
Velocisti contro attaccanti (e Kapelmuur) alla Brussels Cycling Classic 2025
Percorso ulteriormente indurito per la vecchia Parigi-Bruxelles, sempre più occasione per classicomani che per velocisti. Anche se le ruote veloci non mancano, anzi...
L'ultimo weekend di classiche primaverili in territorio belga si chiude con la Brussels Cycling Classic 2025, la vecchia Parigi-Bruxelles, che dal 2013 ha assunto la nuova denominazione, a decretare l'anima sempre più belga - e, ancor più nello specifico, fiamminga - di una delle corse di un giorno più antiche di tutto il calendario. Come tante altre corse, anche la Classica di Bruxelles ha visto, nelle ultime stagioni, un progressivo indurimento del percorso, a scapito dei velocisti, protagonisti di questa corsa fino a qualche stagione fa, e a favore - almeno sulla carta - dello spettacolo e dell'incertezza.
Ad approfittare, l'anno scorso, delle asperità aggiunte dagli organizzatori di Flanders Classic fu Jonas Abrahamsen, uno dei corridori più aggressivi e coraggiosi del gruppo, arrivato tutto solo sul traguardo di Bruxelles, pochi secondi prima di un piccolo plotone regolato da Biniam Girmay, davanti a Kaden Groves.
Il percorso
Rispetto all'edizione 2024, quella di quest'anno, la numero 105 nella storia della corsa, il percorso presenterà un chilometraggio leggermente inferiore, passando dai 218 km di 13 mesi or sono ai 205 dell'edizione 2025, ma un ulteriore indurimento nella sua parte centrale. Saranno infatti tre, e non due, i passaggi sull'iconico Muro di Grammont, per anni snodo cruciale del Giro delle Fiandre e da quattro edizioni punto nevralgico della fase centrale di gara. L'ingresso nel circuito del Kapelmuur avverrà a 83,5 km dalla partenza da Etterbeek, periferia est della capitale belga, l'uscita a 52 km dal traguardo, dopo aver affrontato per tre volte, in serie, Muro di Geraardsbergen (1,1 km al 7,7%, Bosberg (0,9 km al 5,8%) e Congoberg (0,6 km al 5,7%, tutti su asfalto).

L'uscita dal circuito nel cuore del Pajottenland sarà seguita da una fase interlocutoria, che riporterà i corridori verso Bruxelles. L'arrivo nella capitale sarà preceduto dall'ultima asperità di giornata, trampolino ideale per chi vorrà anticipare le ruote veloci: si tratta dell'impronunciabile Heiligekruiswegstraat (0,7 km al 3,2%), preceduto dal pavè di Rosweg. Dalla vetta di Heiligekruiswegstraat mancheranno 15 km al traguardo, non banali, con la retta d'arrivo in lieve, ma costante, salita, in particolare negli ultimi 300 metri.
Attenzione al meteo e, in particolare, al vento. Le previsioni del tempo indicano una probabilità di pioggia del 20-30%, in particolare nelle prime fasi della corsa. Vento moderato da ovest su tutto il percorso: nell'ultimo tratto di gara, dunque, spirerà alle spalle dei corridori.
Brussels Cycling Classic 2025, i favoriti
Il dorsale numero 1 sarà indossato da Jonas Abrahamsen, come detto vincitore in solitaria dell'edizione 2024. La Uno-X schiererà al via una squadra molto competitiva, con il ritirando Alexander Kristoff, Fredrik Dversnes e Rasmus Tiller. Presente anche il runner up dodici mesi fa, quel Biniam Girmay (Intermarchè-Wanty) ormai abbonato alla piazza d'onore. Tra i vincitori della corsa nelle edizioni passate ci saranno Tim Merlier, al ritorno alle corse dopo in vista del Tour de France e leader di una Soudal-QuickStep forte, tra gli altri, di Paul Magnier, e Arnaud Démare, vincitore due anni fa e uomo di punta della Arkéa-B&B Hotels.

Numerosi gli sprinter presenti al via: Milan Fretin (Cofidis), Sam Welsford (Red Bull-Bora-hansgrohe), Tobias Lund Andresen e Pavel Bittner (PicNic-PostNL), Max Kanter (XDS-Astana), Matthew Walls (Groupama-FDJ), Milan Menten (Lotto), Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck), Hugo Hoffstetter e Ethan Vernon (Free Palestine-Premier Tech), Jason Tesson (Total Energies), Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rockets), Jon Aberasturi (Euskaltel-Euskadi), Pau Michel (Kern Pharma), Iúri Leitão (Caja Rural-Seguros RGA), oltre agli italiani Alberto Dainese (Tudor), Giacomo Nizzolo (Q36.5), Attilio Viviani (Solution Tech-Vini Fantini) ed Enrico Zanoncello (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè).
Meno nutrita, ma comunque significativa, la pattuglia dei corridori da classiche. In questo gruppo va incluso anche Arnaud De Lie (Lotto), al netto delle enormi difficoltà vissute dal Toro fiammingo in questa stagione. Altri classicisti da tenere in debita considerazione sono Laurenz Rex (Intermarchè-Wanty), Tibor Del Grosso e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Tim van Dijke (Red Bull-Bora-hansgrohe), Nils Eekhoff (PicNic-PostNL), Mike Teunissen (XDS-Astana), il giovane Thibaud Greul (Groupama-FDJ), Eduard Prades (Caja Rural-Seguros RGA), Jannik Steimle (Q36.5), Vincent Van Hemelen (Flanders-Baloise) e Sandy Dujardin (Total Energies).