La medaglia d'oro paralimpica Paige Greco è scomparsa a 28 anni ©AP
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Morta a 28 anni la pistard paralimpica australiana Paige Greco

La madre e il movimento paralimpico ricordano la campionessa di Tokyo 2020 per i suoi risultati e per la sua umanità. La famiglia chiede rispetto e privacy nel lutto

La pistard paralimpica australiana Paige Greco è morta a 28 anni nella sua abitazione di Adelaide ieri, 16 novembre. La famiglia ha parlato di un “improvviso problema di salute” e ha chiesto che venga rispettata la privacy mentre affronta il lutto.

In una dichiarazione diffusa tramite AusCycling e Paralympics Australia, la madre di Paige, Natalie Greco, ha detto: “Paige era tutto per noi. La sua gentilezza, la sua determinazione e il suo calore ci commuovevano ogni giorno. Ci ha donato tanta gioia e tanto orgoglio, e il dolore per la sua scomparsa lo porteremo sempre con noi. Pur essendo devastati dalla perdita, siamo incredibilmente orgogliosi della persona che era e del modo in cui ha rappresentato l’Australia”.

Una carriera costruita tra pista e strada

Classificata come atleta C3, Greco conviveva con una forma lieve di paralisi cerebrale. Prima di avvicinarsi al ciclismo era una promessa dell’atletica leggera. Nel 2018 aveva deciso di trasferirsi dal Victoria al South Australian Sports Institute per allenarsi con Loz Shaw. Da quel momento la sua carriera aveva preso slancio.

Il suo esordio internazionale ad alto livello era arrivato nel 2019, quando ai Mondiali su pista di Apeldoorn aveva conquistato due titoli iridati, nell’inseguimento individuale e nel 500 metri Time Trial C3. In entrambe le prove aveva migliorato il record del mondo: nell’inseguimento individuale sui 3 km, con un tempo di 4'00"206 in qualificazione che abbassava il primato di tre secondi, e nei 500 metri da ferma, fermando il cronometro a 39.442, quasi due secondi più veloce del precedente riferimento. Nella stessa rassegna aveva ottenuto anche l’argento nello Scratch  C3. Sempre nel 2019, ai Mondiali su strada di Emmen, nei Paesi Bassi, aveva vinto il titolo nella cronometro C3 e chiuso al quinto posto la gara in linea.

Nel 2020, ai Mondiali su pista di Milton, in Canada, Greco aveva confermato il suo talento aggiungendo un altro titolo nell’inseguimento C3. La consacrazione era arrivata l’anno successivo ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, dove, al debutto, aveva conquistato la medaglia d’oro nell’inseguimento individuale C1–3 con il nuovo record del mondo di 3'50"815. In Giappone aveva ottenuto anche due medaglie di bronzo nelle prove su strada C1–3, sia nella cronometro sia nella corsa in linea.

Negli anni successivi aveva continuato a ottenere risultati di rilievo. Nel 2022, ai Mondiali su strada di Baie-Comeau, in Canada, aveva conquistato il bronzo nella cronometro C3 e il quinto posto nella gara in linea, mentre ai Mondiali su pista di Saint-Quentin-en-Yvelines, in Francia, aveva vinto il bronzo nel Time Trial C3. Per vari problemi fisici non aveva partecipato ai Giochi di Parigi 2024, ma era comunque tornata a gareggiare in campo internazionale. Nel 2025 aveva subito gravi infortuni durante una caduta in Coppa del Mondo a Maniago, in Italia, riuscendo comunque a rientrare fino a conquistare un nuovo bronzo, questa volta nella prova in linea C3 ai Mondiali su strada di Ronse, oltre a un quinto posto nella cronometro.

Paige Greco, medaglia d'oro alle Paralimpiadi del 2021, è morta a 28 anni ©AP
Paige Greco, medaglia d'oro alle Paralimpiadi del 2021, è morta a 28 anni ©AP

Il cordoglio del mondo paralimpico

Numerosi messaggi di affetto sono arrivati dal movimento paralimpico e dal ciclismo australiano. La CEO di AusCycling, Marne Fechner, ha ricordato Greco come “un’atleta straordinaria, capace di risultati eccezionali ai massimi livelli” e come una persona che “sapeva trasmettere energia positiva e coraggio a chi le stava vicino”.

Per il CEO di Paralympics Australia, Cameron Murray, Greco era “una delle giovani atlete più significative del movimento paralimpico australiano», apprezzata per «la gentilezza, la determinazione silenziosa e la capacità di far sentire accolte le persone”.

La famiglia ha espresso gratitudine per le numerose testimonianze ricevute, ricordando quanto Paige tenesse alle relazioni costruite attraverso lo sport. A loro anche le condoglianze della redazione di Cicloweb.it.

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