Debutto al Tour de France per João Almeida nel 2024 ©Giro d'Italia
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La UAE per il 2024: Ardenne e Svizzera per Almeida, Strade Bianche e Tirreno per Ayuso

Inizio in casa per il portoghese e lo spagnolo, che nel 2024 debutteranno al Tour de France. Niente Tour Down Under per Jay Vine, che sarà al Giro con Pogačar e alla Vuelta

19.12.2023 12:39

Dopo l'annuncio a sorpresa della sua partecipazione al prossimo Giro d'Italia, Tadej Pogačar si è preso nettamente il centro della scena al media day della UAE Emirates, tenutosi ieri nel ritiro valenciano della formazione emiratina. Il fenomeno sloveno sarà anche al via del Tour de France con l'ambizione di tentare la doppietta, e per farlo sarà accompagnato dalla miglior squadra di scalatori possibile, che comprenderà anche i debuttanti Juan Ayuso e João Almeida. Lo spagnolo e il portoghese, dopo i podi conquistati negli scorsi anni rispettivamente alla Vuelta e al Giro, sono pronti a fare il loro esordio anche alla Grande Boucle nel 2024.

Tante prime volte per Almeida

A margine della conferenza stampa di ieri, in cui è stata annunciata anche la selezione per il Giro d'Italia, il quotidiano portoghese Record ha raccolto maggiori dettagli sul calendario della prima parte di stagione di Almeida. Per la prima volta nella sua carriera da pro, il portoghese non parteciperà alla Corsa Rosa, come già aveva fatto intendere nelle scorse settimane. 

Sarà invece per la prima volta al via della Parigi-Nizza, dopo aver debuttato a febbraio nelle corse di casa, la Figueira Champions Classic (10 febbraio) e la Volta ao Algarve (14-18 febbraio). Dopo la Volta a Catalunya, sarà poi presente in tutte le classiche delle Ardenne, mentre in preparazione al Tour de France farà il suo esordio anche al Tour de Suisse. Almeida dovrebbe anche rappresentare il Portogallo nella corsa olimpica di Parigi, ma il suo programma per la seconda parte di stagione non è ancora definito.

Niente Vuelta per Ayuso?

Almeida avrà probabilmente intenzione di essere presente anche alla Vuelta a España con partenza da Lisbona, mentre con ogni probabilità non sarà presente Juan Ayuso. Secondo il portale spagnolo Ciclo21, il talento spagnolo non sembra intenzionato a correre un secondo Grand Tour, e si concentrerà quasi interamente sul debutto al Tour de France. Ayuso inizierà la stagione con Clasica Jaén (12 febbraio) e Vuelta Andalucía (14-18 febbraio), prima di spostarsi in Italia per Strade Bianche e Tirreno-Adriatico. 

Al momento non si conoscono i suoi programmi per la primavera e per l'avvicinamento al Tour, mentre per il finale di stagione ha manifestato l'intenzione di essere sia ai Giochi Olimpici che ai Mondiali di Zurigo. In vista della rassegna iridata, Ayuso opterà però per le classiche canadesi (Québec il 13 settembre, Montreal il 15), e difficilmente dunque sarà presente per la terza volta di fila alla Vuelta (ultima tappa l'8 settembre), dopo il terzo posto del 2022 e il quarto dello scorso anno. 

Niente Vuelta nel 2024 per Juan Ayuso? ©La Vuelta

Vine, niente Down Under

A differenza di Ayuso e Almeida, Jay Vine sarà invece al fianco di Pogačar nella sua rincorsa alla maglia rosa, nel ruolo di principale aiutante per le tappe di montagna insieme a Rafał Majka. L'australiano sarà quindi nuovamente presente al via sia del Giro d'Italia che alla Vuelta a España, ma con un approccio diverso rispetto al 2023, dove era stato anche condizionato da problemi fisici. In un'intervista a Cyclingnews, Vine ha anche confermato che non difenderà il proprio titolo al Tour Down Under e ai campionati nazionali a cronometro, proprio per poter prolungare la propria stagione fino a settembre senza intaccare la preparazione, non potendo essere al 100% già a gennaio.

Oltre a Vine e allo stesso Almeida, anche Pavel Sivakov e Adam Yates, entrambi nella selezione per il Tour, hanno parlato a GCN della possibilità di essere anche alla Vuelta. A loro vanno aggiunti anche corridori di spessore rimasti fuori dal roster per i primi due GT stagionali, come Marc Hirschi o Brandon McNulty, per delineare una situazione in cui è molto difficile accontentare tutti i potenziali leader in casa UAE.

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