Arianna Fidanza sul podio degli Europei Derny con Christian Dagnoni a Erfurt 2025 ©UEC
Pista

Arianna Fidanza torna in pista dopo 8 anni ed è bronzo agli Europei Derny. Boscaro è quarto

Arianna Fidanza torna in pista dopo otto anni e un recente infortunio conquistando il bronzo; Davide Boscaro chiude quarto agli Europei Derny di Erfurt

Agli Europei Derny e Stayer 2025, disputati sabato 6 settembre al velodromo Andreasried di Erfurt (Germania), l’Italia è tornata sul podio grazie ad Arianna Fidanza, mentre Davide Boscaro si è fermato ai piedi delle medaglie.

La 30enne bergamasca, scortata in moto da Christian Dagnoni, ha conquistato una sorprendente medaglia di bronzo nella prova femminile. Davanti a lei soltanto le tedesche Lena Charlotte Reißner, oro con Marcel Möbus, e Messane Bräutigam, argento con Peter Bäuerlein. Fidanza ha completato la gara (30 km di lunghezza per le donne) a 11 secondi dalla vincitrice, riuscendo a controllare il ritorno delle inseguitrici e difendendo con decisione il terzo gradino del podio.

Arianna Fidanza durante gli Europei Derny di Erfurt 2025 ©UEC
Arianna Fidanza durante gli Europei Derny di Erfurt 2025 ©UEC

Nove giorni prima l'infortunio alla spalla

Un risultato che ha sorpreso anche gli addetti ai lavori, perché Fidanza non correva su pista da ben otto anni e il suo ritorno avveniva in condizioni tutt’altro che ideali. Solo una settimana prima, infatti, era stata protagonista di una caduta al Kreiz Breizh Elites Féminin, mentre era in fuga (l'azzurra corre su strada per la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi): da quell’episodio era uscita con una separazione articolare acromioclavicolare di primo grado, un infortunio che sembrava metterla fuori causa.

Boscaro quarto tra gli uomini, Salvadeo nono nella prova Stayer

Nella prova maschile, anche Davide Boscaro, venticinquenne in forze all'Arvedi Cycling, ha dimostrato di essere competitivo, chiudendo al quarto posto, sempre in coppia con Christian Dagnoni, pilota di derny oltre che vice-presidente del Comitato Regionale F.C.I Lombardia. Per gran parte della gara (40 km per gli uomini) l’azzurro è rimasto agganciato al ritmo imposto dai migliori, ma nel finale non è riuscito a contrastare lo spunto del ceco Adam Krenek, che ha conquistato l’argento, e del polacco Filip Prokopyszyn, bronzo. La vittoria, con margine netto, è andata al tedesco Moritz Augenstein dietro al pilota Christian Ertel.

La prova Stayer

Il programma di Erfurt prevedeva anche la prova Stayer, dominata dall’ungherese Viktor Filutas con Peter Bäuerlein.
Lo stayer è una disciplina storica del ciclismo su pista, in cui l’atleta corre dietro a una moto speciale su distanze molto lunghe, sfruttando la scia del pilota per mantenere velocità molto elevate.

In questa specialità l’Italia si è difesa con Alessio Luca Salvadeo, anch’egli in coppia con Christian Dagnoni, che ha concluso al nono posto.

La trasferta tedesca ha avuto anche un valore simbolico per il movimento azzurro: sugli spalti era presente il presidente federale Cordiano Dagnoni, che con questa disciplina ha un legame diretto, avendola praticata da corridore e portata al successo da tecnico, con tre titoli europei da allenatore.

Vuelta, Vingegaard: "La gente protesta per un motivo, è orribile quello che sta succedendo"
Vuelta a España 2025, 16a tappa: una tappa per far confusione