Giro d'Italia

Il Blockhaus sarà la prima montagna del Giro d'Italia 2026

Arriva notizia delle due sedi di tappa abruzzesi: dalla Campania si arriva al Blockhaus salendo da Roccamorice, quindi ripartenza da Chieti verso nord

24.10.2025 20:14

Piano piano il percorso del Giro d'Italia 2026 si va delineando. Già si sa della partenza dalla Bulgaria - per la quale ancora si attende il comunicato ufficiale e dopo l'esperienza dell'anno scorso c'è da aspettarsi di tutto - e abbiamo visto pochi giorni fa come si vanno conformando gli ultimi 10 giorni sulle Alpi. Ieri Enrico Giancarli ha pubblicato su Il Centro un articolo sulle possibili tappe abruzzesi: vediamo nel dettaglio come ricomporre un altro tassello del puzzle.

 

Arrivo in quota al Blockhaus

La notizia più importante è quella che riguarda l'arrivo in quota sul Blockhaus, nella fattispecie dal versante di Roccamorice. Non si conosce ancora la data e quindi la collocazione esatta, ma in teoria dovrebbe essere intorno a metà della prima settimana. Non si conosce nemmeno la località di partenza, ma con ogni probabilità questa si trova in Campania. Ecco che si incastra bene ripetere l'ormai tradizionale arrivo a Napoli, per il quale non ci sono notizie esplicite, ma si sa che l'amministrazione ha interesse a proseguire la collaborazione con RCS.

Giancarli ricostruisce a grandi linee anche il tracciato, senza - giustamente - sbilanciarsi troppo: limitandosi al territorio abruzzese specifica che la corsa dovrebbe entrare in regione a Castel di Sangro per salire a Roccaraso; aggiungiamo noi che stando così le cose con ogni probabilità prima si affronteranno Macerone e Rionero Sannitico, ripetendo uno dei tracciati classici della storia del Giro d'Italia fin dalla prima edizione. Peraltro, tanto questo segmento, quanto l'ascesa finale, ben si addicono alle parole spese in più occasioni da Mauro Vegni sulla presenza di tante salite storiche in questo Giro. Proviamo ad allegare un profilo altimetrico indicativo, per il quale abbiamo scelto una non meglio precisata località della Campania come partenza: da Roccaraso abbiamo semplicemente scelto il percorso più breve (vista la distanza già elevata di per sé) che consente di arrivare a Roccamorice senza avere troppo respiro. Dopo tutto già altre volte in passato il Giro ha approcciato questo versante del Blockhaus senza salire anche il primo tratto pedalabile da Scafa bensì tagliando direttamente a metà della discesa dal San Leonardo. In ogni caso è presto per dare certezze, quindi questa altimetria è da prendere con le pinze, pur essendo indicativa della tipologia di tappa a cui assisteremo.

Profilo altimetrico indicativo

 

Dubbi sulla risalita

Le indiscrezioni raccolte finora ci facevano propendere per una risalita nell'entroterra attraverso l'Umbria, ma a quanto pare dopo il Blockhaus si ripartirà da Chieti in direzione Marche. Ci resta a questo punto uno spazio vuoto di un paio di tappe con il quale giungere dalle Marche in Toscana, dove dovrebbe esserci il giorno di riposo prima della partenza da Viareggio, ipotesi che facciamo solo per ragionamento logico come spiegato dettagliatamente nell'articolo di alcuni giorni fa. In tutto questo l'altro grande mistero riguarda le cronometro, di cui non conosciamo né quantità né collocazione, che sono un fattore determinante nel disegno di un Grande Giro e spesso si sanno per prime. C'è da dire che se il percorso deve essere presentato a Novembre, questo dovrebbe già essere delineato per la maggior parte e in casa RCS Sport sono stati più bravi del solito a non far trapelare notizie.

Intanto Beppe Conti ieri a Radiocorsa ha descritto un quadro non troppo dissimile dal nostro, rilanciando le voci di corridoio su Piancavallo come arrivo alternativo allo Zoncolan per la 20a tappa. È prematuro dare garanzie, ma, visti i decreti regionali sulla riasfaltature delle strade che abbiamo citato sempre nell'articolo precedente a questo, una Gemona del Friuli - Piancavallo con commemorazione del terremoto del ‘76 a 50 anni di distanza e finale in provincia di Pordenone, appare credibile. E sinceramente lo preferiamo allo Zoncolan che all’ultimo giorno ucciderebbe la corsa.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.