
Longo Borghini: "Oggi hanno vinto le più intelligenti e coraggiose"
Le parole delle protagoniste della prova in linea Donne Élite dei Mondiali di Kigali 2025: la delusione di Longo Borghini e Chabbey, le valutazioni del CT Velo
Vittoria a sorpresa per Magdeleine Vallieres (Canada) nella prova in linea Donne Élite ai Mondiali di Kigali 2025: la ventiquattrenne canadese entra nella fuga giusta e arriva al traguardo in solitaria davanti a Niahm Fisher-Black (Nuova Zelanda) e Mavi Garcia (Spagna).
Magdeleine Vallieres: “È un appuntamento che ho preparato bene”
“Le mie compagne hanno creduto in me, quindi io ho iniziato a crederci: mi sono veramente impegnata per questo appuntamento e mi sono preparata bene. Sapevo anche di essere in forma. Mi sono detta che non avrei voluto avere rimpianti e… non ne ho!
Sapevo che non avrei vinto in uno sprint contro Niahm [Fisher-Black], perché è veramente forte. Eravamo entrambe intenzionate a far arrivare questa fuga: abbiamo lavorato tantissimo. Ho visto che stava iniziando a mollare, quindi mi sono detta che dovevo dare tutto in quel momento e provare qualcosa e alla fine ha funzionato. Non riesco ancora a credere che questa sia la mia seconda vittoria da professionista. È bellissimo esserci riuscita qui, con i mondiali che l'anno prossimo saranno in Canada… è perfetto.
Ho sognato questo titolo, è stato uno dei miei grandi obiettivi per quest'anno e l'ho preparato molto bene in altura con il mio allenatore e con la squadra. Era il mio sogno vincere il Mondiale e ora è realtà, è una follia”.

Elisa Longo Borghini: “Le corse si vincono anche con la testa e oggi è mancata l'intelligenza”
“È stata sinceramente una gara molto strana. In primo lungo ringrazio le mie compagne, perché loro hanno corso bene: quella che non ha corso bene sono stata io, insieme a tutte quelle che dovevano fare la corsa. L'abbiamo persa in maniera sciocca e credo che invece chi ha vinto è stata coraggiosa e ha fatto mosse intelligenti, al contrario di noi.
La fuga si è mossa nel momento giusto e nel posto giusto invece noi siamo rimaste a controllarci. Sarà io a dovermi fare un esame di coscienza, perché le mie compagne hanno lavorato molto bene. Non voglio parlare troppo adesso, perché sono ancora nel vivo del momento, quindi direi cose stupide e cattive. Rifletterò sul mio comportamento in corsa stasera. È un peccato perché stavo bene, ma le corse si vincono anche con la testa e oggi è mancata l'intelligenza. Chiaramente l'amarezza c'è, e tanta, soprattutto perché le ragazze si sono spese molto per me e io non sono riuscita a finalizzare… è stata un po' una figura del pagliaccio, però ci rifaremo tra una settimana.
Quando mancavano due giri e stavamo ancora a guardarci ho parlato con le altre che dicevano di aspettare che a muoversi fosse questa o quell'atleta, che sembrava andar forte… lì mi sono detta ‘Ok, abbiamo perso’. Questo è il ciclismo: a volte vinci, a volte perdi e a volte non è la più forte a vincere, ma la più intelligente, quella che fa la mossa giusta. Vallieres e le altre che erano davanti sono state le più forti oggi e mi congratulo con loro. Tutte noi altre dobbiamo essere sportive e dar credito a quello che hanno fatto”.
Barbara Malcotti: “Ho dato tutto fino alla fine”
“Il mio obiettivo di oggi era supportare Elisa al massimo, il mio ruolo era quello di inseguire gli attacchi. Mi son trovata inaspettatamente nella fuga buona al momento giusto: ho provato a tenere il più possibile, però avevo già speso tanto. Ho provato a fare il massimo e quando Elisa è rientrata, ma ormai davanti erano già troppo lontane.
Oggi è stata una delle mie giornate migliori: con meno stress e sapendo che ero qui in supporto di Elisa ho performato meglio. Sono contenta della mia prestazione e come ha detto Elisa lei non si deve rammaricare di nulla: c'è un'altra settimana per rifarsi. Si impara sempre da ogni corsa”.
Il CT Marco Velo: “Senza radioline ci si sente inutili”
“Ci sono state una serie di conseguenze che hanno fatto sì che la corsa tra le big sia stata annullata. Noi ci abbiamo messo anche del nostro, perché quando siamo andate tutte davanti per chiudere abbiamo perso due o tre atlete: sarebbe stato meglio rallentare e far lavorare anche le altre, ma le francesi non sono venute e quando sono andate davanti non hanno combinato nulla. Le big si sono guardate e… purtroppo il Mondiale è andato. Purtroppo senza radioline ci si sente inutili: non è possibile parlare con le ragazze, soprattutto in certi frangenti, tipo quando la Malcotti era lì tra fuga e gruppo: abbiamo provato a dirle di fermarsi per aspettare la Longo, ma penso non abbia capito. È brutto perché penso che sia l'unico sport in cui non si ha possibilità di dialogare con le atlete. Non è una scusa però parlando con le ragazze direttamente via radio riesci ad aggiustare delle situazioni, capire come stanno per provare a ribaltare la tattica. Ci siamo sentiti assolutamente impotenti, perché anche quando Malcotti era a 40" da Longo Borghini la giuria non ci ha dato la possibilità di passare per andare a parlarle. Capisco perché il distacco deve essere sopra il minuto, però… Faremo un debriefing per capire cosa non è andato.
Forse Elisa non ha avuto la sua giornata migliore ma era con le migliori, quindi magari non è l'unica delle big a non aver avuto la giornata migliore. Elisa sta sicuramente già resettando questa giornata no pensando già a domenica prossima. Sono deluso ma perché non gli è stata data la possibilità di giocarsi all'ultimo giro una corsa che le si addiceva”.
Elise Chabbey: “Avevo le gambe migliori in gruppo”
“Sono ovviamente dispiaciuta per il quarto posto: penso di aver avuto gambe molto buone oggi, mi sono sentita molto forte per tutta la gara. Forse avevo le gambe migliori in gruppo, ma non so. Ci siamo mosse un po' tardi, ma come squadra ci siamo comportate molto bene: le ragazze erano in qualsiasi tentativo e penso che alla fine mi siano mancati pochi secondi… forse con un chilometro in più…
Non succede spesso che abbia l'opportunità di essere sul podio, quindi sono dispiaciuta, ma principalmente sono fiera della squadra perché hanno fatto tutte un grandissimo lavoro. Marlen [Reusser] ha tirato per me e avere la fiducia di un'atleta come lei è qualcosa di fantastico, l'ho apprezzato moltissimo.
È difficile dire se avremmo potuto fare qualcosa di diverso: siamo state sempre in corsa, non dovevamo tirare noi. Non so cosa abbiano combinato le nazioni forti, perché si sono mosse tardissimo e alla fine non si chiude un gap di due minuti così. Noi ci siamo comportate nel migliore dei modi, non abbiamo nessun rimpianto. Marlen avrebbe potuto tirare di più, ma il gap era grande e non volevamo portare Kim [Le Court] al traguardo, perché è veloce. Quindi ho dato tutto cercando di riportarmi sulla testa della corsa, ma 2km non sono stati abbastanza”.