
Vittoria in solitaria per Giulio Ciccone alla Classica di San Sebastian
L'abruzzese della Lidl-Trek tiene a bada i giovanissimi della UAE e regala all'Italia la prima vittoria in una classica World Tour dalla Roubaix di Colbrelli
Una vittoria che mancava da ben 22 anni, quella di un corridore italiano alla Clásica San Sebastián: Giulio Ciccone (Lidl-Trek) riporta il tricolore sul gradino più alto del podio della Klasikoa, per quella che probabilmente è la vittoria più bella e importante della sua carriera. L'abruzzese, che sta macinando grandi risultati nelle corse da un giorno (terzo al Lombardia 2024, secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi 2025), ha interpretato alla grande una corsa infiammata inizialmente da Primož Roglič (RedBull-BORA-hansgrohe) e poi aperta da Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG), uno dei favoriti per la vittoria. Il messicano ha attaccato, prontamente seguito da Ciccone, sulla penultima salita, ma si è poi progressivamente spento su Murgil-Tontorra, l'ultima asperità di giornata. Dal gruppetto inseguitore è quindi rinvenuto Jan Christen (UAE Team Emirates-XRG): lo svizzero però non è riuscito a liberarsi di Ciccone, che lo ha a sua volta attaccato, guadagnando nell'ultima parte della salita 10" che sono stati il suo tesoretto fino all'arrivo. Seconda piazza per Christen, mentre Maxim Van Gils (RedBull-BORA-hansgrohe) vince la volata per la terza posizione. Ottava piazza per Christian Scaroni (XDS-Astana) al rientro dopo il Giro d'Italia.
Donostia San Sebastián Klasikoa 2025, la cronaca della gara
Nell'edizione più “corta” di sempre, la Klasikoa non rinuncia ai canonici partenza e arrivo a San Sebastian, ma riduce il percorso a 211.4km con un fisiologico abbassamento del dislivello a 3912m. Promosso l'Alto de Andazarrate (5.9km al 5.7% di pendenza media), che sarà la prima asperità affrontata dai corridori; poi Urraki (8.5km al 6.9%) e Alkiza (4.5 km al 5.8% di media). Il consueto tratto ondulato porterà i corridori allo sprint intermedio di Donostia, posto a 80km dal traguardo prima della salita di Jaizkibel (7.9km al 5.5%, max 12.5%) e del muro di Erlaitz (3.8km al 10.7%). Il GPM è posto 4km prima dell'effettivo scollinamento e della picchiata che riporterà i corridori a San Sebastián per un secondo sprint intermedio. Dopo la variazione sul tema dello scorso anno con l'inedito muro di Pilotegi, torna il “meno duro” Murgil-Tontorra, ultima asperità di giornata: 2km al 9.6% (con punte al 19%) con scollinamento a circa 9km dal traguardo.
Dopo una fase di attacchi e contrattacchi, la fuga di giornata prende il largo a 206km dal traguardo: in testa troviamo Jordan Labrosse (Decathlon AG2R), Gil Gelders (Soudal Quick-Step), Mats Wenzel (Equipo Kern Pharma), Julen Arriola-Bengoa (Caja Rural), Darren van Bekkum (XDS Astana), Alexy Faure-Prost (Intermarché Wanty), Enzo Leijnse (PicNic Post-NL), Gotzon Martin (Euskaltel), Anthony Delaplace (Arkéa-B&B Hotels), Paul Double (Jayco AlUla), Ben Swift (INEOS Grenadiers) e Josh Burnett (Burgos Bupellet BH). Il vantaggio massimo dei fuggitivi è stato di poco superiore ai 2'20" raggiunto nelle primissime fasi di corsa: il gruppo, tirato dalla UAE Team Emirates con il contributo di RedBull-BORA-hansgrohe e Tudor, tiene i battistrada sempre a tiro.

Faure-Prost monopolizza i GPM dell'Alto de Andazarrate, Urraki e Alkiza, ma l'azione vera inizia su Jaizkibel. Van Bekkum anticipa gli altri e prende qualche metro di vantaggio in salita, mentre la fuga si sgretola; sull'olandese si riportano quindi Labrosse e Wenzel, ma il lussemburghese non resiste al ritmo dell'uomo della Decathlon, che si invola in solitaria a 3km dalla vetta. Intanto dal gruppo attacca Luke Plapp (Jayco-AUla), che ritrova Double staccato dalla fuga: l'inglese l'aiuta come può, poi il campione australiano a cronometro parte, riportandosi su Wenzel e mettendosi all'inseguimento di Labrosse. Il gruppo, che aveva ridotto il gap a poco meno di 50", rallenta sensibilmente, scollinando con un ritardo di 1'30". Un salto di catena fa perdere a Labrosse secondi preziosi in discesa: Wenzel e Plapp rientrano sul francese a 52km dal traguardo, mentre il gruppo, ora tirato da Groupama-FDJ e Lidl-Trek, riduce lo svantaggio dalla testa della corsa a 45" all'attacco del muro di Erlaiz.
Il primo a muoversi dal peloton è sorprendentemente Primož Roglič, sul quale si riporta quasi subito Jan Christen, poi seguito da Romain Grégoire (Groupama-FDJ) con Maxim Van Gils e Léo Bisiaux (Decathlon AG2R). Intanto Plapp stronca di ritmo Wenzel e Labrosse, mentre Roglič riallunga, con i soli Christen e Bisiaux ruota. Alle loro spalle, però, si avvicina un gruppetto con Cian Uijtdebroeks e Tiesj Benoot (Visma-Lease a Bike), Giulio Ciccone, Christian Scaroni, Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Isaac Del Toro. Christen allunga riportandosi su Plapp insieme a Van Gils e Ciccone e su di loro rientrano prima Del Toro e poi Roglič. È proprio il messicano, poi, ad allungare con Ciccone a ruota in prossimità dello scollinamento, prendendo una ventina di metri di vantaggio. I due battistrada danno continuità all'azione sul successivo tratto in leggera salita, guadagnando circa 35" su un plotoncino di inseguitori con Roglič, Van Gils, Plapp, Bisiaux, Benoot, Uijtdebroeks, Scaroni, Christen e Powless.
Nonostante il tentativo di inseguimento da parte del gruppetto alle loro spalle, Ciccone e Del Toro continuano a guadagnare, giungendo al secondo sprint intermedio con 58" di vantaggio. Ai piedi di Murgil-Tontorra Roglič riallunga, mettendo in fila il gruppetto, ma Christen va subito in copertura: lo svizzero, rimasto a ruota durante tutto l'inseguimento, scatta in faccia agli altri e si riporta in quattro e quattr'otto su Ciccone e Del Toro. Christen tira diritto e Ciccone gli salta a ruota, mentre si spegne Del Toro, sul quale sta rientrando Powless. Christen dà un paio di scossoni, ma Ciccone rimane francobollato alla sua ruota e poi attacca a sua volta, staccando lo svizzero di una trentina di metri. L'abruzzese in spinta fende la folla assiepata sugli ultimi metri di salita, scollinando e gettandosi in discesa con circa 10" di vantaggio.
Christen riesce a intravederlo in alcuni tratti, ma la discesa del ventunenne della UAE non è impeccabile e, tornati in pianura a 2km dal traguardo, l'abruzzese conserva quasi intatto il proprio vantaggio. Le numerose curve del centro di San Sebastian favoriscono Giulio Ciccone, che arriva sulla retta finale con quel tanto di gap che gli consente di esultare, godendosi il meritato successo. Seconda posizione per un battagliero Jan Christen, terzo in volata contro Benoot, Maxim Van Gils.