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Vuelta a España 2025, 7a tappa: un (quasi) tappone pirenaico

Tappa tosta dall'inizio alla fine che comunque dovrebbe risolversi sulla dura ascesa finale di Ampriu. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv

28.08.2025 21:00

La 7a tappa della Vuelta a España 2025 è forse la più dura, con salite di una certa difficoltà distribuite su tutto il percorso in mezzo ai Pirenei (circa 4000 metri di dislivello complessivo); ad ogni modo non si è calcato troppo la mano nemmeno qua e la salita più arcigna sarà quella finale quindi non c'è da attendersi tanto. Attenzione alle bambole sulla prima infinita salita al Port del Cantó (24.7 km al 4.4%): non inganni il dato complessivo, perché la salita procede a gradoni, con un primo tratto di 6 km all'8.2% (max 13%) e un altro di 3.5 km al 7% (max 10%) verso la vetta, inframezzati da tratti di salita più pedalabile e anche qualche contropendenza che falsa la media. Dopo una lunga discesa si percorrono quasi 30 km di falsopiano a favore fino a La Pobla de Segur; qui si prende la strada per il Puerto de la Creu de Perves, con la strada che sale per circa 22 km (media 3.6%): dopo un lungo fondovalle con pendenze tra il 2 e il 5%, si arriva all'imbocco formale degli ultimi 5.7 km più tosti (media 6.3%, max 10%); la discesa è spezzata da uno zampellotto. Con un'altra quindicina di km in fondovalle si arriva sotto il Coll de L'Espina (ignorando i dati ufficiali, 6 km al 6.7%, max 10%), in vetta al quale prima della discesa si sale a Laspaules (circa 1.5 km al 3.5%) e al Coll de Fadas (circa 3.5 km al 3.5%, max 9% in vetta), dove inizia effettivamente la discesa. In fondo un ultimo fondovalle di 15 km (con qualche tratto di vera salita al 4/5%) porta sotto la dura ascesa finale (12.1 km al 5.8%, media molto ingannevole): un primo troncone porta all'abitato di Cerler (circa 4 km all'8.5%, max 14%), dove si respira con 500 metri di falsopiano e 500 metri di discesa; inizia il secondo troncone duro (circa 3 km all'8.3%, max 14% all'inizio, più dolce verso la fine) con cui a 4 km dall'arrivo si chiude la parte più tosta della salita; dopo 800 metri di discesa, la strada sale di nuovo per 2.7 km al 6.5%, prima degli ultimi 500 metri quasi pianeggianti.

 

Le salite

Dettaglio salite

 

Fari puntati su…

La tappa si presta ancora una volta agli scalatori puri: il terreno selettivo e l’arrivo in salita a Cerler potrebbero chiamare in causa i big della generale. Il primo nome resta quello di Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), apparso molto solido nella tappa di oggi a Pal. Accanto a lui, João Almeida (UAE Emirates-XRG) sembra in grande crescita e potrebbe sfruttare la sua regolarità sulle lunghe salite. A Giulio Ciccone (Lidl-Trek) “scappa la gamba”: oggi si è mosso con coraggio e avrà voglia di sfruttare ancora la sua buona condizione. Anche Egan Bernal (INEOS Grenadiers) ha mostrato brillantezza e su un finale simile potrebbe inserirsi nella lotta per la vittoria. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) sarà un altro uomo di riferimento per la classifica, con una salita finale adatta alle sue caratteristiche. Più imprevedibile Tom Pidcock (Q36.5), che ha nelle corde azioni esplosive nei tratti più duri. Più variopinto il parterre dei possibili fuggitivi: potrebbero riproporsi Lorenzo Fortunato (XDS-Astana) o addirittura Torstein Træen (Bahrain Victorious), galvanizzato dalla maglia rossa: entrambi sono in classifica e potrebbero cercare nuovamente di lottare per il primato. Difficile che Jay Vine (UAE Emirates-XRG) abbia di nuovo il via libera dall'ammiraglia, anche se nel caso potrebbe cercare di difendere la maglia a pois da Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), che sicuramente cercherà quantomeno di sfilargliela, avendo un solo punto di svantaggio, ma anche per lui, nel caso, si aprirebbero scenari di classifica, essendo quarto a quasi 2" da Træen.
 

Vuelta a España 2025, gli orari della settima tappa

Il transito dal km 0 è in programma alle 12:17, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:15 e le 17:45. La tappa sarà trasmessa in tv su Eurosport e Discovery+ dalle 11:45 alle 17:45.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.