Donne Élite

Marianne è sempre Marianne, il Giro è casa sua

02.07.2022 15:40

Vos si "vendica" a Olbia battendo Charlotte Kool ed Elisa Balsamo, sempre in maglia rosa. Per la Regina 31esima vittoria di tappa nella corsa rosa. Anche oggi tanta Italia: anche Barbieri, Bertizzolo, Zanardi e Consonni nelle 10


31 vittorie di tappa, in corso la decima edizione in carriera (due volte non l'ha portato a termine), vincitrice assoluta nel 2011, 2012 e 2014, chi c'è in gruppo con più titoli di Marianne Vos per sentirsi a casa propria nel Giro d'Italia Femminile? Battuta ieri, riscattosa come nessuna oggi, la Regina del ciclismo, colei che ha vinto più di tutte (229 successi su strada), meglio di tutte (dobbiamo elencare i titoli?), in maniera più globale di tutte (e il cross? E la pista?), oggi si è ripresa quel primo gradino del podio che pare appartenerle per ragioni naturali. Una umile introduzione a un articolo di cronaca non basta certo a contenere l'immensità di Marianne Vos, ma la cosa bella da dire ancora è che a 35 anni la fantastica atleta di 's-Hertogenbosch non ha ancora smarrito la rabbia agonistica, la voglia di vincere, la capacità di far valere la propria legge. Nessuno come lei, e questa frase - generalmente un po' abusata - nel suo caso non è un'iperbole.

Alla fine dell'ultima delle tre tappe sarde del Giro d'Italia Femminile 2022, la Cala Gonone (Dorgali)-Olbia di 113.4 km, è stata Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) a rosicare un po', sconfitta quando ormai aveva talmente la bocca abituata al successo che forse non ci pensava più che potesse accadere. Di perdere, intendiamo, al termine di una volata tirata come quella di ieri e con indosso pure la maglia rosa; anzi, ripensandoci è forse proprio questo il rammarico maggiore per la cuneese: una foto a braccia alzate in maglia rosa le sarebbe piaciuta (e servita) proprio oggi, nel timore di non avere altre occasioni buone per questo Giro (può perdere la maglia nella prossima tappa). E invece ha chiuso al terzo posto, preceduta anche da Charlotte Kool (DSM) che si sta dimostrando una discreta vice-Wiebes.

La tappa, piuttosto semplice altimetricamente, aveva visto un primo tentativo (dal km 12 al 40) di Victoire Berteau (Cofidis), poi l'azione buona è stata innescata intorno al km 42 da Marketa Hajkova (Bepink), Asia Zontone (Isolmant-Premac) e Alice Palazzi (Top Girls Fassa Bortolo), a cui hanno risposto poco dopo Lucia González Blanco (Bizkaia Durango), Jennifer Ducuara (Colombia Tierra de Atletas-GW)) e Katia Ragusa (Liv Racing Xstra), alle quali ancora successivamente si è accodata Gemma Sernissi (Aromitalia-Basso Bikes). Questo secondo drappello non è mai riuscito a raggiungere il primo, anzi poco prima dei -60 ha pure ricevuto il rientro di altre quattro atlete: Giulia Marchesini (Aromitalia), Giorgia Vettorello (Bepink), Alessia Missiaggia (Mendelspeck) e Alessia Vigilia (Top Girls).

Al traguardo volante di Budoni (-41) le battistrada hanno toccato il vantaggio massimo col tempo di 3'22", con le intercalate a meno di un minuto. A questo punto la Trek-Segafredo ha cominciato ad aumentare il ritmo del plotone pensando allo sprint di Elisa Balsamo. Ai -25 dal secondo drappello sono emerse Ragusa e Vigilia, destinate a rientrare (solo loro) sulle prime ai -20. Ma a quel punto erano più i dubbi che il resto nel gruppetto di testa: il plotone era in fortissima rimonta e ai -11 ha messo nel mirino le fuggitive.

Inarrendevoli, Palazzi e con lei Ragusa sono uscite in contropiede ai -10.7 e sono state raggiunte, per ultime, solo ai 7 km. Alte velocità nell'avvicinamento al traguardo di Olbia, Movistar a prendere in mano la situazione ai 3 km, ma il treno spagnolo è stato un po' troppo lungo e irregolare, e ha finito col lasciare al vento la ragazza destinata allo sprint (Arlenis Sierra) un attimo troppo presto.

Con la colombiana a cincischiare nell'indecisione a meno di 500 metri dalla fine, è stata Elisa Longo Borghini (Trek) a dare l'ultima trenata prima che Marianne Vos (Jumbo-Visma) lanciasse lo sprint scartando verso destra, di nuovo lunga lunga come ieri a Tortolì. Ma stavolta la sua nuova rivale numero uno, Balsamo, ha dovuto fare più strada allo scoperto, e ha finito col rimbalzare negli ultimi metri, quando immaginava di poter superare un'altra volta la Regina olandese. Tanto s'è impastata che pure la Kool, come scritto più su, l'ha superata prendendosi il secondo posto di giornata.

Al quarto ha chiuso Rachele Barbieri (Liv) seguita da Sofia Bertizzolo (UAE ADQ), Lotte Kopecky (SD Worx), Emma Norsgaard (Movistar), Silvia Zanardi (Bepink), Georgia Baker (BikeExchange-Jayco) e Chiara Consonni (Valcar-Travel & Service). La classifica vede l'avvicinamento di Vos a Balsamo, 6" tra le due; Baker è terza sempre a 12", seguono Kristen Faulkner (BikeExchange) e Kopecky a 14", Longo Borghini a 17", Annemiek Van Vleuten (Movistar) a 18", Kool a 19", Norsgaard a 20" e Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope) a 27".

Dopo la tre giorni sarda si trasvola il Tirreno e si riposa domani in Romagna, prima di ripartire con la terza tappa in linea, la Cesena-Cesena di 120.9 km con varie salite: Bertinoro, Barbotto, Monteleone e soprattutto Carpineta, che scollina a soli 10 km dal traguardo. Le cose iniziano a farsi complicate dal punto di vista orografico, la classifica assumerà nuovi contorni e avremo un quadro più chiaro sulle forze in campo.
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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!