Filippo Ganna, incommensurabile © UCI
Pista

San Filippo Ganna protettore degli infartuati

Sesto titolo mondiale per il verbanese nell'Inseguimento individuale: battuto a Glasgow Dan Bigham al termine di una finale a dir poco palpitante. Bronzo a Jonathan Milan. Lotte Kopecky vince l'Eliminazione, Elia Viviani indietro nell'Omnium

06.08.2023 21:22

San Filippo Ganna protettore degli infartuati ne ha fatta un'altra delle sue. Un'altra delle sue rimonte incredibili, un'altra delle sue medaglie pesanti, un'altra delle sue maglie iridate nella disciplina nella quale mai nessuno è stato alla sua altezza: sei titoli mondiali nell'Inseguimento individuale, irraggiungibile nei numeri ma irraggiungibile pure nel pathos suscitato nel pubblico.

Prendete la finale di stasera a Glasgow, ai Mondiali su pista 2023: opposto al britannico Dan Bigham, suo amico, suo ingegnere alla INEOS Grenadiers, suo predecessore nella cronologia del Record dell'Ora. Suo fiero avversario, che l'ha letteralmente messo in croce, prendendo subito un margine che ha poi fatto crescere tantissimo fino ai 3125 metri, quando, ad appena 875 metri dalla fine della prova, contava 2"187 di vantaggio.

A quel punto è partito il jet supersonico nelle gambe del verbanese, in una progressione esaltante che non possiamo fare a meno di riportare pari pari, col distacco dal britannico che ha preso a diminuire prima piano, poi in maniera tumultuosa, fino al clamoroso ribaltone dell'ultimo metro: 2"081 ai 3250, 1"924 ai 3375, 1"700 ai 3500 (a due giri dalla fine ancora un secondo e sette decimi!); e poi giù sempre più vorticosamente, 1"386 ai 3625, 1"029 ai 3750, 0"558 ai 3875 e infine 54 millesimi in favore di Pippo al traguardo: oltre un secondo bruciato all'avversario nell'ultima tornata! 4'01"976 contro 4'02"030 alla fine.

Dal 2016 a oggi Ganna ha messo insieme 6 ori, 1 argento e 1 bronzo nella specialità, non mancando mai un podio in otto anni. Nel 2022 Filippo battè Jonathan Milan, il quale oggi ha siglato il terzo tempo in qualifica, fatto che l'ha spedito dritto alla finalina per il bronzo, nella quale il friulano si è imposto agevolmente sul portoghese Ivo Oliveira: 4'05"868 per l'azzurro, 4'08"469 per l'avversario. Per Milan due argenti e un bronzo nelle ultime tre edizioni dei Mondiali e tanto tempo ancora per inseguire un titolo che sarebbe il naturale approdo di una carriera precocemente eccellente.

Mondiali su pista 2023, l'Omnium parla una sola lingua: il portoghese di Iuri Leitão

Si sono disputate intanto le prime due prove dell'Omnium maschile, e le ha vinte tutte e due Iuri Leitão: nello scratch il portoghese è stato semplicemente il più bravo in una volata in cui ha preceduto il britannico Oliver Wood, il tedesco Tim Torn Teutenberg e l'olandese Vincent Hoppezak; 11esimo Elia Viviani, e diversi corridori di seconda schiera fatti fuori da una caduta innescata dal belga Fabio van den Bossche, che per questo fatto si è guadagnato un warning.

Nella Tempo Race Leitão è partito subito in caccia collezionando ben 12 sprint vinti (sui 36 totali), ai quali ha poi aggiunto un giro guadagnato, portandosi all'irraggiungibile quota di 32 punti già a un terzo di gara. Sulla sua scia - metaforicamente parlando - ha provato a fare lo stesso il giapponese Shunsuke Imamura, poi raggiunto strada facendo dallo spagnolo Sebastián Mora, quindi dal danese Niklas Larsen che ha superato entrambi; ma più nessuno è riuscito a prendere il giro, sicché il lusitano si è imposto coi suoi bravi 32 punti contro gli 8 di Mora e Imamura, i 6 di Larsen e l'1 del francese Benjamin Thomas, che ha vinto l'ultima volata. Nono Viviani.

La classifica a metà challenge vede Leitão a punteggio pieno (80), inseguito da Larsen a 64, Imamura a 62, Mora, Hoppezak e il canadese Dylan Bibic a 60, Wood a 58, Thomas a 56, Teutenberg a 54 e Viviani, al momento solo decimo, a 44. Nel prosieguo della serata si svolgeranno l'Eliminazione e la Corsa a punti finale.

Tra gli uomini abbiamo assistito anche ai quarti di finale della Velocità che si chiuderà domani. Quattro 2-0 per l'olandese Harrie Lavreysen sull'australiano Matthew Richardson, per il polacco Mateusz Rudyk sul giapponese Kaiya Ota, per il trinidense Nicholas Paul sul britannico Joseph Truman, per l'altro britannico Jack Carlin sull'australiano Thomas Cornish. Lavreysen-Carlin e Rudyk-Paul gli accoppiamenti per le semifinali.

Mondiali su pista 2023, splendida Lotte Kopecky nell'Eliminazione, quarta Rachele Barbieri

Non c'erano dubbi che Lotte Kopecky avesse due o tre lunghezze di vantaggio su tutte le contendenti nell'Eliminazione. La belga, campionessa uscente, ha controllato senza problema alcuno la corsa, sempre in scioltezza e con margine, e si è curata personalmente di far fuori Rachele Barbieri, che forse temeva più di altre in quanto seconda ai Mondiali dello scorso anno. L'azzurra è rimasta ai piedi del podio, quarta, mentre la statunitense Jennifer Valente ha conquistato il terzo bronzo di fila. Ultima a sfidare Kopecky, la francese Valentine Fortin, che è stata anche brava a tentare l'anticipo; ma non c'era proprio niente da fare, perché quando Lotte ha deciso di partire è partita e ha salutato l'avversaria, andando a prendersi un meritato oro.

Sempre in campo femminile si sono disputate le semifinali del Keirin, che hanno promosso alla finale la tedesca Lea Sophie Friedrich, la neozelandese Ellesse Andrews e la belga Nicky Degrendele nella prima batteria, e la colombiana Martha Bayona, la francese Mathilde Gros e l'olandese Hetty van der Wouw nella seconda (batteria in cui è stata eliminata l'altra tedesca Emma Hinze, tra le favorite). La finale era prevista alle 20.57 ma si misura al momento una mezz'oretta di ritardo rispetto ai programmi.

Quale sport per le atlete transgender? Il ciclismo risponde così
Omnium iridato, dal solito caos punteggi Viviani porta a casa un sesto posto
Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!