Tadej Pogačar si congratula con Remco Evenepoel dopo la prova a cronometro dei Mondiali di Ciclismo 2025 © UCI via X
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Pogačar: "Se solo avessi saputo che correvo per il podio..."

Le parole dei protagonisti della cronometro del Mondiale di ciclismo: delusione per Pogačar, Evenepoel pensa già al record da battere il prossimo anno

21.09.2025 18:50

Remco Evenepoel (Belgio) si aggiudica il terzo Campionato Mondiale a cronometro di fila con una prova spaziale, dando 1'14" alla medaglia d'argento Jay Vine (Australia). Ilan Van Wilder (Belgio) completa il podio di giornata e nega la medaglia di bronzo a Tadej Pogačar (Slovenia) per un solo secondo.

Remco Evenepoel: “Voglio essere il primo a vincerne quattro”

Mi sono sentito molto bene: già nel primo settore le gambe giravano bene. Stavo tenendo il mio ritmo senza andare oltre il limite. La prima salita è stata abbastanza dura, insieme alle ultime due: lì ho spinto, poi ho visto di avere un margine piuttosto ampio e quindi ho semplicemente voluto mantenere un ritmo che avrei potuto tenere fino al primo intermedio, quindi sono andato a tutta sulle salite. Il pavé è stato terribile: l'ho odiato, era difficilissimo spingere, ma alla fine ho vinto, che è la cosa più importante. Anche Ilan Van Wilder, il mio compagno di squadra e coetaneo è sul podio con me quindi è una giornata fenomenale per noi.

In una giornata come questa non importa chi tu stia andando a riprendere: volevo solo spingere il più forte possibile dalla prima salita in poi e recuperare il più possibile nelle discese. Quando sul pavé mi sono reso conto che mi stavo avvicinando velocemente a Pogačar volevo continuare a spingere, ma è stato molto difficile sul falsopiano alla fine. Non volevo superare il limite perché sapevo che gli ultimi 400m sarebbero stati difficili. Come ho detto: non importa chi fosse, io volevo andare solo il più veloce possibile. Sono stato molto bene oggi e spero di poter tenere questa condizione fino alla prossima settimana. 

Mi sono portato alla pari di due atleti impressionanti come Tony Martin e Michael Rogers: è un grande onore per me. Penso a questo punto di dovermi ripetere il prossimo anno, perché voglio essere il primo ad arrivare a quattro mondiali a cronometro di fila. Certo, mi godrò prima questa vittoria: c'è ancora la prossima settimana e quella dopo ancora, ma mi sento molto felice e questa è una grande spinta alla mia motivazione”.

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Remco Evenepoel festeggia il terzo titolo mondiale di fila a cronometro © Profilo X UCI

Tadej Pogačar: “Prima del Canada non ho completato il mio blocco di allenamento a crono”

Remco mi ha preso, ma è incredibile quanto sia bravo a cronometro. Mi complimento con lui, ha fatto una grandissima gara. Ho visto di essere arrivato a un secondo dal podio: è un peccato, perché se lo avessi saputo forse nell'ultimo km avrei avuto un po' più di motivazione… Oggi probabilmente mi farà ancora male, ma domani è un nuovo giorno. Posso essere felice di come ho sofferto oggi: non è stata la mia miglior performance ma viste le circostanze… Prima di andare in Canada non ho potuto completare il mio blocco di allenamento sulla bici da crono: posso essere comunque soddisfatto e guardare a domenica prossima con ancora più impazienza.

Il percorso è molto bello: bisogna avere buone gambe e una buona posizione, soprattutto nelle discese, che sono state molto importanti oggi, e nelle sezioni nelle quali si poteva fare alta velocità: le strade sono molto veloci e anche l'altitudine ha giocato un ruolo importante. Mi sono goduto gli ultimi due giorni di allenamento qui intorno e non vedo l'ora che ci sia la gara su strada. Ora devo solo fare un altro paio di allenamenti duri e sarò pronto per domenica. Se consideriamo solo la cronometro, avrei dovuto evitare le gare in Canada, prima delle quali mi sono anche ammalato. Ho dovuto saltare qualche allenamento importante sulla bici da crono, ma la prova in linea non è mai stata in questione. Sapevo che se avessi voluto fare la prova in linea al 100% avrei dovuto fare le gare in Canada, quindi è stata comunque una buona cosa.

L'anno scorso ho vinto i mondiali il giorno del compleanno di mio fratello: quest'anno non mi sono voluto viziare con una vittoria nel giorno del mio compleanno. Proverò domenica! È difficile digerire il fatto che Remco mi abbia ripreso in salita, ma lui è fenomenale in questa disciplina. Spero che si sia preparato al 100% per questa prova e che sia al 99% domenica prossima”.

Jay Vine: “Non penso che avrei potuto fare di meglio oggi”

L'anno scorso ero in corsa per vincere una medaglia, ma non sono riuscito a portarla a casa, quindi questo argento sa di redenzione. Dopo aver visto il percorso dodici mesi fa sapevo che avrei avuto la possibilità di fare una buona corsa. Non ho fatto l'avvicinamento che avevamo originariamente pianificato, perché la Vuelta è stata aggiunta in itinere, ma ha funzionato comunque. Non penso che avrei potuto fare di meglio, oggi.

Ho concluso la Vuelta in una condizione migliore: non mi sentivo completamente vuoto, quindi ho solo tenuto il motore caldo. Sono venuto qui e ho fatto un paio di giorni tranquilli e una ricognizione e sono riuscito ad andare forte. Sono molto fiero di come ho corso oggi.

Inizialmente pensavamo che la cosa migliore fosse andare a tutta e poi resistere negli ultimi 10km e nelle ultime due salite. Dopo la ricognizione di ieri, però, abbiamo cambiato strategia. La penultima salita era più ripida di quanto pensassimo e sul pavé si potevano perdere facilmente 20". Quindi mi sono focalizzato sul conservare le energie all'inizio e per poi dare il massimo sulle salite finali e sul pavé. Non ho prestato molta attenzione agli intermedi, comunque: ho solo cercato di mettere in pratica il mio piano. 

La cronometro è la mia disciplina preferita. Spero davvero che ci sia una maglia iridata nel mio futuro: essere sul podio con la maglia e sentire l'inno nazionale sarebbe un sogno“. 

Ilan Van Wilder: “Tutto ha giocato a mio favore”

Per gli altri è stata una sorpresa, ma anche per me. Sono un cronoman dignitoso, ma non mi sarei mai messo sul podio di un Mondiale a cronometro. A essere onesto, penso che oggi sia stata forse la migliore chance della mia carriera per fare qualcosa del genere: le condizioni, il percorso, l'altitudine, tutto è andato a mio favore. Ho corso una cronometro perfetta sulle mie sensazioni, senza iniziare troppo velocemente, facendo un ritmo ottimo. Ho dato tutto. Il terzo posto è incredibile.

Non direi che amo l'altura: soffro anch'io ma forse meno degli altri. Non ho fatto nessun allenamento particolare prima, sono venuto qui direttamente da casa senza giorni di altura, perché sapevo che l'avrei gestita bene. Alla fine è stata la decisione giusta.

Non pensavo che sarei mai stato sul podio con Remco Evenepoel, ma è successo e mi sono goduto ogni attimo. Essere sulla hot seat è stata già una prima volta per me, poi il podio con Vine e Remco è stato un momento speciale”.

Matteo Sobrero: “Non ho mai trovato il colpo di pedale”

Una cronometro che non mi era mai capitato di correre tenuto conto di condizioni atmosferiche, altura e altimetria. Non sono mai riuscito a trovare il colpo di pedale. Si tratta di un percorso difficile: sei sempre al limite ed è difficile capire la gestione delle forze. Il pavè conclusivo rischia di far perdere molto tempo”.

Mattia Cattaneo: “A questi livelli non era facile”

Sappiamo tutti che Remco è il migliore al mondo in questa specialità e non avevamo bisogno della gara di oggi per capirlo. Un tracciato molto esigente, basta vedere come ha sofferto anche Tadej nel finale, il pavè rende tutto molto complicato. Ho fatto la mia prestazione: a questi livelli e con questi percorsi non era facile”.

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