
Baroncini lascia l'ospedale e ammette: "Sono vivo per miracolo"
L'azzurro ha parlato per la prima volta del brutto incidente di cui è rimasto vittima al Tour de Pologne 2025: nella giornata odierna le dimissioni
Il 6 agosto 2025 non può essere considerato un giorno come tutti gli altri da Filippo Baroncini, che sulle strade del Tour de Pologne 2025, in quella data, se l'è vista davvero brutta. L'azzurro, infatti, nel corso della terza tappa, è rimasto vittima di un terribile incidente e, dopo una serie di operazioni e al termine del coma farmacologico, si è risvegliato, riprendendo pian piano contatto con la realtà. Il classe 2000, nella giornata odierna, ha parlato per la prima volta dell'accaduto ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’.
Baroncini: “Sentivo che in faccia c'era qualcosa che non andava”
“Sono vivo per miracolo. Non l'avevo capito subito, ma pian piano ne sto cominciando ad avere la percezione. Dell'incidente ricordo quasi tutto fino a quando, in pratica, sono stato sedato. C'era Diego Ulissi davanti a me e anche un altro corridore. Era una sezione di discesa brutta, perché molto stretto. In pratica è apparsa una curva abbastanza secca e lì ho preso la ghiaia. Ho sbattuto, rimbalzando, e nel tornare indietro ho toccato un po' le vertebre. E ho provato dolore. Ho sentito subito l'impatto alle costole, perché facevo fatica a respirare. Le gambe le muovevo bene, da quel punto di vista ero tranquillo. Ma in faccia sentivo che c'era qualcosa che non andava. E meno male che per una questione di millimetri non è successo niente agli occhi”.
Poi un passaggio sul supporto della squadra: “La squadra è stata eccezionale. Si è messa a disposizione sempre e costantemente, non facendo mancare nulla. I compagni, compreso Tadej Pogacar, mi hanno fatto sempre sentire il loro appoggio. E quanto allo staff, assieme al team principale Mauro Gianetti è venuto a trovarmi il nostro presidente Matar. Apposta per me, dagli Emirati”.
Baroncini: “Ho voglia di bruciare i tempi ma …”
E, infine, una chiosa sul futuro: “Io avrei voglia di bruciare i tempi, ma allo stesso tempo so che non devo farlo. So che il recupero deve seguire i tempi giusti ed è al mio livello che devo tornare. Bisogna controllare bene la bocca, la mandibola, la futura postura. Senza dimenticare che, inevitabilmente, ho perso tanta massa e tanto peso. Ho avuto diversi infortuni, però mai seri come questo incidente. Non si tratta di avere crediti o debiti con la sfortuna, né tantomeno di riflettere troppo su quello che è successo. Devo e voglio guardare avanti. Mi vedo tra qualche mese davanti a uno specchio, riflettere e dire tra me e me ‘che animale che sono’. Ci sono dei conti in sospeso da saldare. Sarà la svolta definitiva per tornare alla grande”.

Lo stesso Filippo Baroncini, per altro, ha pubblicato una storia sul proprio profilo ‘Instagram’, dove mostra di essere stato dimesso dall'ospedale Niguarda, dove si trovava almeno fino alla giornata odierna e dove aveva subito alcuni interventi necessari.