Wout Van Aert al GP Québec 2025 © X Team Visma | Lease a Bike
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GP Québec, Van Aert: "Il piano non ha funzionato e io non avevo le gambe"

Le dichiarazioni dei protagonisti della classica in terra canadese: Julian Alaphilippe al settimo cielo, Alberto Bettiol senza rimpianti

12.09.2025 23:56

Julian Alaphilippe è tornato a vincere dopo più di un anno dal suo ultimo successo. Lo ha fatto al GP Québec, davanti a Pavel Sivakov e ad un ottimo Alberto Bettiol, a quasi 12 mesi di distanza da quel successo al Czech Tour 2024. Il transalpino ha piazzato la zampata in una gara imprevedibile, che poteva avere ben altro esito soprattutto alla luce delle aspettative intorno a Tadej Pogacar, il vero deluso di questa prima classica canadese. Ecco, dunque, le dichiarazioni dei protagonisti.

Alaphilippe: “Ho bisogno di tempo per realizzare”

Ho bisogno di un po' di tempo per realizzare. Ho sempre sognato di vincere questa gara. La squadra ha fatto un grande lavoro all'inizio della corsa. È la mia prima vittoria dal Giro d'Italia dell'anno scorso e sono davvero felice. Ho avuto buone sensazioni tutto il giorno e ho dovuto correre in modo tattico da quando sono rimasto da solo ed isolato dal team nel gruppo davanti. Il mio DS mi ha detto di risparmiare le energie. È diventata sempre più difficile, giro dopo giro, sono contento che è andata bene”.

©Alessandro Perrone/SprintCycling
©Alessandro Perrone/SprintCycling

Bettiol: “Alaphilippe è stato super forte”

Oggi mi sentivo bene e ho scelto il momento giusto per anticipare la volata finale. Sono così orgoglioso del mio compagno di squadra Anton (Charmig, n.d.r), che ha fatto un lavoro incredibile, e anche di tutta la squadra. Sfortunatamente per noi, Julian (Alaphilippe, n.d.r.) è stato super forte oggi e la ricompensa che sto dando alla mia squadra per il lavoro fatto è il terzo posto. Dopo una primavera piuttosto triste, tra l'infortunio e l'incapacità di ottenere risultati, sono contento del podio di oggi. È un piccolo passo, ma considerando il livello dei contendenti qui, devo essere felice”.

Van Aert: “Non eravamo posizionati bene all'inizio dell'ultima salita”

Non eravamo posizionati abbastanza bene all'inizio dell'ultima salita. Non siamo riusciti a seguire i contrattacchi e l'inseguimento non si è mai veramente organizzato. Il piano era che Tiesj (Benoot, n.d.r.) e io conservassimo qualcosa per l'ultimo giro. Purtroppo non ha funzionato. Abbiamo dovuto rispondere un po' troppo presto per neutralizzare gli attacchi. Nell'ultima salita non puntavamo più alla vittoria, ma solamente ad una posizione buona. Oggi c'era sicuramente da fare di più, ma devo anche ammettere che semplicemente non avevo le gambe per vincere. Mi guardo indietro con sentimenti contrastanti”.

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Fabio Barera
Amante del ciclismo grazie alla passione che mi ha trasmesso il nonno. Aspirante giornalista a cui piace raccontare storie di sport