
Tour de France 2025, 4a tappa: le cose si complicano
Con questa frazione in stile Liegi, si apre una serie di 4 tappe in cui i big dovranno stare attenti e volendo potranno attaccare. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
In un'alternanza tra pianura e vallonato, al Tour de France 2025 è ancora il momento di una frazione complicata, forse ancor più della seconda: nel finale della 4a tappa è infatti concentrato un numero superiore di salite, mediamente più lunghe e spesso comunque ripide. Anche in questo caso il dislivello ufficiale (2050 metri) è iperbolico, mentre si attesta più realisticamente intorno a 1700 metri. Non mancano salitelle nemmeno nei primi 100 km, ma è negli ultimi 70 che le cose si fanno veramente intricate. Una prima ascesa porta a Fresne-l'Archeveque (2 km al 4.5%, max 7%), seguita da una quindicina di km abbastanza semplici ma mossi; si sale quindi la Côte Jacques Anquetil (3.8 km al 3.6%; primi 2.6 km al 4.5%, max 7%) seguita poco dopo dalla salitella di Quévreville-la-Poterie (circa 1.5 km al 4%, max 8%). Dopo il traguardo volante di Saint-Adrien inizia la fase decisiva, che concentra negli ultimi 30 km 4 ascese che possono smuovere la corsa e fare non poca selezione. Apre le danze la Côte de Belbeuf (1.3 km al 9.1%, max 13%), forse la più dura, seguita da 3 km di falsopiano che possono essere molto pericolosi; dopo una breve discesa si incontra la Côte de Bonsecours (900 mt al 7.2%, max 10%), seguita anche questa da 1 km di falsopiano. Con quasi 4 km di discesa si entra a Rouen, dove si affronta la più pedalabile Côte de la Grand'Mare (1.8 km al 5%, max 9%) seguita da una breve discesa e un ulteriore strappo di 400 metri al 7%; si scende di nuovo in città con qualche contropendenza, poi la strada comincia a salire al 4/5% per circa 500 metri fino all'imbocco formale della Rampe Saint-Hilaire (800 mt al 10.6%, max 15%) che termina a soli 5.2 km dall'arrivo. Anche in questo caso in vetta si trovano oltre un km di falsopiano (2%) che complica ulteriormente le cose prima di riscendere in centro; un ulteriore strappo di 500 metri al 5% termina presso l'ultima curva a destra, a 250 metri dal traguardo.
Le salite

Gli ultimi km

Fari puntati su…
I nomi da fare sono più o meno gli stessi della seconda tappa, anche se come già accennato nell'analisi del percorso, il finale risulta forse ancor più complicato e selettivo e potrebbe davvero iniziare ad aprire qualche divario anche in classifica generale. Ci si attende quindi un nuovo confronto tra Tadej Pogačar (UAE Team Emirates - XRG) e Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), sempre con Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a fare il terzo incomodo, sul quale però pende l'incognita della caduta nel finale verso Dunkerque. A fianco di questi saranno sicuramente sul pezzo anche Mathieu van der Poel (Alpecin - Deceuninck) e Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike), anche se per il primo ci sarà da resistere su un maggior numero di salite mediamente più impegnativo, mentre il secondo potrebbe ancora limitarsi a fare il gregario di lusso per Vingegaard.
Il più brillante dietro questi domenica è sembrato Romain Grégoire (Groupama - FDJ), non solo perché è arrivato 4° al traguardo, ma anche perché teneva il loro passo in salita. È apparso brillante anche Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), che così come il compagno March Hirschi appare un gradino sotto ma potrebbe essere in grado di vincere cogliendo l'attimo giusto. Ci si attende uno squillo da Primož Roglič (Red Bull - BORA - hansgrohe) e Mattias Skjelmose (Lidl - Trek), giunti nel primo gruppo a Boulogne-sur-Mer ma senza rubare l'occhio. Dopodiché sono ovviamente chiamati a restare sul pezzo anche tutti gli altri uomini di classifica, che per brevità evitiamo di elencare. Tra le seconde linee è sembrato brillante Oscar Onley (Team Picnic PostNL), autore di una buona volata.
Tornando ai cacciatori di tappe, sicuramente vanno inseriti i nomi di chi domenica si è piazzato o ci è andato molto vicino: Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Kévin Vauquelin (Arkéa - B&B Hotels), Simone Velasco (XDS Astana Team), Jenno Berckmoes (Lotto) e Alexandre Delettre (Team TotalEnergies). Erano nel primo gruppo ma non hanno convinto, per ora, Neilson Powless (EF Education - EasyPost) e Alexey Lutsenko (Free Palestine - Premier Tech). Potrebbero essere nomi buoni altri corridori che domenica erano lontani dai primi: Ben Healy (EF Education - EasyPost), Thibau Nys (Lidl - Trek), Clément Champoussin (XDS Astana Team), Axel Laurance (INEOS Grenadiers), Alex Aranburu (Cofidis), Magnus Cort (Uno-X Mobility).
Tour de France 2025, gli orari della quarta tappa
Il transito dal km 0 è in programma alle 13:35, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:15 e le 17:45. La tappa sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 dalle 14:45 alle 18:00), sia su Eurosport e Discovery+ (dalle 12:45 alle 18:00).