
Gianetti parla del successo di Pogačar: "Ha sempre nuovi stimoli e nuove motivazioni"
Il general manager della UAE Emirates-XRG ha parlato del talento sloveno, dell'addio di Juan Ayuso e degli obiettivi della squadra nel 2026
Mauro Gianetti ha parlato nel corso del recente Media Day del team UAE, che si è tenuto a Benidorm, in Spagna. Il manager ha fatto diverse dichiarazioni interessanti, sulla voglia che Tadej Pogačar ha di migliorarsi e continuare a vincere.
Non solo: il dirigente ha parlato anche dello spagnolo Ayuso, che si è trasferito di recente alla Lidl-Trek, e di ciò che la squadra vuole fare in vista della prossima stagione.
Gianetti e l'elogio a Pogačar: “Ha sempre nuovi stimoli per vincere”
Ovviamente, il manager italiano ha avuto parole al miele per il campione del mondo sloveno. Parlando del leader della squadra e della fantastica evoluzione che ha avuto negli anni, Gianetti ha dichiarato: “Nel 2023 è arrivato al Tour senza la condizione che avrebbe dovuto avere, a causa della caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi. Non puoi battere Vingegaard se non sei al cento per cento e, infatti, ha perso. Tuttavia, ha capito che era arrivato il momento di cambiare qualcosa, non perché stava sbagliando dal momento che ha vinto due Tour in giovane età, ma perché non puoi fare la stessa cosa per tutta la vita”.

Secondo Gianetti, questo switch a livello psicologico è stata la chiave del successo incredibile dello sloveno che, dopo la summenzionata sconfitta al Tour, è diventato inarrestabile: “Cambiare completamente ti permette di trovare nuove motivazioni e di creare nuovi stimoli, soprattutto dal punto di vista mentale. Tadej fa proprio questo. Non a caso, quello che ha fatto nel 2024 non è stato ripetuto nello stesso modo nel 2025. Bisogna continuare a evolversi e a cambiare un po’, per non diventare ripetitivi. Pogačar lo sa bene”. Non a caso, la prima parte del calendario 2026 di Pogačar è stata già definita e sembra che il nativo di Komenda punterà a vincere la sua prima Parigi-Roubaix.
Le parole su Ayuso e sugli obiettivi per il 2026
Nel corso del suo intervento, il dirigente ha anche parlato dell'addio di Ayuso alla squadra. Comunque, le sue parole sono state positive, evitando rancore o espressioni taglienti: “Insieme a Juan abbiamo vissuto tante belle esperienze, fin da quando era un corridore nella categoria juniores. È un ciclista straordinario, ha molta classe. Sono felice che abbia trovato il suo spazio, così da esprimere al meglio tutto il suo talento. Gli auguro il meglio perché se lo merita”. Insomma, nessun “dente avvelenato” nei confronti dell'iberico che, nel frattempo, è stato scelto dalla sua nuova squadra per correre al Tour de France insieme a Pedersen.
Infine, Gianetti ha rivelato gli obiettivi del team per la prossima stagione: “Sarà difficile fare meglio del 2025, visto che lo scorso anno abbiamo ottenuto 97 vittorie, ma penso sia sempre possibile migliorare. Non si tratta solo di una questione di numeri e statistiche, ma anche di immagine: vogliamo sempre essere vincenti. Inoltre, uno dei nostri obiettivi è quello di motivare le persone a usare la bicicletta. Il ciclismo significa benessere ed è un'alternativa contro l'inquinamento. Vedere più persone usare la bicicletta, perché sono state ispirate dal nostro team, per noi è già una grande vittoria”.
