Tadej Pogačar © Twitter UAE Team Emirates - XRG
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Ayuso, nuove ombre sul rapporto con Pogačar: "Lo vuole fuori subito"

Il giornalista Thijs Zonneveld accusa: "Pogačar vuole Ayuso fuori subito". Il peso del campione sloveno decisivo nella rottura con la UAE

La separazione tra Juan Ayuso e la UAE Emirates continua a far discutere, e dopo le dichiarazioni incendiarie del corridore spagnolo nei confronti della squadra, a gettare ulteriore benzina sul fuoco sono arrivate le parole del giornalista neerandese Thijs Zonneveld, fino all'anno scorso in forze alla BEAT Cycling Club ed oggi direttore sportivo nel team. Intervenuto nel podcast In de Waaier, l’editorialista di AD ha collegato la rottura non soltanto a tensioni interne, ma anche al peso specifico di Tadej Pogačar all’interno del team.

“La rottura era questione di tempo”

Secondo Zonneveld, la frattura tra Ayuso e la squadra era visibile da tempo:
“Lo si vedeva arrivare già da un anno o due. Non serve essere indovini per capire che questa situazione era in gestazione da troppo tempo. Si percepiva che sarebbe esplosa”.

Il commentatore ha ricordato come lo spagnolo, spesso accusato di correre per sé stesso, avesse già mostrato segni di incompatibilità con i compagni:
"Si è spesso reso un po’ impossibile nella squadra, correndo per sé anche quando gli veniva chiesto di fare altrimenti. Lo abbiamo visto al Tour dell’anno scorso, con la tappa del Galibier: Almeida ne era completamente stufo. Faceva le cose a metà e poi finiva secondo dietro Pogačar".

Proprio il rapporto con lo sloveno sarebbe stato decisivo. Zonneveld non ha usato mezzi termini:
Pogačar e Ayuso non sono per niente in buoni rapporti. Pogačar vuole che Ayuso vada via immediatamente. Lui è il grande e unico leader del team, mentre ad Ayuso erano state promesse le grandi corse a tappe senza Pogačar. E questo a Pogačar dava già fastidio, che il calendario di Ayuso dovesse essere preso in considerazione”.

“Vuole solo vincere e non si cura di nessun altro”

Per il giornalista, anche la personalità del giovane spagnolo ha pesato:
Ayuso è uno che vuole solo vincere e non si cura di nessun altro. È completamente incoerente. Lo si è visto quest’anno al Giro: vince una tappa, poi crolla, corre con un’aria cupa senza aiutare nessuno e alla fine si ritira senza aver dato un metro di vantaggio a Del Toro. Questo ti rende antipatico nella squadra in poco tempo”.

Isaac Del Toro sul podio con Juan Ayuso: doppietta UAE al Circuito de Getxo ©UAE Emirates-XRG
Isaac Del Toro sul podio con Juan Ayuso: doppietta UAE al Circuito de Getxo ©UAE Emirates-XRG

Non sorprende quindi che la decisione fosse già presa da settimane:
“Prima della Vuelta era già stato deciso che si sarebbero separati. Pogačar aveva già detto al Tour che non avrebbe fatto la Vuelta, e allora hanno messo dentro Ayuso. Non è mai andata bene. Ha affrontato il ruolo da riserva molto male. Pensava fin dall’inizio: me ne andrò, vediamo se posso fare classifica generale, altrimenti mi prendo una tappa. Ma di certo non guiderò la corsa per qualcun altro”.

Infine, Zonneveld ha sottolineato il peso politico del campione del mondo sloveno all’interno della UAE:
“È la squadra di Pogačar. Credo abbia il diritto esclusivo su queste cose. Se è contro qualcuno, automaticamente lo sono tutti gli altri. Penso che tutti in quella squadra pensino: se vado contro Pogačar, mi scavo la fossa. Compresi Gianetti e Matxin”.

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