
Ivo vince anche per Rui! A Oliveira l'ultima del Tour of Slovenia, a Johannessen la generale
Il portoghese della UAE Emirates-XRG si è aggiudicato lo sprint ristretto di Novo Mesto, battendo Bagioli e Barcelò. Nessun problema per il norvegese, alla prima vittoria in carriera
“Non c’è successo che puoi celebrare più del successo di un fratello”, suggerisce l'attore e regista messicano Diego Luna. Beh, l'ultima tappa del Tour of Slovenia 2025 ci ha raccontato che non c'è successo maltolto che puoi vendicare più del successo maltolto di un fratello (ancor più se gemello). La sceneggiatura l'ha scritta e firmata Ivo Oliveira che, appena tre giorni dopo il declassamento del fratello Rui nella seconda tappa della corsa slovena, si è andato a prendere con rabbia e determinazione una vittoria che sa tanto di rivalsa per quanto accaduto al fratello.
Nulla ha potuto Andrea Bagioli, secondo sul traguardo di Novo Mesto, per contenere la feroce sete di giustizia del 28enne corridore portoghese della UAE Emirates-XRG, alla sesta vittoria in carriera. L'indice sul naso, a zittire chi aveva punito - a suo modo di vedere ingiustamente - il gemello Rui, dopo lo scarto del portoghese nella volatina che aveva deciso la seconda tappa, vinta da Fabio Christen. Beffardamente, la produzione della corsa a tappe slovena ha mostrato - come è possibile vedere nel post di X di seguito - una classifica generale finale comandata proprio dal corridore svizzera della Q36.5, ma questa volta di dubbi non ce ne sono stati: vittoria di tappa all'altro Oliveira e successo finale in classifica generale ad Anders Halland Johannessen, bravissimo a gestire nel migliore dei modi una frazione tutt'altro che banale, animata da numerosi attacchi sin dai primi chilometri di corsa.
Tour of Slovenia 2025 - La cronaca della quinta tappa
Tappa sprint l'ultima del Giro di Slovenia, 124 km da Litija all'ormai tradizionale arrivo di Novo Mesto. Con una classifica ancora corta, non solo per i 16" che al via seperavano la maglia gialla Anders Halland Johannessen e il più diretto inseguitore Felix Großschartner, ci si poteva aspettare bagarre sin dai primi chilometri, caratterizzati dalla doppia scalata di Vače subito dopo il via; e così, in effetti, è stato, con diversi corridori che hanno tentato di inserirsi nella prima azione di giornata.

Tanti i movimenti in gruppo nei primi chilometri, con Juan Pedro López passato per primo sul secondo gpm di Vače e Großschartner secondo al primo traguardo volante di giornata, con 2" di abbuono in dote e il distacco da Johannessen ridotto a 14". Poco dopo lo sprint, sul terzo gpm di giornata, quello di Bogenšperk, un gruppetto di cinque uomini si è affrancato dal plotone: ancora Juanpe López, 11esimo in generale a 1'40" e “accompagnato” dall'altro Lidl-Trek Sam Oomen, José Félix Parra, nono a 1'30" e scortato da Diego Uriarte, compagno di squadra in Kern Pharma, e Marton Dina, unico dei cinque presente nell'azione senza compagni di squadra.
I cinque sono riusciti a raccimolare più di 1' di vantaggio sul gruppo, in cui la Uno-X faticava un po' a tenere cucita la corsa, non avendo più di un paio di uomini a disposizione di Johannessen; frattanto, i due uomini di classifica al comando che si spartivano i secondi di abbuono in palio negli ultimi due sprint intermedi di giornata, a Trebnje e Mokronog. UAE-Emirates, Bahrain-Victorious, Caja-Rural e anche Pogi Team si sono impegnati a turno, in vece della Uno-X, nell'inseguimento del pericoloso quintetto al comando. Quintetto che, poco dopo il penultimo gpm di giornata, a Trebelno, si è trasformato in un sestetto, grazie all'azione di Andrea Piras (Solution Tech-Vini Fantini). 28 i chilometri al traguardo, con il gruppo a una cinquantina di secondi dai sei di testa e lo strappo di Trška Gora ultima asperità in programma da affrontare.
Poco prima di approcciarlo, in testa Piras si è avvantaggiato di una manciata di secondi sui compagni di attacco, con López prontissimo a saltargli sulla ruota sulle primissime rampe del terribile strappo decisivo e a superarlo nel tratto più duro. Nel gruppo della maglia gialla, è stato proprio Johannessen ad attaccare, riuscendo a scollinnare a pochi secondi da López, seguito da Parra. Nella ripida discesa di Trška Gora, si è formato un plotoncino di sei corridori all'inseguimento di López: oltre ai già citati Johannessen e Parra, presenti Felix Großschartner e Tao Geoghegan Hart, oltre al giovanissimo corridore di casa della Bahrain Jakob Omrzel, quarto in generale, e Fernando Barceló.
Sui sei, in mancanza di accordo, si sono riportati una ventina di corridori, mentre Juanpe López vedeva salire il proprio vantaggio fin quasi a 20". Per un attimo pareva fatta per lo spagnolo della Lidl-Trek, a secco di vittorie da più di un anno, ma il 27enne di Lebrija si è dovuto arrendere al ritorno del gruppo dei migliori proprio all'ingresso nell'ultimo chilometro. Geoghegan Hart si è messo a disposizione di Andrea Bagioli, seguito a ruota da Ivo Oliveira. Proprio il portoghese, poco prima dell'ultima curva ai -300 metri, ha piazzato l'accelerazione decisiva, incontenibile per tutti gli avversari. Battuti proprio Bagioli, costretto ad accontentarsi della piazza d'onore, e Fernando Barcelò, con Fabio Christen (vincitore della classifica a punti e di quella dei gpm) in quarta posizione e Ludovico Crescioli (Polti-VisitMalta) in quinta. Ottavo Lorenzo Quartucci (Solution Tech-Vini Fantini), nono Matteo Scalco (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè).
«Abbiamo vinto in due: Rui e Ivo!», la polemica dichiarazione in favore di telecamera subito dopo il traguardo del portoghese, alla terza vittoria stagionale, dopo i due successi al Giro dell'Abruzzo. Sale a 41 il conto dei successi della UAE Emirates-XRG, 12 quello della Uno-X, alla prima affermazione in stagione in una corsa a tappe. Secondo, a 14" da Johannessen, Felix Großschartner, con Tao Geoghegan Hart sul gradino più basso del podio. Primo italiano, al decimo posto, Alex Tolio, davanti all'altro VF Group Matteo Scalco.