Tutta la gioia del mondo concentrata nello sguardo e nel sorriso di Bruno Armirail nel momento in cui vede di aver conquistato la maglia rosa © Giro d'Italia
Giro d'Italia

Alberto Bettiol fregato dal computerino, Derek Gee impreca

Nico Denz e Bruno Armirail sognano a occhi aperti, Stefano Oldani svela il piano con Davide Ballerini per mettere nel sacco Toms Skujins. Matteo Tosatto, ds INEOS: "Va bene rispettare la maglia rosa, ma devo pensare ai ragazzi"

20.05.2023 20:41

Alcune dichiarazioni dei protagonisti della 14esima tappa del Giro d'Italia 2023, la Sierre-Cassano Magnago vinta da Nico Denz e al termine della quale la maglia rosa è passata dalle spalle di Geraint Thomas a quelle di Bruno Armirail.

Nico Denz, vincitore della 14esima tappa del Giro d'Italia 2023: “Due vittorie in tre giorni, è più di un sogno!”

Chiunque dei fuggitivi poteva potenzialmente vincere e la corsa è diventata tattica. Siamo andati fortissimo negli ultimi 10 km per recuperare i 4 che erano davanti, io sono andato dritto per la mia strada e ho pensato ‘se non vinco pazienza’; in volata ho saltato Bettiol e ho vinto e sono di nuovo qui; ho esultato forse con un attimo di anticipo dato che Gee era in rimonta, ma in realtà a quel punto sapevo di avere la vittoria in mano. Ero già soddisfatto con il successo dell'altro giorno, è più di un sogno onestamente, non ho ancora perfettamente realizzato quanto sto facendo. Già con la vittoria della prima tappa un po' di pressione se n'era andata all'interno della squadra, ora che abbiamo già due vittorie in tre giorni per noi è pazzesco, abbiamo già fatto un ottimo Giro. E Lennard Kämna sta molto bene, credo in lui, che possa fare qualcosa di importante nelle prossime tappe".

Derek Gee: “Damn it!”

Solo lacrime per il canadese della Israel-Premier Tech dopo il terzo secondo posto in questo Giro d'Italia. Se nella prima occasione, a Fossombrone, il 25enne di Ottawa disse “è come una vittoria”, e nella seconda a Viareggio fu comunque soddisfatto di essersi confermato ad alti livelli, oggi Derek non ha proprio potuto nascondere tutto il disappunto subito dopo la fine della tappa, limitando le proprie parole a un'imprecazione: “Maledizione!”. Tra l'altro anche ieri Gee era in fuga, ma a Crans Montana non ha disputato la volata per il successo e si è dovuto “accontentare” del quarto posto.

Bruno Armirail: “Se me l'avessero detto stamattina non ci avrei creduto”

Il mio piano era andare in fuga per provare a vincere la tappa, però in realtà non ero in una gran giornata; riguardo alla maglia rosa, per me è una sorpresa grandissima, finché eravamo a 13-14' di vantaggio pensavo che non l'avrebbero mollata, quando però ho visto lievitare il margine oltre i 15 minuti non potevo crederci. Fino agli ultimi 5 km comunque non ho pensato al discorso maglia rosa perché ero ancora concentrato sulla possibilità di vincere la tappa, ma poi ho cominciato a pensare che ce l'avrei potuta fare. E quando ho visto sui monitor che ero ufficialmente primo in classifica mi sono ritrovato in un sogno. È davvero incredibile, devo ancora realizzare bene quello che è successo, se stamattina mi avessero detto che avrei conquistato la maglia rosa, con 18' di ritardo, non ci avrei mai creduto. Ora in vista di domani dovrò recuperare, fin dall'inizio del Giro le condizioni sono davvero difficili, in discesa oggi faceva freddissimo, ero congelato; devo riposare bene e vedremo poi come difendere questa maglia, però già poterla avere per un giorno intero è una cosa bellissima!”.

Alberto Bettiol: “Ho sbagliato la volata perché mi ha ingannato il computerino”

Il Giro d'Italia è così, è molto difficile vincere le tappe perché comunque ovviamente conta anche un po' la fortuna; oggi mi si era messa bene... cioè all'inizio male, poi bene perché abbiamo trovato negli ultimi dieci chilometri una buona collaborazione, e niente, ho sbagliato la volata, mi dispiace perché oggi era forse una delle ultime occasioni per me in questo Giro d'Italia; oggi era perfetta, anche l'arrivo, sono dispiaciuto però al tempo stesso anche felice perché sento che le gambe stanno migliorando. La volata l'ho presa troppo lunga ai 300 metri, purtroppo ho guardato il mio computerino, diceva 200 metri ma in realtà ne mancavano 300, quando ho visto il cartello ho provato a rallentare però ormai da dietro Nico è arrivato forte; se l'è meritata, comunque è un bravo ragazzo. Peccato perché oggi forse avevo le stesse gambe di chi ha vinto, e quando si hanno queste gambe bisogna vincere. Non era facile rimanere lucidi dopo 200 km in cui è successo di tutto, oggi è stata penso la giornata più fredda della mia vita, mi auguro che nessuno di quelli che scrivono tanto di noi trovi quello che abbiamo trovato noi in cima al Sempione; e basta, non dico altro”.

Davide Ballerini: “Io ho dato il massimo, ha vinto il più forte”

"Non è stato facile, poco ma sicuro; gli ultimi giorni sono stati giorni difficili per me, abbiam tentato di fare il possibile fino alla fine, mi dispiace ma ho dato il massimo, questo è poco ma sicuro. Abbiamo avuto dei giorni complicati in squadra ma stiamo dimostrando di aver le gambe, che ci siamo e continueremo a provarci fino alla fine. Abbiamo dato tutto, son rientrati alla fine, che dire, ha vinto il più forte".

Stefano Oldani: “Io e Ballerini ci eravamo accordati per mettere Skujins nel sacco”

"Ci abbiamo provato e abbiamo dato il massimo, sia io che il Ballero, sapevamo che sarebbe stato difficile azzeccare i tempi essendo in tanti in fuga, io tra l'altro ero da solo quindi ero svantaggiato rispetto alle squadre con tre elementi; abbiam fatto una bella mossa, abbiam collaborato bene, peccato sia sfumato tutto sul finale. Avevo parlato col Ballero, siamo davvero molto amici io e lui, gli avevo detto 'Balle, io anticipo, tu non seguirmi e lo mettiamo nel sacco', di sicuro non ci facevamo fregare se fossimo arrivati in tre, infatti io ho provato a anticipare, lui ha aspettato, è rimasto sulle ruote, poi però sono arrivati da dietro molto forte".

Matteo Tosatto, direttore sportivo INEOS Grenadiers: “Ok rispettare la maglia rosa, ma siamo solo in sei e devo salvaguardare i ragazzi”

"Tappa molto insidiosa per la prima parte, soprattutto per il meteo, con freddo e pioggia in cima al Sempione. La fuga era perfetta per noi perché il migliore in classifica aveva 18'37" di ritardo; abbiamo rispetto per la maglia rosa, però guardando avanti dovevo salvaguardare i miei ragazzi, tantopiù che siamo in 6: fossimo in 8 sarebbe diverso, avrei potuto mettere un uomo a fare un buon ritmo in salita. Domani sarà una classica, verrà fuori una bellissima tappa, speriamo nel meteo, comunque secondo me tutti i giochi per la classifica si rinviano all'ultima settimana".

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