
Evenepoel: “Pogačar ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior ciclista al mondo”
Le dichiarazioni dei protagonisti della sesta tappa del Delfinato: Pogačar stupito dai distacchi, Evenepoel ammette la superiorità. Lipowitz si gode la bianca, a Baudin il premio Icaro
Tadej Pogačar ha riscattato subito l'opaca cronometro di mercoledì, dominando il primo arrivo in salita che concludeva la sesta tappa del Giro del Delfinato 2025. Sulla Côte de Domancy, lo sloveno ha fatto il vuoto, infliggendo 1’01” a Jonas Vingegaard e 1’50” a Remco Evenepoel, rimasto senza squadra già a 30 km dal traguardo. Perfetta la strategia della UAE Emirates, che ha lanciato il suo capitano iridato verso la vittoria. Sul podio anche un brillante Florian Lipowitz. In classifica generale, Pogačar ora comanda con 43” su Vingegaard.

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti della sesta tappa del Critérium du Dauphiné 2025:
Remco Evenepoel: “Pogačar ha dimostrato ancora una volta di essere il miglior ciclista al mondo”
"In realtà mi sentivo abbastanza bene, fino a pochi chilometri dalla cima. Voglio dire, già dopo il primo chilometro ho sentito subito che la UAE stava andando a tutta per staccare più corridori possibile, e alla fine ho solo cercato di mantenere il mio ritmo. Però sì, chilometro dopo chilometro rallentavo sempre di più, quindi forse non è stata la mia giornata migliore in bici, né la mia miglior salita finale di sempre.
Non so a cosa sia dovuto, se alla caduta di ieri o a una giornata no. Una caduta non è mai una cosa buona. Però penso di non voler attribuire la prestazione di oggi alla caduta. È possibile, ma alla fine anche le condizioni — il caldo — erano le stesse per tutti. Come ho detto, sulla salita ripida a 40 km dall’arrivo mi sentivo davvero bene. Quindi lassù non ero preoccupato. Però poi, con pochi chilometri alla fine, ho iniziato a sentire che le gambe si svuotavano davvero, forse per il caldo, e come hai detto tu, forse sto ancora lavorando per arrivare alla forma migliore. Quindi sì, credo che dovremo analizzare tutto stasera e già concentrarci su domani, perché ci aspetta un’altra giornata dura.
Pogačar? È stato incredibile quello che ha fatto oggi. Credo che ha guadagnato più di un minuto su Jonas e quasi due minuti su di me, e sì, 1’30", 1’40" su tutti gli altri davanti a me… è semplicemente una prestazione eccezionale, soprattutto su una salita di 8,5 km con un tratto più pianeggiante nel mezzo. Penso che abbia dimostrato ancora una volta chi è il miglior ciclista del mondo, quindi solo un grande applauso a lui e alla sua squadra per la prestazione che hanno fatto.
Quindi sì, penso che domani sarà la stessa storia: cercare di seguirlo il più a lungo possibile e probabilmente limitare i danni.
Ho vinto la cronometro e ho avuto una caduta, esattamente come l'anno scorso, e il giorno dopo ho perso terreno e la maglia. Finora, tutto bene, direi. Non è stato il mio miglior finale, ma devo solo restare calmo e guardare avanti. Voglio dire, spero che un giorno riuscirò a batterlo anche in salita.
Non ho mai avuto il raffreddore. Sono molto allergico al polline e a tutto il resto"
Tadej Pogačar: "Sorpreso di questi distacchi"
"È quasi saltato tutto quando la Visma ha attaccato sulla salita di prima categoria. Ma siamo riusciti a ricompattarci, siamo stati forti, abbiamo fatto quello che volevamo fare, e siamo andati all’attacco nella parte più ripida, quindi sono super felice di com’è andata.
Poi, sulla salita, ho semplicemente dato tutto quello che avevo nelle gambe.
Sì, sono assolutamente rimasto sorpreso dal distacco tra me e gli altri. Non mi aspettavo un distacco così grande. Mi aspettavo magari due o tre corridori che mi seguissero, e poi che cominciassero ad attaccarmi.
Ma oggi ho cercato davvero di impegnarmi al massimo sulla parte più ripida, e poi di accelerare in quella più facile.
Però, se non hai le gambe, non puoi farlo. Quindi sono super felice che oggi le gambe ci fossero, e ora posso affrontare il resto del weekend con più tranquillità.
Domani può succedere di tutto, ma ora non importa cosa accadrà. Ho visto che sono in buona forma, e anche i ragazzi sono in buona forma, quindi vedremo domani cosa succede.
Ma cercheremo di sopravvivere e difendere la maglia gialla.
So che sarà dura a causa delle salite lunghe e impegnative. Non abbiamo una squadra di scalatori puri, ma finora abbiamo visto che i ragazzi si sono dimostrati in buona forma anche in salita
Quindi vediamo domani cosa possiamo fare, e sono abbastanza fiducioso che potremo difendere la maglia gialla."
Sepp Kuss: “Penso che Vingegaard stesse bene. Pogačar stava andando davvero forte”
"Sì, è stata una giornata dura, una grande esplosione di energie, una tappa corta, quindi molto, molto intensa.
Ho avuto sensazioni buone. Abbiamo cercato di rendere la corsa più dura e abbiamo attaccato un po’ sulla penultima salita. Ma sì, quello è stato il vero inizio della fase decisiva.
Penso che Vingegaard stesse bene. Pogačar stava andando davvero forte. Oggi abbiamo cercato di aiutare Vingegaard attaccando e facendo lavorare le altre squadre.
Ma la UAE era davvero forte, avevano sempre più uomini lì.
Quindi poi si è deciso tutto sull’ultima salita. Gli attacchi sono partiti prestissimo, e da lì ognuno ha dovuto cavarsela da solo."
Florian Lipowitz: “Sono super-soddisfatto, per la maglia bianca vedremo”
"Oggi avevo davvero buone gambe. E la squadra ha fatto il massimo per mantenermi fresco: andavano sempre in sicurezza a prendere del ghiaccio e dell’acqua. Hanno fatto davvero, davvero un ottimo lavoro oggi.
E sì, voglio dire, quando c’è stato il primo attacco sulla penultima salita, l'ho semplicemente seguito, e poi ho pensato di provare qualcosa. Così ho trovato il mio ritmo. Poi mi hanno ripreso, ma ero fiducioso nel fare quella mossa.
Quindi poi, sull’ultima salita, ho cercato di recuperare il meglio possibile, e lì ho dato tutto.
Sono super soddisfatto della prestazione. Sono partito a tutta fin dai piedi della salita, poi ho cercato di tenere il mio ritmo insieme agli altri.
A un certo punto ho provato un’accelerazione, ho visto che si apriva un gap, e allora sono andato a tutta fino al traguardo.
Per la maglia bianca vedremo. Mancano ancora due giornate davvero dure. Ma sicuramente lotterò per tenere la maglia."
Tom Steels (ds Soudal Quick-Step): “Speravamo di essere un po' più avanti”
"La conclusione? È che Pogačar è incredibilmente forte. Ha pedalato in modo impressionante. Il ritmo era molto elevato, in particolare sulla penultima salita."
Riguardo alla prestazione di Evenepoel, Steels ha ammesso: "Speravamo forse di essere un po' più avanti. Ma è la stessa situazione dell'anno scorso. Abbiamo ancora dei margini in montagna, ma manca ancora molto tempo prima dell'ultima settimana del Tour. C'è ancora del lavoro da fare, ma non è certamente drammatico. Bisogna restare calmi e continuare a progredire."
Alex Baudin: "Quando ho visto Pogy (Pogačar) raggiungermi, non ho resistito alla tentazione di provare a prendere la sua ruota per vedere come saliva"
"Credo di essere arrivato a quasi 3 minuti, quindi penso che sarebbe stato necessario averne 3 in più come vantaggio nel finale. Sapevo che sarebbe stato complicato, ma ho fatto del mio meglio.
Abbiamo dovuto aumentare il ritmo davvero tanto negli ultimi 50 km. Non so cosa abbiano fatto nel gruppo, ma sono rientrati velocemente. Ho dovuto subito impostare un forte ritmo per scollinare e sperare di avere ancora vantaggio nella valle.
Poi, in due, anche se c’era vento a favore, era comunque complicato. Ha reso tutto un po’ più difficile.
Ho cercato di non pensare al distacco e di fare il mio sforzo, godermela. Avevo buone sensazioni, quindi mi sono divertito.
Poi, quando ho visto Pogy (Pogačar) raggiungermi, non ho resistito alla tentazione di provare a prendere la sua ruota per vedere come saliva. Quello mi ha distrutto per due o tre minuti dopo. Poi ho dato tutto fino in cima, ma non avevo più niente da dare.
Se le gambe ci sono ancora domani, proverò ad attaccare, certo."