Mirco Maestri sprinta per la seconda posizione nella diciottesima tappa del Giro d'Italia 2025 © Team Polti VisitMalta / SprintCycling via X
Giro d'Italia

Giro d'Italia, Maestri: "Volevo arrivare allo sprint, ma da solo è stato difficile"

Le dichiarazioni dei protagonisti dopo l'arrivo di Cesano Maderno: vittoria emozionante per Denz che dà morale alla squadra in vista delle prossime tappe

29.05.2025 18:13

Nico Denz (RedBull-BORA-hansgrohe) conquista la sua terza vittoria al Giro d'Italia: dopo le due vittorie messe a segno nell'edizione 2023, il gregario e finisseur tedesco si è imposto sul traguardo di Cesano Maderno. Il suo attacco, arrivato ai -17km dal traguardo, ha sorpreso i dieci uomini che con lui si erano avvantaggiati dalla numerosa fuga di giornata: il gruppetto inseguitore è stato poi regolato da Mirco Maestri (Team Polti-VisitMalta) ed Edward Plankaert (Alpecin Deceuninck). 

Nico Denz: “Tra Mortirolo e Finestre c'era solo questa tappa per provarci”

"Questa è probabilmente la vittoria più emozionante per me, arrivata dopo aver perso prima Jai e poi Primož. Come squadra avevamo il grande obiettivo di vincere il Giro d'Italia con Primož Roglič. Siamo stati in altura per due mesi, con questo siamo via da casa da tre. Non ho potuto vedere mia moglie, i miei figli. Se perdi un leader come Primož, perdi anche un sogno e sembra che tutto il duro lavoro sia stato inutile. Fortunatamente abbiamo voltato pagina e ci siamo motivati, anche con il fantastico lavoro che sta facendo Giulio Pellizzari. Vincere oggi per me, nel giorno della festa del papà [che in Germania si festeggia nel giorno dell'Ascensione, ndr] è veramente speciale.

Quando Primož ha lasciato il Giro ho consultato il Garibaldi: tra il Mortirolo e il Colle delle Finestre c'era solo una tappa che si adattasse alle mie caratteristiche. Avevo un piano e la libertà di provare a vincere: sono entrato nella fuga e poi ho seguito l'istinto. Nel finale il gruppo non stava veramente collaborando quindi ho pensato di doverci provare. Ho aperto un piccolo gap e sono andato all in".

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3° successo in carriera al Giro d'Italia per Nico Denz, vittorioso sul traguardo di Cesano Maderno © Sito ufficiale Giro d'Italia

Mathias Vacek: “Credevamo nelle possibilità di Hoole”

"C'è stato troppo controllo, oggi, e alcuni sono riusciti ad avvantaggiarsi anche se non erano i più forti. Va sempre così: ci siamo guardati e il gruppetto è andato subito a 1', quasi 2'. Credevamo nelle possibilità di Daan Hoole, che avrebbe potuto anticipare: non è andata come pensavamo, ma abbiamo comunque fatto un ottimo lavoro come squadra. La prossima volta andrà meglio. 

Molti stavano guardando me, Wout o Mads e magari Kaden: se avessi provato a evadere probabilmente tutti mi avrebbero seguito. Ero a ruota di Wout e ho provato a seguirlo perché pensavo che avrebbe attaccato e saremmo potuti andare via insieme, ma molti altri erano comunque sulla nostra ruota, quindi alla fine è andata via una fuga completamente diversa da quella che ci aspettavamo". 

Mirco Maestri: “Ci riproveremo”

Non c'è stata tanta collaborazione: sentivo che stavo bene e dovevo arrivare allo sprint, però da solo era difficile. Sapevo che Denz e De Bondt erano pericolosi. [Denz] ha fatto il buco su una serie di curve e purtroppo… O rischiavo di chiudere e perdere lo spunto per lo sprint finale o dovevo rischiare che mi dessero una mano, ma… Ho dovuto far da solo e si è arrivati allo sprint. Sono felice, ma un po' amareggiato perché quando ci vai così vicino, dispiace. Per far meglio saremmo dovuti arrivare tutti insieme. Ci riproveremo: non so quando, perché arrivano due tappe di montagna dure. Forse Roma, adesso vediamo come sto”.

Wout van Aert: “Aiutare Kooij era il nostro piano A”

È stata una giornata dura: eravamo in una fuga molto numerosa con tanti gregari e uomini veloci. Sapevo che il finale sarebbe stato complicato perché io, Mads e Kaden ci saremmo marcati a vicenda. Poi quando tutti si sono ritrovati con un compagno nel gruppo davanti abbiamo voluto lasciare loro l'opportunità di correre per vincere. Il nostro piano A era controllare per Olav Kooij, ma già 2-3km dentro la corsa ci siamo accorti di essere l'unica squadra con quest'idea: è stato impossibile. Abbiamo provato a vincere dalla fuga: ero io il capitano. È stato fondamentale avere Dylan van Baarle con me, per aiutarci a vicenda. Sono comunque felice che abbia avuto la possibilità di provare a vincere, ma sfortunatamente c'era qualcuno di più forte”. 

Larry Warbasse: “Ho fatto un casino nel finale”

Ho fatto un casino nel finale (ride). Non sono certo il miglior sprinter del mondo e probabilmente avrei dovuto attaccare. Sono stato in fuga con Nico un paio di volte: ha fatto un ottimo lavoro, stando davanti in un tratto tecnico e spingendo. Chiunque fosse sulla sua ruota ha mollato e non l'abbiamo più visto. Penso che abbiamo temporeggiato un po' troppo, io stesso l'ho fatto: ma è così che accade. Sono comunque felice di aver almeno ottenuto una top10 al Giro: vorremo sempre raggiungere il miglior risultato possibile! Non sono venuto qui per fare dei risultati: mi sarebbe piaciuto vincere una tappa. Non ho avuto il più facile dei giri, ritrovarsi in top10 è bello: vedremo per il futuro”.

Gianna Moscon: “Abbiamo fiducia in Giulio Pellizzari”

"Questa vittoria significa molto per la squadra: è stato un Giro difficile fin ora, Primož non si sentiva bene ed è caduto più volte. La vittoria fa bene al morale, ma anche Giulio Pellizzari ci sta dando molta motivazione nelle ultime tappe di montagna. Ha dimostrato di essere uno dei migliori scalatori della tappa fin ora. È bello aver vinto e forse potremo vincere ancora nei prossimi giorni. Il piano di oggi era avere Nico in fuga per provare a vincere al tappa. Non so come abbia fatto, ma è successo: è stata una sorpresa per noi, ma siamo felicissimi. 

Abbiamo molta fiducia in Pellizzari: è forte e sta volando in questa terza settimana, quindi dobbiamo credere in lui". 

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