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Tour of Britain 2023 - Analisi del percorso

La più importante gara a tappe britannica si rinnova con un percorso nel complesso molto semplice e poco attraente, chiuso però da un'unica frazione veramente dura

03.09.2023 08:40

In questi anni il Tour of Britain è stato popolato da un susseguirsi di tappe variamente mosse, con strappi e strappetti più o meno vicini al traguardo che tenevano tutto aperto fino all'ultimo, ma di fatto creavano un po' di bagarre in più giornate. L'edizione 2023 è invece pensata in modo completamente diverso con le prime 6 tappe tutte destinate più o meno ai velocisti e con le sole due tappe rimanenti ad avere un finale davvero mosso. Di queste due la prima è comunque mista e aperta a molte soluzioni, mentre l'ultima tappa è veramente tosta con un susseguirsi di vere salite piuttosto inedito per la storia di questa gara.

 

Domenica 3 settembre - 1a tappa: Altrincham - Manchester (163.6 km)

La prima frazione è nel complesso una delle più impegnative, ma di fatto è destinata come buona parte di quelle seguenti a chiudersi con una volata a ranghi compatti. Nella parte centrale (dal km 20 al km 130) si accumula tanto dislivello con salite a volte anche impegnative; i due GPM sono posti a Grains Bar (2.7 km al 5.2%) e Ramsbottom Rake (1.3 km al 9%). A poco meno di 50 km dal traguardo si supera l'ultima vera salita di circa 2.4 km al 4.5% (ma irregolare) percorrendo Rivington Road provenendo da Belmont. Il percorso resta ondulato, ma poco impegnativo. Attenzione però al finale, con la volata che viene complicata sia dalla lieve pendenza dell'ultima km (2%), sia da una planimetria tortuosa all'interno del centro di Manchester: solo negli ultimi 2 km si trovano 6 curve e il rettilineo finale è lungo appena 300 metri.

 

Lunedì 4 settembre - 2a tappa: Wrexham - Wrexham (109.9 km)

Tappa breve e piuttosto semplice, dal tracciato perlopiù pianeggiante. Teoricamente l'unico GPM di giornata sarebbe posto vicino al traguardo (18.5 km), ma di fatto la salita a Eyton Hill è un falsopiano di 1500 metri al 3%, che il gruppo dovrebbe superare in scioltezza. Da segnalare che gli ultimi km sono in leggerissima discesa, elemento che provocherà alte velocità in vista della volata. La planimetria è mediamente semplice, ma solo fino all'ultimo km che invece è complicatissimo: due curve a gomito, la prima a destra e la seconda a sinistra portano a 600 metri dal traguardo, i quali non sono completamente rettilinei. Non proprio una location adatta ad una volata a ranghi compatti pressoché scontata.

 

Martedì 5 settembre - 3a tappa: Goole - Beverley (154.7 km)

Altra tappa assai semplice, con due GPM piuttosto agevoli da superare nella prima metà di corsa. Sono quasi completamente pianeggianti gli ultimi 70 km che dovrebbero portare ad un'altra volata di gruppo. In questo caso la planimetria agevola le cose visto che gli ultimi km si svolgono su strade ampie e rettilinee, con l'ultima curva affrontata a circa 1.5 km dal traguardo; una leggera semicurva riduce il rettilineo finale a poco più di 1 km, che sarà in leggerissima ascesa (2%).

 

Mercoledì 6 settembre - 4a tappa: Sherwood Forest - Newark-on-Trent (166.6 km)

Altra tappa per velocisti, stavolta praticamente priva di salite vere (i due GPM sono in cima a strappetti di poche centinaia di metri), ma dall'andamento più tortuoso ed ondulato della precedente, ma il finale più pianeggiante è perfetto per avvicinarsi ad un'altra volata. Un punto importante sono le tre curve (destra-sinistra-sinistra) che si incontrano a circa 2.5 km dal traguardo; poi un lungo rettilineo conduce alle ultime due curve, poste subito prima e subito dopo la flamme rouge. Il rettilineo di arrrivo è lungo circa 700 metri.

 

Giovedì 7 settembre - 5a tappa: Felixstowe - Felixstowe (192.4 km)

Altra volata ancora, con una tappa molto simile alla precedente anche se molto più lunga. Il finale apparentemente non è molto complicato, ma le strade presentano un gran numero di spartitraffico che rendono tutto più difficoltosa. Punto chiave saranno le due curve ad angolo retto a sinistra che dopo la flamme rouge immettono nel rettilineo finale di circa 700 metri.

 

Venerdì 8 settembre - 6a tappa: Southend-on-Sea - Harlow (146.2 km)

È il momento dell'ultima tappa veramente da volata, che è leggermente più mossa delle precedenti, ma comunque assai semplice. Gli ultimi km sono privi di curve particolarmente insidiose e prevedono solo pochi ampi cambi di direzione e alcune rotonde. L'ultima curva a destra è a circa 800 metri dal traguardo, ma la strada tende a sinistra fino al rettilineo finale di circa 400 metri.

 

Sabato 9 settembre - 7a tappa: Tewkesbury - Gloucester (170.9 km)

Questa è la prima tappa che può smuovere le acque, anche se non è escluso a priori che anche qui si possa disputare una volata, seppur a ranghi ridotti. Tra il km 10 e il km 50 si trova un primo blocco di ascese impegnativa, di cui la più dura, Winchcombe Hill, assegna punti GPM dopo quasi 2 km al 9%. Il percorso rimane più o meno sempre ondulato ed incontra altre due salite importanti negli ultimi 30 km: a 25 km dal traguardo si supera Crawley Hill, salita di 1.7 km all'8%, mentre a poco più di 10 km dall'arrivo termina la salita di Painswick (circa 2 km al 6%), non contrassegnata da GPM. Queste due asperità da sole potrebbero non essere in grado di decidere la corsa in modo netto, ma senz'altro selezioneranno i corridori in grado di giocarsi il successo di tappa. Gli ultimi km pianeggianti prevedono una fitta serie di spartitraffico dai -3km fino all'arco dell'ultimo km, poi un finale piuttosto tortuoso, anche se privo di curve vere e proprie, che riduce il rettilineo di arrivo ad appena 250 metri.

 

Domenica 10 settembre - 8a tappa: Margam Country Park - Caerphilly (166.8 km)

Senza ombra di dubbio tutto si deciderà qui, in una tappa che prevede molte salite piuttosto arcigne negli ultimi 90 km. Dopo i primi 80 km appena ondulati inizia la salita, senza GPM, alla Bwich Mountain (circa 3.5 km al 6.5%), immediatamente seguita dai GPM di Rhigos (quasi 6 km al 5% di media) e Bryn Du (3 km all'8.5%). Senza respiro quest'ultima dura salita è seguita dalle asperità non classificate di Llanwonno (quasi 3 km al 7%, con rampe in doppia cifra) e Tir-y-Gelly (un muretto di 600 metri al 10%). A fine discesa inizia una fase più tranquilla di quasi 20 km con cui si entra nel circuito finale, col quale si ripete due volte la dura salita alla Caerphilly Mountain, di circa 1.5 km al 9% di media e un tratto centrale ripidissimo. L'ultimo transito in vetta avviene a soli 7 km dal traguardo.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.