Célia Gery, campionessa del mondo davanti a Viktória Chladoňová©UCI Cycling
Ciclismo Giovanile

La Francia è chirurgica, Célia Gery è la più veloce e vince il mondiale under 23

Bunel fa selezione sull'ultimo Kimiberg, poi l'altra francese batte Chladoňová allo sprint. Bronzo per Paula Blasi, Ciabocco quarta, Holmgren sesta

25.09.2025 17:11

Sei giri di attesa, fatica accumulata e selezione da dietro, due di azione e un finale esplosivo. Il circuito mondiale di Kigali si conferma estremamente esigente (forse troppo, visto quanto sembra difficile trovare punti per attaccare da lontano) fin dalla prima corsa in linea, vinta da Célia Gery. La francese si prende il titolo under 23 in una volata a due con Viktória Chladoňová, l'altra grande protagonista delle ultime due tornate.

Entrambe classe 2006, l'anno scorso avevano gareggiato tra le junior a Zurigo, entrambe battute da Cat Ferguson (oggi ritirata), e anche nel ciclocross si sono già incrociate più volte per traguardi importanti, ma mai come questa volta. Alla quarta edizione, la prima in gara separata da quella élite, arriva il primo successo di un'atleta al primo anno nella categoria, esponente di punta di una generazione che avrà moltissimo da dire.

Mondiale Kigali 2025, under 23 femminile: la cronaca della gara

Sono ottantuno le partenti per il primo mondiale under 23 separato da quello élite, che è anche la prima la gara in linea di questo mondiale. Non partita Ava Holmgren, che non sarà al fianco della gemella Isabella e lascia il Canada con quattro atlete. 

La corsa si accende a 97 chilometri dall'arrivo, al secondo passaggio sulla Côte de Kigali Golf (800 metri all'8%). Il primo allungo, immediatamente stoppato, è di Julie Bego, segnale chiaro del tipo di corsa che vuole condurre la Francia. Alla fine del terzo giro la selezione è già evidente, tanto che anche Marie Schreiber (Lussemburgo) perde contatto in salita, per poi recuperare nel tratto successivo al traguardo.

Sono in molte a fare questo tipo di elastico, tra cui Fariba Hashmi (Afghanistan), che sulla salita successiva prova anche a scattare prima di staccarsi nuovamente. Al quarto passaggio sul Kimiberg salta anche Cat Ferguson, confermando che questo percorso non lascia scampo a chi non va molto forte in salita. La campionessa del mondo junior riesce ad accodarsi di nuovo, ma non è un fattore nella corsa per le medaglie.

Cat Ferguson ©UCI Cycling
Cat Ferguson ©UCI Cycling

La successiva Côte de Kimihurura è la prima oltre metà gara, e Julia Kopecký (Repubblica Ceca) si mette in testa a forzare un po' il ritmo. Viktória Chladoňová (Slovacchia) cade poco prima del passaggio sul traguardo, mentre Bego prova nuovamente ad attaccare, seguita da Linda Riedmann (Germania).

La campionessa del mondo junior di Glasgow continua a essere la francese deputata a muovere la corsa da lontano, e al penultimo giro tenta di portare via un gruppetto insieme a Justyna Czapla (Germania), Anina Hutter (Svizzera) e Paula Blasi (Spagna). Ai -26 parte in elastico Malwina Mul, la prima a riuscire a creare vera separazione. La polacca guadagna più di trenta secondi in un tratto interlocutorio, ma sulla successiva Côte de Kigali Golf viene raggiunta da Chladoňová e Célia Gery (Francia). 

Le tre arrivano ai piedi del penultimo Kimiberg con una decina di secondi, e la francese e la slovacca provano ad andarsene, ma vengono raggiunte prima da Blasi, Eleonora Ciabocco e Isabella Holmgren, poi anche da Riedmann, Talia Appleton (Australia), Alena Ivanchenko e Marion Bunel. Oltre alla Francia, anche la Germania ha ancora due atlete in corsa al suono di campana, con Czapla a rientrare sotto il traguardio insieme a Mul, Kopecky ed Elisabeth Ebras (Estonia).

Sono in quattordici a giocarsi la vittoria all'inizio dell'ultimo giro, ma diverse atlete riescono a rientrare nel successivo tratto di respiro. Tra queste c'è anche Stina Kagevi (Svezia), che prova ad anticipare come fatto da Mul al giro precedente. La situazione si ripete praticamente nello stesso modo, anche perché sono di nuovo Gery e Chladoňová a scattare per chiudere. Con loro questa questa c'è anche Blasi, mentre Ciabocco va in difficoltà e Holmgren paga sullo scatto ma torna sotto di passo.

Il secondo gruppetto riesce comunque a rientrare ai piedi dell'ultimo Kimiberg, che l'italiana prova a prendere dalla testa, rilevata poi da Blasi. Il punto più pendente sul pavé è il momento decisivo, dove entra in scena Marion Bunel, rimasta molto nascosta fino agli ultimi due chilometri. Sono ancora Gery e Chladoňová a seguire questa accelerazione, nessun altra può più tornare in lizza per la vittoria. 

La francese della Visma tira fino ai 300 metri, portandosi dietro la compagna di nazionale e quella di squadra. La slovacca è meno esplosiva e prova a partire lunga, anche per assicurarsi la medaglia d'argento. Gery non si scompone e lancia lo sprint quando la strada spiana, prendendosi vittoria e maglia iridata. Dietro Bunel viene ripresa negli ultimi metri da Ciabocco e Blasi, con la spagnola ad avere la meglio sull'italiana nello sprint per il bronzo.

Holmgren è solo sesta a 17", precedendo Ivanchenko, De Schepper, Appleton e Riedmann, tutte a meno di un minuto dalla vincitrice. Fuori dalla top ten le britanniche, con Imogen Wolff dodicesima a 1'33". Domani spazio alle categorie giovanili maschili, mentre sabato toccherà alle junior e alle élite.

Mondiale Kigali 2025, under 23 femminile: oro a Célia Gery, i risultati

Results powered by FirstCycling.com

Inizia il progetto Ayuso, contratto quinquennale in Lidl-Trek
Non solo la strada: all'Italia anche il mondiale di ciclocross 2029