Professionisti

Gorka Izagirre trionfa nell'inedito Gran Trittico Lombardo; Nibali quinto

03.08.2020 16:53

L'Italia gli aveva già regalato un bella gioia nel 2017 con la vittoria nella tappa di Peschici al Giro d'Italia, e oggi Gorka Izagirre torna ad alzare le braccia al cielo nel nostro paese: il 32enne dell'Astana Pro Team ha lasciato la prima firma sull'inedito Gran Trittico Lombardo, la corsa nata quest'anno in via eccezionale dalla fusione di Coppa Bernocchi, Coppa Agostoni e Tre Valli Varesine. Un trionfo assoluto per la formazione kazaka che ha gestito il finale alla perfezione a ha piazzato anche l'altro spagnolo Alex Aranburu in seconda posizione.

La tanta voglia di mettersi in mostra in queste prime gare della ripartenza, ha fatto sì che in questo Gran Trittico Lombardo ci fossero attacchi e ritmo elevato fin dalle prime pedalate: la media nella prima ora di corsa è stata superiore ai 48 km/h grazie anche ad una fuga di cinque corridori che è arrivata ad avere un vantaggio di dieci minuti nei confronti del plotone. I primi a uscire di forza dal gruppo erano stati Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix), Anton Kuzmin (Gazprom-RusVelo) e Raffaele Radice (Sangemini-MG.KVis) al chilometro 8, poco dopo si sono aggiunti anche Quinten Hermans (Circus-Wanty) e Davide Baldaccini (Team Colpack-Ballan) ed il vantaggio ha cominciato a lievitare: è stato quindi il CCC Team a mettersi davanti per il tipico lavoro di avvicinamento, ma a metà dei 199.7 chilometri previsti il gap era ancora nell'ordine degli otto minuti.

La corsa ha iniziato ad animarsi a partire dalla scalata del Piccolo Stelvio e con l'ingresso nel circuito di Varese, quando i corridori hanno dovuto fare i conti con la pioggia che ha reso le strade più complicate, ma che al tempo stesso ha dato un po' di sollievo dal gran caldo dell'ultimo periodo. La pioggia però s'è poi trasformata in un autentico nubifragio ed al primo passaggio sotto al traguardo di Varese, a 62 chilometri dall'arrivo, il gruppo tirato da un uomo dell'Astana era cronometrato a 5'50" dalla testa della corsa: il primo dei quattro giri completi sullo strappo di Via Montello e sulla salita dei Ronchi ha visto il gruppo riavvicinarsi a 4'18" sulla spinta di CCC Team e anche del Team Ineos.

Nella seconda tornata è stata la Trek-Segafredo a dare un deciso cambio di ritmo nel plotone: il risultato è stato che al nuovo passaggio da Varese il vantaggio di Baldaccini, Hermans, Kuzmin, Radice e Riesebeek si era ridotto ancora a 2'05", ma al successivo strappo di Via Montello si è iniziato a fare decisamente sul serio. Proprio la Trek-Segafredo si è mossa con Gianluca Brambilla che con un forcing in salita ha fatto alzare bandiera bianca a tanti corridori che ancora resistevano a fatica in gruppo comunque già ristretto con il passare dei chilometri. L'attacco vero e proprio, però, è arrivato sui Ronchi quando una decina di corridori sono partiti di forza e si sono portati sugli ultimi superstiti della fuga della prima ora, il belga Hermans e Riesebeek: si trattava di Alessandro De Marchi e Greg Van Avermaet, di Gorka Izagirre e Alex Aranburu, Michal Kwiatkowski e Jhonatan Narvaez, ma anche Vincenzo Nibali, Louis Vervaeke, Jan Polanc e Nicola Bagioli.

A 15 chilometri dall'arrivo era in quel gruppetto che si faceva la corsa ed a fare la prima mossa è stata l'Astana: la formazione kazaka aveva due uomini nel drappello di testa e così il meno veloce dei due, il basco Gorka Izagirre, s'è lanciato all'attacco tutto solo per tenere coperto il compagno di squadra. Izagirre ha fatto il vuoto alle proprie spalle e ha spento ogni tentativo di rimonta, anche perché dietro non c'erano grandi gambe e non c'era neanche la voglia di portarsi dietro così facilmente un uomo rapido come Alex Aranburu: Izagirre ha guadagnato fino a 36" di vantaggio sui primi inseguitori e poi si è gestito bene sulla salita sui Ronchi dove, da dietro, c'erano gli ultimi disperati ed infruttuosi tentativi.

Reduce da una buona prestazione alla Strade Bianche, diciassettesimo al traguardo anche se a dieci minuti a Van Aert, Gorka Izagirre ha dimostrato di aver superato bene la difficile giornata di sabato ed è arrivato tutto solo al traguardo: grande gamba per il corridore dell'Astana che ha saputo cogliere l'occasione che si era presentata. Il gruppetto inseguitore è arrivato al traguardo staccato di 25" ed è stato regolato in volata proprio da Alex Aranburu per la doppietta delle maglie turchesi dell'Astana, con il campione olimpico Greg van Avermaet a conquistare il terzo gradino del podio.

Buon piazzamento per un pimpante Vincenzo Nibali che dopo la caduta alla Strade Bianche ed il sollievo per aver evitato fratture alla mano ha messo in mostra un bel carattere ed una discreta gamba in gara: il percorso non era particolarmente adatto a lui, ma è comunque arrivato un quinto posto alle spalle anche di Michal Kwiatkowski. Tra gli altri italiani settimo posto per Nicola Bagioli che si è infilato in mezzo a Jan Polanc e Louis Vervaeke, mentre Alessandro De Marchi ha chiuso nono dopo essersi speso a favore del compagno di squadra Van Avermaet.

Notizia di esempio
Bernal stappa la prima: danza tra i Pirenei e vola in testa alla Route d'Occitanie. Indietrissimo Froome