Shari Bossuyt, risultata positiva al letrozolo © Mvh
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Doping, Shari Bossuyt positiva al letrozolo

La positività alla sostanza è emersa al termine di un controllo risalente allo scorso marzo. La Canyon//SRAM ha deciso di sospendere temporaneamente l'atleta in attesa di un riscontro dalla AFLD

04.06.2023 11:57

Una positività al letrozolo ferma Shari Bossuyt. L'atleta belga è risultata positiva alla sostanza in seguito a un controllo condotto dalla AFLD, l'agenzia francese della lotta al doping, dopo la vittoria nella terza tappa del Tour de Normandie Féminin. Immediata la sospensione da parte della Canyon//SRAM, la sua formazione, che nella mattinata di oggi ha rilasciato un comunicato.

“Siamo al corrente del controllo antidoping effettuato su Shari Bossuyt il 19 marzo al termine della terza tappa del Tour de Normandie Féminin. Come precisato dall'atleta e il suo manager, il controllo del campione A - poi confermato dal campione B - ha rivelato la presenza di un metabolite del letrozolo, sostanza proibita dalla WADA. Canyon//SRAM Racing ha delle politiche di tolleranza zero verso l'uso di qualsiasi sostanza dopante in accordo con le regole della WADA, e questa politica fa parte dell'accordo tra la squadra e le atlete sotto contratto. Abbiamo pertanto deciso di sospendere temporaneamente Shari (Bossuyt, ndr) in attesa di un verdetto definitivo della AFLD.”

Non sono mancate parole di supporto da parte di Toon Aerts, peraltro supportato dallo stesso manager di Bossuyt. Nel gennaio 2022 anche il crossista belga era risultato positivo al letrozolo e al momento si trova senza squadra e con una proposta di squalifica di due anni da parte dell'UCI, nonostante la negatività alle controanalisi. “Posso immaginare cosa sta passando Shari (Bossuyt, ndr) in questo momento, e spero che trovi presto qualcosa a cui aggrapparsi nella sua vita senza avere la mia stessa sorte”, ha scritto Aerts in un lungo messaggio pubblicato su Twitter. “Shari non è la prima e non sarà nemmeno l'ultima a vedere la propria carriera scivolare tra le dita, mentre proprio come me ha cercato di lavorare nel modo più professionale possibile. Spero che le autorità di dovere affrontino il problema e raccolgano maggiori informazioni su quanto sta accadendo”.

Bossuyt e il suo entourage terranno una conferenza stampa domani mattina. Se l'UCI dovesse squalificare l'atleta per due anni, in linea con la decisione presa nei confronti di Aerts, il Belgio perderebbe un'importante pedina per le prove su pista ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

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