Seth Dunwoody vince la quarta tappa © Giro Next Gen via X
Ciclismo Giovanile

Giro Next Gen, velocisti ancora beffati: Dunwoody regola la fuga a Salsomaggiore Terme

L'irlandese mette la firma su una quarta tappa velocissima regolando un gruppetto di nove corridori. Widar sempre in rosa, Scalco recupera terreno in classifica

Come a Cantù, anche a Salsomaggiore Terme la fuga sconvolge i piani delle squadre dei velocisti. La quarta tappa del Giro Next Gen è stata animata da una lunga serie di attacchi e alla fine è stato l'irlandese Seth Dunwoody (Bahrain Victorious Dev) ad avere la meglio in una volata a nove. L'irlandese, al primo anno da Under 23, ha preceduto Patrick Frydkjaer (Lidl-Trek Future) e Aubin Sparfel (Decathlon AG2R Dev). Jarno Widar (Lotto) conserva la maglia rosa al termine di una giornata relativamente tranquilla per gli uomini di alta classifica.

Giro Next Gen 2025, la cronaca della quarta tappa

Il giorno dopo il primo arrivo in salita, che ha permesso a Jarno Widar (Lotto) di indossare la maglia rosa dopo un braccio di ferro con Lorenzo Finn (Red Bull-BORA-hansgrohe Rookies), il Giro Next Gen ha preso il via di una tappa meno dura ma comunque molto insidiosa: 134 i chilometri da coprire tra Manerbio e Salsomaggiore Terme, con la salita del Valico di Sant'Antonio (8.2 chilometri al 5%) a scrivere il finale di gara tra tanti possibili scenari.

Altimetria/Profile tappa 4 Giro Next Gen 2025
L'altimetria della quarta tappa del Giro Next Gen 2025

Sin dal primo chilometro molti corridori hanno cercato di portare via una fuga, incoraggiati dalla brevità della tappa, ma nessun drappello è mai riuscito a distanziare il gruppo. Il risultato è stato una prima ora di gara velocissima, ad oltre 51 chilometri orari di media. La fuga di giornata si è consolidata a metà tappa, con ancora 60 chilometri e il Valico di Sant'Antonio da scalare: a comporla Ugo Fabries (UAE Emirates Gen Z), Lorenzo Masciarelli (MBH Bank), Aubin Sparfel (Decathlon AG2R Dev), Ben Wiggins (Hagens Berman Jayco), Patrick Frydkjaer (Lidl-Trek Future). Pierre Basset (XDS Astana Dev), Sebastian Putz (Red Bull-BORA-hansgrohe Rookies), Riccardo Biondani (General Store-Essegibi-Curia) e Seth Dunwoody (Bahrain Victorious Dev), che hanno avuto un vantaggio massimo di circa due minuti.

All'inizio della salita decisiva la Lotto ha aumentato l'andatura, ma ciò non ha impedito a Matteo Scalco (VF Group-Bardiani-CSF Faizané) e Pau Marti (Free Palestine) di allungare in vista dello scollinamento, imitati poco dopo da un quartetto con Samuele Privitera (Hagens Berman Jayco), Tobias Müller (Wanty-ReUz-Technord), Ian Lopez (EF Education-Aevolo) e Matteo Cettolin (General Store-Essegibi-Curia). Nel frattempo la fuga si era disunita: all'inizio della discesa restavano davanti solo Basset e Masciarelli, seguiti dal resto dei fuggitivi ad eccezione di Wiggins e Biondani, dalla coppia Scalco-Marti, dal quartetto con Privitera e Cettolin e dal gruppo principale, sempre distante poco più di un minuto.

La situazione è mutata ancora poco dopo la fine della discesa quando, nonostante la collaborazione tra Visma-Lease a Bike Dev e Lotto in testa al gruppo, si è capito che questa tappa sarebbe stata un affare tra i fuggitivi. A 6 chilometri dall'arrivo Basset e Masciarelli sono stati ripresi da Marti, Scalco, Fabries, Frydkjaer, Sparfel, Putz e Dunwoody, dando vita al gruppo di nove corridori che si sarebbero giocati la tappa, resistendo al rientro del quartetto inseguitore. Nella volata decisiva è stato Dunwoody ad avere la meglio, mentre il potenziale favorito Frydkjaer, partito troppo indietro e costretto a rimontare, si è dovuto accontentare del 2° posto davanti a Sparfel. Grazie a questa vittoria l'irlandese va subito a segno su un grande palcoscenico al primo anno nella categoria Under 23. Nulla da segnalare nel gruppo principale, giunto al traguardo con 59" di ritardo che hanno permesso a Scalco di risalire al 9° posto in classifica generale.

Giro Next Gen 2025, i risultati

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Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.