Tim Wellens vince la quindicesima tappa del Tour de France 2025 © Tour de France via X
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Ancora UAE al Tour de France: dalla fuga spunta la vittoria di Tim Wellens

Il campione belga si impone con un attacco da lontano in una giornata nervosa per i fuggitivi: gli uomini di classifica si disinteressano, gruppo a 6'

20.07.2025 17:28

E fuga fu, anche se a vincere è (ancora) la UAE Team Emirates: sul traguardo della quindicesima tappa del Tour de France 2025 si è infatti imposto Tim Wellens, alla seconda vittoria stagionale maturata con una fuga da lontano. Il belga ha infatti attaccato nuovamente, proprio come ai campionati nazionali vinti in giugno, ai -40km circa dopo essere rimasto tutto il giorno al coperto nel gruppo di testa, scatenando non poche polemiche da parte degli altri battistrada. Seconda piazza amara per Victor Campenaerts (Visma-Lease a Bike), altro protagonista della giornata all'attacco, che sfrutta la energie rimaste per andar via solo ai -3km dal traguardo. Coinvolto in una caduta a inizio tappa, Julian Alaphilippe (Tudor) riesce comunque a chiudere il bilancio della giornata in positivo, piazzandosi terzo nella volata dei battuti davanti a Wout van Aert (Visma-Leasea Bike) e negando al Belgio la soddisfazione di un podio tutto tricolore.

La cronaca della 15ª tappa del Tour de France

Frazione di 169.3km non banali da Muret a Carcassonne, con quasi 2500m di dislivello. Nei primi 60km si contano diverse salitelle, di cui l'ultima porta al traguardo volante di Saint-Félix-Lauragais. La seconda metà o poco più della corsa è la più impegnativa: a circa 100km dal traguardo i corridori incontreranno il GPM della Côte de Saint-Ferréol (1.8km al 6.5%, max 8%), subito seguita dalla lunga Côte de Sorèze (6.4km al 5.7%, max 8%). Dopo la discesa e una dozzina di km ondulati i corridori arriveranno alla salita al Pas du Sant: dopo i primi 2km circa pedalabili, inizia una rampa di 3km al 9.5% regolare. Dopo il GPM si sale ancora in modo irregolare per quasi 11 km al 2.5% fino al Col de Fontbruno (in tutto 15.5km al 4%). Allo scollinamento mancheranno 42km all'arrivo: la lunga discesa, interrotta da falsopiani e contropendenze, termina a 10km dall'arrivo. Il traguardo sarà in lieve ascesa, con l'ultimo km che ha una pendenza media dell'1.5%.

Inizio di corsa velocissimo, con la Visma-Lease a Bike subito protagonista. Il proprio uomo a riuscire a sganciarsi dal gruppo, però, è Neilson Powless (EF Education-EasyPost): l'americano prende una ventina di secondi di vantaggio sul gruppo dove, a 152km dal traguardo, diversi corridori rimangono vittime di una caduta in corrispondenza di un restringimento complicato dalla presenza di arredo urbano. Non ci sono, fortunatamente, conseguenze fisiche per gli uomini coinvolti, ma in tantissimi rimangono attardati, compresi Primož Roglič (RedBull-BORA-hansgrohe), Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) e gran parte della squadra giallo-nera. Nel caos generale, rafforzato da un leggero vento che soffia lateralmente, il gruppo si fraziona in più tronconi e Powless viene ripreso a 148km dal traguardo dalla prima parte del peloton, dove si trova la maglia gialla Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). Ne approfitta Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), che scatta ai -142km portandosi dietro Matej Mohoric (Bahrain-Victorious) e Matteo Vercher (TotalEnergies).Su di loro rientrano Powless, Victor Campenaerts, Tim Wellens (UAE Team Emirates), Clément Russo (Groupama-FDJ), Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Alexey Lutsenko (FreePalestine) e Jarrad Drizners (Lotto), ma poi riescono a rientrare anche Wout van Aert, Arnaud De Lie (Lotto), Pascal Eeenkhoorn (Soudal Quick-Step), Jake Stewart (Free Palestine) e Tobias Lund Andresen (PicNic-PostNL).

Il gruppo imbottigliato dopo una caduta nella prima parte della quindicesima tappa del Tour de France 2025
Il gruppo imbottigliato dopo una caduta nella prima parte della quindicesima tappa del Tour de France 2025

A poco meno di 140km dal traguardo il ritardo di Vingegaard sul gruppo maglia gialla è di circa 40": Visma e Movistar cercano inizialmente di ricucire lo svantaggio, poi da questo gruppo allunga Ivan Romeo (Movistar). Sulla ruota del campione nazionale spagnolo si riporta proprio Vingegaard, alla ricerca di un passaggio per tornare sul gruppo Pogačar, anche se lo sloveno non sembra voler approfittare della situazione per mettere in difficoltà l'avversario. Il gruppo maglia gialla, infatti, non spinge e riescono a uscire Biniam Girmay (Intermarché Wanty), Robert Stannard (Bahrain-Victorious) e Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), che però vengono ripresi. Gli uomini in fuga cercano di guadagnare girando in doppia fila, con il solo Wellens passivo a ruota, ma il loro vantaggio sul gruppo non supera i 30" in questa fase di corsa.

Il ricongiungimento tra il troncone Pogačar e quello Vingegaard avviene a 129km dal traguardo: il peloton appena riunito si allunga con l'azione della INEOS Grenadiers, che spezza il gruppo nuovamente, complice il vento. A farne le spese è soprattutto Jonathan Milan (Lidl-Trek), che non riesce a rimanere nella prima parte del gruppo e si stacca ben prima dello sprint intermedio di Saint-Félix-Lauragais, vinto da Van der Poel su De Lie ed Eenkhoorn. Sulla testa della corsa prova a rientrare, in corrispondenza del traguardo volante, Axel Laurance (INEOS Grenadiers), che perà si rialza pochi km dopo. In testa del peloton si alternano quindi Tudor e Intermarché, rimaste fuori dalla fuga di giornata. I battistrada imboccano la Côte de Saint-Ferréol con 53" di vantaggio sul gruppo, che però si riducono drammaticamente grazie all'impegno della Tudor, sulla cui ruota si trovano Pogačar e Vingegaard: ad attaccare però è Quinn Simmons (Lidl-Trek), che viene chiuso da Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike). Allunga poi Michael Storer (Tudor), seguito proprio dal campione nazionale statunitense e da Jasper Stuyven (Lidl-Trek). Lutsenko passa per primo al GPM, mentre i tre scollinano a 18" dalla testa della corsa, riuscendo a riportarsi sui battistrada.

All'imbocco del Col de Sorèze dal gruppetto di testa allungano Mohoric, Storer e Simmons, raggiunti poi da Campenaerts, Wellens, Powless e Lutsenko. Questi sette mantengono alta l'andatura in salita, avvantaggiandosi sugli ex compagni di fuga, che vengono intanto ripresi da diversi gruppetti che si erano avvantaggiati dal peloton. Tra i corridori a rientrare ci sono Laurance e Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers); Warren Barguil e Frank van den Broek (PicNic-PostNL); Valentin Madouas e Paul Penhoet (Groupama-FDJ); Harold Tejada (XDS-Astana); Thibau Nys (Lidl-Trek); Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious); Jodan Jegat (TotalEnergies); Aleksandr Vlasov (RedBull-BORA-hansgrohe); Andreas Leknessund (Uno-X Mobility); Michael Valgren (EF Education-EasyPost); Ivan Romeo (Movistar). Jegat e altri provano ad attaccare per riportarsi sui battistrada, ma l'unico che riesce a fare la differenza è Rodriguez, che si riporta sulle ruote del gruppo di testa in corrispondenza del GPM vinto da Lutsenko.

In gruppo, intanto, la UAE prende il controllo della corsa, sancendo il definitivo via libera alla fuga. Dietro la testa della corsa non si arrende il gruppo inseguitore: il distacco dalla testa della corsa è però di 38" a 80km dal traguardo. Allunga coraggiosamente Leknessund che, dopo un lungo inseguimento, riesce a rientrare sui battistrada praticamente fermi a 61km dal traguardo. Lo svantaggio degli inseguitori è molto ridotto, tanto che anche Vlasov e Barguil, che riescono a riportarsi sulla testa della corsa a 56km dal traguardo. All'imbocco del Pas du Sant, Mohoric tenta un estremo scatto, ma viene ripreso e si stacca; più decisa l'accelerazione di Storer, sulla cui ruota si porta Simmons: i due prendono una decina di secondi sui primi inseguitori, i più regolaristi Campenaerts e Wellens. La coppia belga si riporta su Storer e Simmons a 54km dal traguardo, con l'australiano molto attivo che prova a togliersi di nuovo di ruota tutto, passando per primo al GPM. Simmons, Campenaerts e Wellens, però, non sono lontani: dietro di loro scollinano Vlasov con Rodriguez, più attardato Lutsenko, poi Powless e Barguil. 

La strada continua a salire e i battistrada tornano a essere quattro: Storer, Simmons e Campenaerts riescono a costringere Wellens a tirare, poi Storer attacca ancora con Campenaerts e Simmons, ma senza risultato. Barguil intanto si è riportato sul gruppo Rodriguez-Vlasov, che viaggia a 20" dai battistrada quando mancano poco meno di 50km al traguardo. In testa al gruppo principale, distante circa 6'30", appaiono le maglie rosa della EF Education, che cercano di tenere sotto controllo il gap da Carlos Rodriguez, che rischia di superare Ben Healy in classifica generale. A 44km dal traguardo, Vlasov, Rodriguez, Lutsenko e Barguil rientrano sulla testa della corsa. Appena effettuato il ricongiungimento, scatta Wellens.

Il suo attacco sbaraglia il gruppetto: Barguil prova a riportarsi sulla ruota del campione nazionale belga, ma è costretto a desistere. Si mette allora all'inseguimento Simmons con Vlasov e Campenaerts, ma nemmeno loro riescono a rientrare su di uno scatenato Wellens, che in progressione inizia a guadagnare esponenzialmente sui più immediati inseguitori. È una cavalcata trionfale per il campione nazionale belga, mentre alle sue spalle manca l'accordo e rientrano alla spicciolata tutti i protagonisti della nutrita fuga di giornata. A circa 3km dall'arrivo partein contropiede Victor Campenaerts, che taglia il traguardo circa 1'30" dopo un raggiante Tim Wellens. Competa il podio Julian Alaphilippe, che brucia sulla linea Wout van Aert, esultando come se avesse vinto la tappa. 

I risultati

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