi chilometri ero con Franziska Koch, che è già stata diverse volte in fuga, e le ho detto che forse nei prossimi giorni la seguirò, certamente non prenderò altri punti per la verde al traguardo."