Il casco utilizzato dal Team Visma | Lease a Bike nella cronometro della Tirreno-Adriatico © Team Visma | Lease a Bike
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L'UCI annuncia regole più severe per i caschi da cronometro

Nel mirino ci sono i caschi del Team Visma|Lease a Bike, ma anche quelli di Specialized con la celebre cuffia che saranno vietati a partire dal prossimo 2 aprile

06.03.2024 10:53

A poco più di 48 ore dalla cronometro d'apertura della Tirreno-Adriatico, in cui il Team Visma | Lease a Bike ha adottato dei caschi da cronometro mai visti prima, l'Unione Ciclistica Internazionale si è espressa annunciando regole più severe per i caschi da cronometro. Nel comunicato, diffuso nella serata di martedì 5 marzo, l'UCI ha dichiarato di voler chiarire le norme relative alla possibilità dei produttori di implementare caschi da cronometro sempre più radicali.

Addio al "casco-cuffia" di Specialized

Il primo produttore a farne le spese è Specialized. Nella passata stagione il brand americano aveva lanciato tra i professionisti il casco TT5, caratterizzato da una forma alternativa e una cuffia intorno alla testa del corridore. Ad adottarlo erano state le formazioni che utilizzano materiali Specialized, come la Soudal-Quick Step e la BORA-hansgrohe.

Dal prossimo 2 aprile questi caschi saranno proibiti da tutte le competizioni del calendario UCI. Dopo un'attenta analisi il casco è stato giudicato non conforme all'articolo 1.03.033, poiché la cuffia è ritenuta un elemento non essenziale.

Il casco TT5, vietato dall'UCI a partire dal prossimo 2 aprile © Specialized
Il casco TT5, vietato dall'UCI a partire dal prossimo 2 aprile © Specialized

Non solo Visma: nel mirino anche i caschi Rudy e POC

Il casco Aerohead 2.0 del Team Visma | Lease a Bike, prodotto dalla statunitense Giro Sport Design, sarà oggetto di ulteriori analisi insieme ad altri due modelli proposti in questo inizio di stagione: il Windgream HL 85 di Rudy Project, utilizzato dalla Bahrain-Victorious, e il Tempor di POC, adottato da diverse squadre tra cui la EF Education-EasyPost. Come si legge nel comunicato UCI, “pur rispettando i regolamenti, la scelta di adottare questi modelli solleva una questione importante riguardante l'attuale e più ampia tendenza nella progettazione dei caschi da cronometro, che si concentra più sulle prestazioni che sulla funzione primaria di un casco, ovvero garantire la sicurezza di chi lo indossa in caso di caduta.”

Ci sono anche altri aspetti che hanno portato l'UCI a valutare l'adozione di misure più severe, tra cui il fatto che i caschi utilizzati nelle corse UCI debbano essere regolarmente presenti sul mercato - ciò non avviene per il modello adottato dal Team Visma | Lease a Bike.

La risposta del Team Visma | Lease a Bike

Non si è fatta attendere la risposta della formazione neerlandese, che più di tutte è finita nell'occhio del ciclone dopo l'adozione dell'Aerohead 2.0. Queste le parole di Mathieu Heijboer, Performance Manager del Team Visma. “Questa decisione ci sorprende. Le norme su dimensioni e sicurezza sono state stilate un anno fa. Noi e il produttore di caschi Giro abbiamo iniziato a lavorare con queste norme e questo è il risultato. L'UCI ha emanato questo comunicato dopo le tante reazioni sui social media, ma avrebbe dovuto segnalare eventuali problemi al momento dell'approvazione.”

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