Il photofinish tra Tim Merlier e Jonathan Milan sul traguardo della terza tappa del Tour de France 2025
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Tour de France, Bryan Coquard: "Non sono una persona cattiva"

Le parole dei protagonisti della terza tappa del Tour de France: Merlier non rimpiange la gialla sfuggita a Lille, Coquard ricostruisce l'incidente di Philipsen

07.07.2025 18:56

In una giornata segnata da vento contro, tante cadute e dal ritiro di Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck), torna ad imporsi al Tour de France Tim Merlier (Soudal Quick-Step), che vince per la seconda volta a quattro anni di distanza dalla prima tappa conquista alla Grande Boucle nel 2021. Battuto di un copertone Jonathan Milan (Lidl-Trek), terza posizione per Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious).

Tim Merlier: “È difficile battere Milan in uno sprint testa a testa”

"Negli ultimi chilometri c'è stata una battaglia folle. È stato difficile posizionarsi: ho perso Bert Van Lerberghe prima dell'ultima curva, ma comunque la squadra ha fatto un ottimo lavoro prima degli ultimi 5km. Poi è iniziato il vero casino: è stato difficilissimo trovare la posizione, penso di aver perso un paio di chilometri nel tentativo di rientrare da dietro, prima di ritrovare la scia giusta. È sempre difficile battere Jonathan Milan in uno sprint testa a testa, ma sono felice di essere riuscito a vincere per la seconda volta al Tour de France.

Fare gli sprint col vento contro è sempre difficile, nessuna squadra riesce a stare in fila indiana e bisogna sempre lottare per tornare davanti. Si spreca un sacco di energia per mantenere la posizione, ma sapevo che se mi fossi trovato al posto giusto sarei riuscito a vincere e quindi mi sono focalizzato su quello. Siamo venuti qui per vincere delle tappe: certo, conquistare la maglia gialla nella prima tappa era un obiettivo, ma sono felice della vittoria di tappa". 

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Tim Merlier torna a vincere al Tour sul traguardo di Dunkerque © GettySport via Profilo X Soudal Quick-Step

Phil Bauhaus: “Mi manca quella magia che hanno Milan e Merlier”

Ci sono arrivato vicino, come ogni anno, praticamente (ride). Ho già corso il Tour de France e sono sempre arrivato secondo o terzo, ogni anno. So di non essere il più veloce e di aver bisogno di un po' di fortuna per vincere o che qualcuno arrivi scarico nel finale. Ho continuato a crederci fino alla fine perché c'era vento contro ma Merlier e Milan sono stati impressionanti. Se anche uno di questi due fosse stato nella mia posizione, mi avrebbero passato, quindi… Sono certamente uno dei migliori, ma mi manca quel tanto di magia in più che hanno loro”.

Biniam Girmay: “Oggi sembrava di correre all'inferno”

Non ho idea di cosa sia successo dietro di me: oggi abbiamo corso all'inferno. Sono felicissimo di aver concluso la tappa sano e salvo: ogni volta che sento una caduta dietro di me mi sento malissimo per i ragazzi che cadono, anche per Philipsen: non è mai bello vedere qualcuno che cade, specialmente ad alta velocità. Sono contento di aver concluso la tappa in sicurezza: per un momento avevo pensato anche di smettere di pedalare. È veramente difficile".

Silvan Diller: “È stato un brutto colpo per noi, ma ci siamo ripresi bene”

Mi sono fermato quando Jasper era a terra: aveva la maglia completamente strappata sulla schiena ed è andato all'ospedale, non so se si sia rotto la clavicola o cos'altro. Certamente è un brutto colpo per la nostra squadra, ma abbiamo subito cambiato mentalità per aiutare Kaden Groves nello sprint: è stato sicuramente un brutto momento per noi, ma siamo riusciti a riprenderci abbastanza bene”.

Bryan Coquard: “Non era mia intenzione causa una caduta"

Come potete immaginare, una giornata in cui si perde la maglia verde non può fare piacere. Ho rivisto le immagini: sul momento non mi sono reso conto di quanto fosse successo. Ho l'impressione che quando Milan apra il suo sprint, la mia ruota anteriore colpisca il suo deragliatore, o forse è Rex che mi fa perdere un po' l'equilibrio, veramente non so. Non era chiaramente mia intenzione causare una caduta. Volevo evitare di prendere rischi ed ero proprio alla ruota di Milan: quando ha lanciato lo sprint devo aver toccato qualcosa. Da lì però ho perso l'equilibrio, il pedale e anche la scarpa. Mi sono scusato con Philipsen e con la Alpecin, anche se ovviamente non è stato per nulla volontario. Non sono una persona cattiva, non fa mai piacere”.

Tobias Lund Andresen: “Abbiamo dimostrato di poter dire la nostra”

"Oggi la squadra ha lavorato benissimo: abbiamo scelto il lato giusto, eravamo organizzati. Penso che sia il massimo che possiamo fare quanto al lead-out. Sono dovuto andare lungo con Pavel Bittner a ruota, penso di essere partito forse un po' troppo presto. Gli altri sono arrivati da dietro, ma penso che comunque possiamo essere molto felici di oggi. Abbiamo mostrato impegno da parte della squadra e che ci siamo anche noi per le volate.

Quando l'inizio della tappa è “facile” come quello di oggi si sa che il finale sarà come questo: è il Tour de France. Sappiamo che le cadute sono parte di questo sport. Philipsen si è ritirato ed è un peccato vedere i migliori corridori del mondo non poter competere a questo livello".

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