Primoz Roglic si impone a Lo Port. Battuto Remco Evenepoel
Professionisti

Roglic è il Primoz della classe! Dura lezione per Evenepoel

Doveva essere il giorno del sorpasso di Remco, e invece lo sloveno, sull’arrivo di Lo Port, ha mandato in tilt il giovane rivale. In difficoltà anche Ciccone.

24.03.2023 18:20

Altra giornata di gloria per la Jumbo-Visma, che bissa il successo di Van Aert a Harelbeke in Catalogna, grazie a Primoz Roglic. Nell’ultimo arrivo in salità della Volta, lo sloveno ha impartito una dura lezione a Remco Evenepoel, che ha provato in tutti i modi a togliersi dalla ruota il rivale per la vittoria finale, ma che alla fine è stato costretto ad arrendersi, arrivando completamente svuotato di energie sulla linea d’arrivo. Sei, alla fine, i secondi di distacco, maturati in appena 50 metri di salita; e mentre Roglic tagliava il traguardo senza esultare, stoppando il computerino come è ormai solito, Remco doveva sputare l’anima per portare la bici al traguardo, letteralmente finito dopo essersi prodotto in almeno un paio di accelerazioni che avrebbero steso chiunque. Chiunque, ma non Roglic, che mette così 10” tra se e il campione del mondo, a due tappe dalla conclusione della corsa.

La tappa

I primi chilometri dei 177 in programma sono vissuti sui tentativi per entrare nella fuga di giornata. Tra i primi a riuscirci Guillaume Martin, all’attacco per conquistare i punti dei gpm di Alt de Bot e di Coll de Som, rialzandosi subito dopo quest’ultimo, per risparmiare energie. Un’azione esclusivamente in ottica classifica gpm, riuscita solo a metà a causa della vittoria di Roglic, primo in tutte le classifiche (eccetto quella riservata ai giovani, ovviamente). A muovere le acque per primo era stato Grmay Tsgabu, che si era portato dietro, tra gli altri, Ethan Hayter, Julen Amezqueta, Ibai Azurmendi e un trio Kern Pharma composto da Hector Carretero, Pablo Castrillo e José Felix Parra. Vantaggio massimo di tre minuti, a significare zero possibilità di vittoria.

Era la Soudal-QuickStep a tenere in mano le redini della corsa, intenzionata com’era a mettere il proprio capitano nelle condizioni di vincere la tappa e balzare al comando della corsa. Coadiuvata in parte dalla Bora-Hansgrohe, la formazione belga ha iniziato l’ascesa finale a Lo Port a buon ritmo, andando a riprendere uno a uno i fuggitivi della prima ora. L’ultimo ad arrendersi è stato proprio Grmay, che della fuga di giornata era stato il promotore. Dopo il lavoro di Van Wilder, la corsa si è accesa, proprio come due giorni fa a La Molina, a 4600 metri dal traguardo. A incendiarla, manco a dirlo, Evenepoel, tallonato da Roglic e da un pimpante Soler. Il catalano ha pure cercato di contrattaccare, ma ha poi saggiamente deciso di seguire il passo dei due più quotati rivali.

Alle loro spalle, Mikel Landa era costretto quasi subito ad alzare bandiera bianca, dopo aver provato senza successo a seguire l’attacco di Remco. Ancora più in difficoltà Giulio Ciccone, evidentemente stanco dopo le fatiche dei giorni scorsi; già nelle ultime posizioni del gruppo dei migliori prima dell’accelerazione di Evenepoel, lo scalatore abruzzese si è staccato immediatamente, arrivando poi undicesimo al traguardo, a quasi un minuto e mezzo da Roglic. Un rovescio inaspettato dopo le belle prestazioni dei giorni scorsi, che porta il corridore della Trek-Segafredo al settimo posto della generale.

Il terzo gradino del podio – di tappa e in generale – se l’è preso il solito Joao “Diesel” Almeida. Alla faccia di tutte le limitazioni per i mezzi a gasolio, il portoghese ha perso quasi subito le ruote dei migliori, per poi alzare progressivamente il ritmo e rientrare sul terzetto di testa, provando addirittura un paio di sgasate, dopo che Soler aveva tenuto alta la velocità per permettergli di guadagnare il più possibile sugli inseguitori. Chissà che il lavoro per chiudere su Almeida non abbia contribuito a mandare fuorigiri Evenepoel, fatto sta che il campione del mondo, questa volta, non è mai riuscito a mettere in difficoltà Roglic. Sornione, lo sloveno è uscito in non più di un paio di occasioni dalla ruota di quello che sarà il suo principale rivale anche al Giro, prima della decisa e decisiva accelerazione finale. Sono 71 le vittorie di Roglic in carriera, di cui già sei nella stagione in corso.

Evenepoel ha fatto il possibile, forse anche di più, per ripetere il trionfo di due giorni fa, ma questa volta Roglic non si è fatto sorprendere, rendendosi protagonista di quella che, a oggi, è da considerarsi la sua miglior prestazione stagionale in un arrivo in salita. Il capitano della Jumbo-Visma comanda ora in classifica generale con 10” di vantaggio su Evenepoel e più di un minuto su tutti gli altri, a partire da Almeida, terzo a 1’02” e con 48” di vantaggio sulla coppia Landa-Soler, rispettivamente quarto e quinto. Sesto e settimo, come detto, Woods e Ciccone, separati da appena tre secondi e a quasi due minuti da Roglic; completano la top ten la coppia Bora-Hansgrohe Hindley-Uijtdebroeks e Rigoberto Uran.

Results powered by FirstCycling.com

Criterium du Dauphiné 2023 - Analisi del percorso
Domani la Roue Tourangelle, la semiclassica francese che s'ispira alle Ardenne