Adam Yates vince sulla Green Mountain e si aggiudica la classifica generale ©Tour of Oman
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Cambio della guardia UAE: Adam Yates vince il Tour of Oman

Il britannico trionfa sulla Green Mountain (tappa accorciata) staccando Hirt negli ultimi metri. Fisher-Black perde la maglia ma sale sul podio con il compagno, Ulissi è quarto

14.02.2024 08:33

Il maltempo eccezionale di questa edizione del Tour of Oman accorcia anche l'ultima tappa, ma non cancella il solito arrivo decisivo sulla Green Mountain. Si arriva a Jabal al Akhdar (5.8 km al 10.2%) al termine di una frazione di soli 72 chilometri, unica occasione rimasta per gli scalatori dopo le cancellazioni dei giorni scorsi.

Finn Fisher-Black non è riuscito a difendere il primo posto nella generale, ma la maglia rossa è rimasta in casa UAE Emirates: Adam Yates ha avuto gioco fin troppo facile su una salita perfetta per le sue caratteristiche, potendo anche speculare fino all'ultimo sulla posizione di classifica sua e del compagno, seguendo e poi battendo in volata Jan Hirt (Soudal-Quick Step), che aveva attaccato in precedenza.

Rivelazione Huub Artz

In fuga ci sono Huub Artz (Intermarché-Wanty), Tord Gudmestad (Uno-X Mobility), 
Tegsh-bayar Batsaikhan (Roojai-Insurance) e Tobias Lund Andresen (Team dsm-firmenich PostNL), quattro non scalatori con pochissime chance di arrivare in fondo. Il gruppo contiene il distacco intorno ai due minuti, con la UAE Emirates, che ha in Fisher-Black il leader della corsa, e l'Astana Qazaqstan a spartirsi la maggior parte del lavoro.

In avvicinamento alla salita anche l'Arkéa B&B Hotels prende la testa del gruppo, mentre davanti Artz stacca i compagni di fuga, Batsaikhan per ultimo. Il classe 2002 della Wanty-ReUz-Technord, per l'occasione in gara con la formazione World Tour, si mette dunque in evidenza anche su un terreno non suo, e prova a resistere il più a lungo possibile al rientro del gruppo dei migliori.

Hirt attacca, la UAE vince

La selezione infatti tarda ad arrivare, perché la UAE ha buon gioco nel tenere il ritmo controllato per favorire Fisher-Black, avendo in squadra anche il netto favorito Adam Yates, mentre nessuna delle altre squadre vuole prendere l'iniziativa. Sono negli ultimi due chilometri, dopo il turno di Diego Ulissi, Yates aumenta decisamente l'andatura, portandosi dietro solo Fisher-Black, Cristián Rodríguez (Arkéa B&B Hotels), Mauri Vansevenant e Jan Hirt (Soudal Quick-Step). Il ceco, già vincitore su questa salita nel 2022, attacca e fa ulteriore selezione dopo qualche centinaio di metri: lo segue solo il britannico, che a questo punto diventa la carta principale della UAE, mentre Fisher-Black cerca di limitare le perdite.

Solo dentro l'ultimo chilometro i due vanno a riprendere Artz, che resiste clamorosamente fino al terzo posto di tappa, a 29" dal vincitore. Hirt si trova costretto a spingere a fondo dal momento dell'attacco in poi, perché Yates ha l'alibi perfetto del compagno dietro, è già davanti di 4" in classifica, per cui Hirt dovrebbe anche mettere del gap oltre a vincere, e nel breve è molto più esplosivo. Una situazione fin troppo favorevole per il terzo classificato dell'ultimo Tour de France, che si tiene lo scatto secco per le ultime centinaia di metri e va a vincere agevolmente, staccando di 11" uno stremato Hirt.

Il momento dello scatto decisivo di Adam Yates, a cui Hirt non riesce a rispondere ©Tour of Oman
Il momento dello scatto decisivo di Adam Yates, a cui Hirt non riesce a rispondere ©Tour of Oman

Yates si aggiudica quindi la generale con 19" su Hirt e 39" su Fisher-Black, sesto di tappa, che chiude poco davanti al compagno Diego Ulissi, terzo UAE tra i primi quattro della classifica. La Quick-Step piazza anche Vansevenant al settimo posto, alle spalle di Rodríguez e Warren Barguil (Team dsm-firmenich PostNL), mentre tra i primi dieci c'è posto anche per i classe 2004 Johannes Kulset (Uno-X Mobility) e Alexy Faure-Prost (Intermarché-Wanty).

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