Jay Vine ha conquistato a Pal il suo 3° successo in carriera alla Vuelta di Spagna © Profilo X UAE Team Emirates-XRG
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Vuelta di Spagna, il ragazzo della via Pal è Jay Vine. Træen in maglia rossa, crolla Ayuso

L'australiano attacca in cima alla penultima salita e conquista il suo 3° successo personale alla Vuelta nel giorno del KO del catalano. 3° posto per Fortunato. Ciccone ci prova con Vingegaard, ma gli uomini di classifica arrivano compatti

28.08.2025 18:15

La Vuelta di Spagna è la seconda casa di Jay Vine: qui lo ha conosciuto il grande pubblico, a cui si rivelò con due successi di tappa nel 2022. Qui lo abbiamo ritrovato in trionfo, al termine di una lunga fuga condivisa con altri 9 corridori, distanziati di forza in vetta alla penultima salita di giornata. Da qui in avanti, la corsa del 29enne oceanico verso il traguardo in quota di Pal si è trasformata in una piacevole arrampicata, che ha stemperato la delusione in casa UAE Emirates-XRG per l'ennesimo rovescio di Juan Ayuso, saltato per aria a circa 5 chilometri dalla vetta sotto i colpi (neppure così potenti) della Lidl-Trek. A proposito: Giulio Ciccone ci ha provato con sincero slancio, trovando subito la risposta di Jonas Vingegaard. Tuttavia, la sortita dell'abruzzese in compagnia della maglia rossa uscente - ereditata dal 30enne norvegese Torstein Træen, 2° all'arrivo davanti a Lorenzo Fortunato - si è esaurita poco prima dell'ultimo chilometro: João Almeida ha ricucito lo strappo, portandosi dietro tutti gli uomini di classifica. Risultato: 0-0 dopo il primo tempo sui Pirenei. 

La cronaca della 6ª tappa della Vuelta a España

Un nuovo sconfinamento per la Vuelta a España 2025: dopo la partenza dall'Italia e un'escursione in territorio francese, la corsa si spinge fino al Principato di Andorra per la 6ª tappa: partenza da Olot, in Catalogna, arrivo a Pal dopo 170,3 km che dovrebbero offrire i primi, veri spunti di interesse nella corsa alla maglia rossa di Madrid. Subito dopo il via, la carovana si arrampica sulla Collada de Sentigosa (3ª categoria, 11,4 km al 4,1% di media). Dopo un tratto piuttosto semplice, si sale fino ai 1790 metri della Collada de Toses, un GPM di 1ª categoria particolarmente lungo (poco meno di 25 km), ma tutto sommato agevole: pendenza media del 3,5% e punte del 7% nella prima parte. Una lunga discesa - intervallata qua e là da qualche tratto in contropendenza - conduce fino alle porte del piccolo Stato pirenaico, che dà subito il benvenuto ai corridori con la scalata all'Alto de la Comella, un 2ª categoria di soli 4,2 km all'8%, con un paio di escursioni al 12%. Infine, l'arrampicata conclusiva ai 1901 metri di Pal: 9600 metri all'apparenza di media difficoltà (pendenza media del 6,2%), che presentano tuttavia alcuni tratti in doppia cifra fino a un massimo del 18% dopo 4 chilometri di ascesa. Anche nel finale, però, la strada non si addolcisce affatto: dai -3 agli ultimi 600 metri, infatti, non si scende mai al di sotto dell'8%.

La partenza in salita favorisce l'attacco immediato di 10 corridori: l'australiano Jay Vine (UAE Emirates-XRG), i belgi Ramses Debruyne (Alpecin-Deceuninck) e Louis Vervaeke (T-Rex Quick-Step), il britannico James Shaw (EF-EasyPost), il francese Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), l'irlandese Archie Ryan (EF), gli italiani Lorenzo Fortunato (XDS-Astana) e Gianmarco Garofoli (T-Rex), il norvegese Torstein Træen (Bahrain Victorious) e lo spagnolo Pablo Castrillo (Movistar). Dopo aver scollinato sulla Sentigosa con un margine di poco superiore al minuto sul gruppo della maglia rossa, il danese Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), i battistrada amplieranno costantemente il loro margine, sfondando il muro dei 5' a ridosso degli ultimi 60 chilometri.

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Jay Vine e Louis Vervaeke in cima al GPM di Collada de Toses © Profilo X La Vuelta

Gli uomini di testa procedono a passo spedito fino ai -31 dall'arrivo, accumulando un vantaggio massimo di 6'15" sugli inseguitori, che aumenteranno i decibel nel tratto di scorrimento che precede la penultima salita di giornata: Lidl-Trek, Groupama-FDJ e la stessa Visma-Lease a Bike impongono un deciso cambio di passo che - sommato all'andatura piuttosto blanda dei fuggitivi - riduce le distanze fino a 3'40" ai piedi della Comella. In cima alla salita, Vine si lancia in un'azione solitaria che sorprende gli altri attaccanti e mette in difficoltà Armirail, già in affanno sulle rampe più dure. L'australiano guadagna subito una ventina di secondi sul resto della compagnia, che conduce la rincorsa al contrattaccante con relativa convinzione. In vista dell'ultima salita, Vine rafforza il suo vantaggio, portandolo a 43" quando mancano 12 km alla vetta di Pal. Di contro, il gruppo principale ha scelto la via della moderazione: i Visma impostano una velocità di crociera che riporta il margine sopra i 4'30".

Dopo aver viaggiato per alcuni chilometri a passo ridotto, gli inseguitori escono dal torpore all'inizio dell'ultima salita: Castrillo si muove per primo, portandosi dietro Fortunato, Træen - entrambi potenzialmente in lotta per la maglia rossa - Ryan e Shaw. La loro azione, però, si esaurisce dopo un paio di chilometri: tutti di nuovo insieme a ridosso del pezzo più duro. Lo spagnolo ci riprova ai -7,5, sollecitando la risposta dello scalatore bolognese e dei ripescati Armirail, Shaw, Træen e Vervaeke. Ancora schermaglie tra i contrattaccanti: lo scandinavo della Bahrain allunga sui superstiti della fuga a poco più di 5,5 chilometri dalla linea bianca, avvicinandosi concretamente al primato nella generale (Træen pagava appena 57" da Vingegaard al via da Olot). 

Spostiamoci in gruppo, dove la Lidl-Trek - potenzialmente in corsa con l'italiano Giulio Ciccone (Lidl-Trek) - detta un'andatura tutto sommato regolare che, tuttavia, manda al tappeto lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Emirates), che si sfilerà da un gruppo ancora numeroso a poco più di 4 km dalla cima. Eccola, la prima sentenza della Vuelta: il capitano unico dei bianconeri sarà dunque il portoghese João Almeida (UAE Emirates), che galleggia nel gruppo della maglia rossa con tutti gli uomini di classifica.

Quando mancano 3 chilometri al traguardo, la situazione in testa alla corsa è ormai delineata: Vine al comando con 49" su Træen e circa 1'30" su alcuni dei reduci della fuga, mentre il leader uscente della generale è attardato di 5'05". Esaurito il lavoro dei suoi pretoriani, lo spagnolo Carlos Verona (Lidl) e l'italiano Andrea Bagioli (Lidl), Ciccone prende l'iniziativa a circa 2500 metri dal traguardo. Alla ruota dell'abruzzese si porta subito Vingegaard, con cui guadagnerà una decina di secondi su una platea di avversari sempre più ristretta, capeggiata da Almeida, che riuscirà a chiudere su entrambi in vista dell'ultimo chilometro. Con loro anche l'austriaco Felix Gall (Decathlon), il campione nazionale colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers) e l'italiano Antonio Tiberi (Bahrain). Tuttavia, le schermaglie tra i grandi favoriscono il rientro di altri uomini sulla soglia dell'ultimo chilometro: l'australiano Jai Hindley (Red Bull-BORA-Hansgrohe), il britannico Tom Pidcock (Q36.5), l'italiano Giulio Pellizzari (Red Bull) e gli statunitensi Sepp Kuss (Visma), Matteo Jorgenson (Visma) e Matthew Riccitello (Free Palestine). I dodici procederanno compatti fin sulla linea bianca.

Nel frattempo, Vine si presenta tutto solo all'arrivo, conquistando così il suo 3° successo stagionale (il 10° da professionista) davanti a Træen (a 50"), che indossa così anche le insegne del primato. A seguire Fortunato (a 1'10"), Armirail (a 1'15"), Castrillo (a 1'52"), Shaw (a 2'05"), Vervaeke (a 2'15"), Debruyne (a 2'19") e Ryan (a 2'42"). A 4'19" gli uomini di punta, regolati dal portoghese della UAE. Oltre ad Ayuso, saldo negativo per l'australiano Ben O'Connor (Jayco-AlUla) e lo spagnolo Mikel Landa (T-Rex).

La nuova classifica generale: il norge della Bahrain è la nuova maglia rossa con 31" su Armirail, 1'01" su Fortunato, 1'58" su Vervaeke, 2'33" su Vingegaard. 7° Ciccone (a 2'42"), 10° Pellizzari (a 2'53"). 

Venerdì la sfida a Huesca la Magia

La due giorni pirenaica proseguirà venerdì con la 7ª tappa: Andorra la Vella-Huesca (188 km), anch'essa consacrata agli scalatori di professione, che affronteranno 4 GPM. La serie comincia poco dopo la partenza con la Port del Cantó (1ª categoria, 24,7 km al 4,4% medio, con punte al 13% nella prima parte), seguito a metà tappa dal Puerto de la Creu de Perves, un GPM di 2ª categoria che misura poco meno di 6 km (pendenza media del 6,3%). Il Coll de L'Espina (2ª categoria, 7,1 km al 5,5%) è l'ultimo avamposto prima di arrampicarsi sulla salita conclusiva: Cerler, un 1ª categoria di 12,1 km al 5,8%, che presenta i settori più impegnativi nella prima parte, dove la strada sale costantemente tra l'8% e il 9%, spingendosi fino al 14%. Gli ultimi 4000 metri - agevolati anche da una breve discesa - non superano mai il 6%.

Diretta integrale su Discovery+ e su Eurosport 1 - per gli abbonati a DAZN, Prime Video Channels e TIMVision - a partire dalle 11.45.

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Carmine Marino

Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre '23.