
Tadej Pogačar annulla la competizione anche alla Tre Valli Varesine
Il campione del mondo attacca in discesa ai -20 e non viene più ripreso. A 45" la volata per il secondo posto, vinta da Albert Philipsen
Tadej Pogačar vince per la seconda volta in carriera la Tre Valli Varesine, venendo premiato per la terza volta dopo la corsa annullata di un anno fa. Arriva così il terzo successo consecutivo in solitaria, dopo il campionato del mondo e quello europeo. Trovare un modo in cui Il Lombardia non possa diventare la quarta diventa un esercizio abbastanza fantasioso, perché in questo momento non c'è un modo, un terreno o una situazione in cui il campione del mondo non sia totalmente imbattibile per qualsiasi altro corridore.
Tre Valli Varesine 2025, la cronaca della gara
Pochi chilometri dopo la fuga da Busto Arsizio si sgancia una fuga di cinque, con AJ August (INEOS Grenadiers), Lorenzo Milesi (Movistar Team), Kevin Colleoni (Intermarché-Wanty), Davide Ballerini (XDS Astana) e Mattia Bais (Team Polti VisitMalta). Il loro vantaggio supera di poco i tre minuti, ma cala abbastanza rapidamente all'interno del circuito finale, in cui si affrontano la Salita dei Ronchi (1.9 km al 5.3%) e il Montello (2 km al 5.1%).
Ai -80 è rimasto davanti solo Milesi, quando dal gruppo si muove Egan Bernal (INEOS Grenadiers). Il campione nazionale colombiano rientra sulla testa della corsa e distanza l'italiano, mentre Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team) e Michael Storer (Tudor Pro Cycling) perdono l'attimo e vengono ripresi. Sulla salita che porta a Gavirate attacca anche Quinn Simmons (Lidl-Trek), che riesce ad avvantaggiarsi con una bella sparata.

Lo statunitense si porta dietro Milesi e raggiunge Bernal all'inizio dell'ultimo giro, ma dietro continuano gli scatti. Afonso Eulalio (Bahrain-Victorious) prova in solitaria, ma viene raggiunto prima da Victor Lafay (Decathlon AG2R La Mondiale) e poi dalla coppia più temuta del ciclismo mondiale, Isaac Del Toro e Tadej Pogačar.
Il gap non si apre subito e rimane a lungo intorno ai 20", poi il campione del mondo interrompe la collaborazione nel gruppetto, prende qualche metro in uscita da una curva in leggera discesa e se ne va. Con la sorpresa e lo scoramento di chi pensava di rimanere con lui almeno fino alla fine, insieme a un pizzico di scia delle moto, il gioco è fatto. Simmons prova a inseguire in solitaria per qualche chilometro, ma rimbalza indietro e viene ripreso.
Ai -15 ci prova Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), seguito inizialmente da Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), poi anche da Toms Skujiņš (Lidl-Trek), Primož Roglič (Red Bull-BORA-hansgrohe), Ben Tulett (Team Visma Lease a Bike) e il guastafeste Del Toro. Il distacco si è già dilatato oltre i cinquanti secondi, e non ci sono più chance di organizzare un inseguimento credibile.
Il campione del mondo arriva in solitaria ancora una volta, questa volta precedendo un gruppo abbastanza folto. Albert Philipsen (Lidl-Trek) vince la volata per il secondo posto a 45", precedendo Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling) e Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale). Altro piazzamento per Skujiņš, quinto, mentre Del Toro è ottavo.
