
Kim Le Court fa sul serio, tappa e maglia al Tour de France Femmes
La campionessa delle Mauritius si prende la quinta tappa a Guéret. Vollering, Van der Breggen, Niewiadoma, Ferrand-Prévot e Rooijakkers battute in volata. Vos a 33"
Il finale della quinta tappa del Tour de France Femmes somigliava a una piccola classica delle Ardenne, e non è un caso che la vittoria sia andata alla detentrice della Liège-Bastogne-Liège. Non c'è niente di casuale nei primi cinque giorni di Kim Le Court, ormai stabilmente parte della conversazione tra le migliori atlete del mondo.
La campionessa nazionale delle Mauritius trionfa a Guéret, battendo allo sprint Demi Vollering e riprendendosi la maglia gialla, scambiata per la terza volta con Marianne Vos. Questa volta la capitana della AG Insurance-Soudal non la vorrà più lasciare: con le montagne in arrivo e un buon tesoretto di abbuoni di vantaggio sulle scalatrici più affermate, sognare si può.
Tour de France Femmes 2025, la cronaca della quinta tappa
Continuano le defezioni, sia prima della partenza da Futuroscope che nei primi chilometri. Non riparte Agnieszka Skalniak-Sójka (Canyon//SRAM zondacrypto), una delle gregarie più fidate di Kasia Niewiadoma, mentre si ritirano durante la tappa Katrine Aaleurd (Uno-X Mobility), Eugenia Bujak (Cofidis), Kristen Faulkner (EF Education-Oatly) e le italiane Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility), Elisa Balsamo (Lidl-Trek) e Monica Trinca Colonel (Liv AlUla Jayco). La velocista della Lidl-Trek è stata coinvolta in una caduta insieme a Lorena Wiebes, mentre la scalatrice della Liv AlUla Jayco non stava bene già da qualche giorno.
Ci vuole un po' per portare via una fuga, in una prima ora corsa a 46 di media. Le prime ad andarsene sono Anneke Dijkstra (VolkerWessels) e Francesca Barale (Team Picnic PostNL), raggiunte successivamente da Alison Jackson (EF Education-Oatly) e Catalina Anais Soto (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi) e Brodie Chapman (UAE Team ADQ). A quel punto il loro vantaggio raggiunge i quattro minuti e mezzo, mentre dietro è la Movistar a tirare il gruppo.

Allo sprint intermedio di Dun-le-Palestel il distacco è sceso a 1'50", ma per Wiebes ci sono ancora 11 punti a disposizione per la maglia verde, con Vos che si accontenta di rimanerle alle spalle. Subito dopo si inizia a salire, con il primo gpm alla Côte de Chabannes (1.4 km al 5.2%). Dijkstra e Soto sono le prime a staccarsi dalla fuga, con Chapman a tenere alta l'andatura.
Anche Jackson si stacca sulla Côte de Le Peyroux (3.3 km al 4.3%), mentre Barale prova a inseguire l'australiana dopo aver preso qualche metro di buco. Dietro arrivano a tirare il gruppo Pauliena Rooijakkers e Yara Kastelijn, segno che la Fenix-Deceuninck vuole provare a fare selezione. La prima vittima eccellente è proprio Wiebes, che si stacca definitivamente a un chilometro dallo scollinamento. Anche Justine Ghekiere (AG Insurance-Soudal) si porta in testa a rinforzare l'andatura, per tenere il grupetto della maglia verde più distante possibile.
Chapman viene ripresa a 16 dall'arrivo da un gruppetto di contrattaccanti, tra cui c'è la sua compagna Maeva Squiban. Con loro anche Shirin van Anrooij (Lidl-Trek), Silke Smulders (Liv AlUla Jayco) e Dilyxine Miermont (CERATIZIT). Dietro si susseguono gli scatti, ma la Canyon//SRAM zondacrypto riesce a controllare fino all'ultimo gpm di Le Maupuy (2.8 km al 5.3%).
Squiban è l'unica che riece a rimanere davanti fino all'imbocco della salita, ma dietro arriva Chloé Dygert a pilotare Niewiadoma. A metà salita è posizionato anche lo sprint per i secondi di abbuono al termine del tratto più duro. Le Court accelera e si prende i 6", precedendo Pauline Ferrand-Prévot (Team Visma Lease a Bike) e Niewiadoma e selezionando il gruppo di testa. Restano davanti anche Demi Vollering (FDJ-SUEZ), Anna van der Breggen (Team SD Worx-Protime), Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck) e Sarah Gigante (AG Insurance-Soudal), che può dare una grande mano alla sua capitana.
Vos prova a rientrare insieme a Mavi García (Liv AlUla Jayco) e poi a Évita Muzic (FDJ-SUEZ), ma non riesce ad agganciarsi alle scalatrici rimaste davanti. Con Gigante staccata in discesa, Niewiadoma e Van der Breggen prova a forzare in un gruppetto dove non c'è più controllo e scarso accordo, mentre la maglia gialla viene ripresa dal gruppetto dietro, in cui ci sono Cédrine Kerbaol (EF Education-Oatly), Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck) e altre due compagne di Vollering, Elise Chabbey e Juliette Labous.
Il gap è di una trentina di secondi quando l'australiana riesce a tornare davanti, a tre chilometri dall'arrivo, risolvendo i problemi di collaborazione in testa. Van der Breggen prova l'anticipo ai -700, ma Le Court le prende subito la ruota e rimane in controllo. La campionessa delle Mauritius lancia lo sprint poco dopo i 200 metri, si toglie Niewiadoma dalla scia e resta davanti fino al traguardo. Vollering prova a uscire all'ultimo, ma ci va solo vicina al colpo di reni.
La vittoria vale anche il ritorno in maglia gialla, mentre Vos regola il secondo gruppetto a 33". Subito dietro arriva Barbara Malcotti (Human Powered Health), quindicesima a 51", che risale qualche posizione in classifica. Le Court guida con 18" su Ferrand-Prévot, 23" su Vollering, 24" su Niewiadoma e 27" su Van der Breggen, le uniche arrivate costantemente davanti. Gigante è ottava a 55", mentre tutte le altre sono già oltre il minuto. Domani la prima frazione di media montagna, con arrivo in discesa verso Ambert.