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Sta' a vedere che anche oggi arriva la fuga

16.05.2021 07:50

Il mattinale di Francesco Dani - I big faranno all-in sullo sterrato di Campo Felice, c'è quindi spazio per la riuscita di un ennesimo attacco da lontano. Ewan ritirato, ci concediamo un pensiero malizioso


Com'è andata ieri


La fuga è arrivata di nuovo, per la quarta volta dopo appena sette tappe in linea. Sicuramente quella di ieri era la tappa in cui più di tutte la fuga era pronosticabile, anche perché era quella in cui era più probabile che i big restassero assieme. Ovviamente i complimenti vanno a tutti i fuggitivi. Gaviria ormai in disperata ricerca di vittoria si è addirittura inventato una fuga in una tappa così impegnativa, ma la troppa voglia di vincere lo ha pure fatto cadere nei pressi di Pietraroja. Se non ritrova la serenità difficilmente troverà il successo.

Sempre più stupefacente la calma serafica e il tatticismo di Evenepoel, che si sta comportando a tutti gli effetti come uno a cui interessa soltanto la vittoria finale. Anche per questo ieri gli uomini di classifica hanno optato per un no-contest, di cui resta vittima soltanto Bilbao, caduto assieme a Fabbro e giunto leggermente in ritardo. Una tappa che in fondo ci ha detto poco.

Azzardiamo una provocazione su Caleb Ewan: sappiamo benissimo che quest'anno si è dato l'obiettivo di vincere in tutti e tre i grandi giri; visto che aveva già timbrato due volte, si può pensare che la difficoltà di ieri sia stata solo una provvidenziale occasione per ritirarsi preventivamente e prepararsi al Tour de France?

Come andrà oggi


Per la prima volta due tappe impegnative sono poste consecutivamente. La nona è una frazione intensa che può assumere varie interpretazioni tattiche. D'altronde l'assenza di salite impegnative è un'incognita pesante, ma è sicuramente controbilanciata dall'assenza quasi totale di tratti pianeggianti. Queste, in ordine percorrenza, sono le salite principali: Colle della Croce (7.5 km al 3.5%), Passo Godi (13.9 km al 4.1%), Fonte Ciarlotto (11.5 km al 4.5%), Forca Caruso (12.7 km al 4.5%), Ovindoli (12.4 km al 5.1%). Dopo Ovindoli si resta in altopiano per raggiungere lo strappo di circa 2 km verso Rocca di Cambio, dove è posto il traguardo volante ad abbuoni. Una breve ma tecnica discesa porta ai piedi della salita finale di Campo Felice. Se il gruppo dovesse essere ancora corposo, a far selezione ci penseranno questi 6 km al 6% e soprattutto gli ultimi 1600 metri sterrati (8.2% di media e 14% di massima), dove si potrà scavare qualche piccolo distacco.

Non è da escludere che la fuga del mattino possa giungere al traguardo anche oggi. È una tappa nel complesso impegnativa (3500 metri di dislivello) che forse non sarà decisiva per la classifica generale, ma si farà sentire pesantemente nel conto complessivo delle 3 settimane. Il meteo dovrebbe essere relativamente favorevole (nuvoloso, con lievissime precipitazioni), ma magari le temperature rigide potrebbero fare la loro parte. Inventarsi qualcosa è difficile, ma le tante discese sono un'ulteriore occasione per provare a mettere sotto pressione Evenepoel, che sembra sempre più solido. Molto probabilmente tutto si limiterà all'all-in finale sulla rampa conclusiva.
Notizia di esempio
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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.