
Why always us? La UAE trionfa anche al Giro del Veneto: Del Toro per distacco su Sivakov
Il messicano - pilotato alla perfezione dal compagno di squadra sulle Torricelle - stronca la resistenza di Grégoire e si invola verso il 16° successo dell'anno. Il franco-russo anticipa la volata di gruppo vinta da Abrahamsen. 5° Velasco
Insaziabili, fino all'ultimo giorno di corsa o quasi: gli uomini della UAE Emirates-XRG continuano a macinare vittorie su vittorie, esprimendo una superiorità tecnica a tratti imbarazzante per la pur qualificata concorrenza. L'ultimo saggio della supremazia bianconera è andato in scena al Giro del Veneto, vinto da Isaac del Toro davanti a Pavel Sivakov. Un risultato che è anche lo specchio fedele di una corsa saldamente controllata dalla fuoriserie del ciclismo mondiale ben prima di affrontare il circuito delle Torricelle, dove il 21enne messicano ha portato l'affondo risolutivo. Soltanto Romain Grégoire ha cercato di accodarsi allo scatenato corridore centroamericano, ma la sua resistenza si è protratta per poche centinaia di metri. In vista dell'arrivo, infine, il franco-russo - che aveva scortato alla perfezione il compagno di squadra sulle prime rampe della salita veronese - ha anticipato la volata dei battuti, precedendo Jonas Abrahamsen. Gli italiani: 5° Simone Velasco, 9° Filippo Zana, 10° Davide De Pretto.
La cronaca del Giro del Veneto
Il ciclismo italiano e internazionale su strada si prepara ad andare in letargo, ma non prima di aver celebrato gli ultimi appuntamenti della stagione. Si comincia con l'edizione numero 88 del Giro del Veneto: partenza da Vicenza, arrivo a Verona dopo 161 chilometri. Se la prima parte della corsa si sviluppa su un percorso pressoché pianeggiante, lo scenario cambia con l'ingresso nell'anello conclusivo di 15 chilometri da ripetere per 5 volte, il cui punto-chiave è la salita delle Torricelle: 4 chilometri con una pendenza media del 5,1% e punte del 7%. Prima di rientrare nella città scaligera, il menu propone un breve strappo a ridosso dell'ultimo chilometro e un paio di curve prima di raggiungere la retta d'arrivo.
Dopo un effimero attacco dell'austriaco Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), la fuga giusta decolla al km 15 per iniziativa dell'italiano Filippo d'Aiuto (Petrolike), a cui si accodano altri 7 uomini: i connazionali Davide Bais (Polti VisitMalta), Michele Bicelli (Biesse-Carrera-Premac), Kevin Pezzo Rosola (General Store-Essegibi-F.lli Curia) ed Elia Viviani (Lotto, all'ultima corsa della carriera), i norvegesi Storm Ingebrigtsen (Uno-X Mobility) e Sakarias Koller Løland (Uno-X) e lo spagnolo Mikel Retegi (KERN Pharma). Pur viaggiando a passo sostenuto, i battistrada resteranno sempre nel mirino del gruppo, pilotato dagli uomini della UAE Emirates-XRG, che concederanno loro un vantaggio massimo di circa 1'15".
Gli attaccanti procederanno compatti fino all'imbocco della prima salita delle Torricelle, dove si staccherà Viviani. Stessa sorte anche per Bicelli, che perderà contatto dalla testa poco prima della vetta. Gli altri superstiti della fuga - che passeranno per la seconda volta sul traguardo con una cinquantina di secondi sulla concorrenza - resisteranno fino alla terza scalata della salita iridata: persi per strada Pezzo Rosola e Retegi, gli altri quattro fuggitivi saranno ripresi in fondo alla successiva discesa.
Un gruppo ancora folto affronta di slancio gli ultimi 30 chilometri di corsa, dove entreranno in azione alcuni degli uomini più attesi: il russo di passaporto francese Pavel Sivakov (UAE Emirates-XRG) scatta per primo sull'ascesa che fu teatro di due edizioni ormai lontane (1999 e 2004) dei campionati del mondo su strada. Alla sua ruota si porta subito il francese Romain Grégoire (Groupama-FDJ), seguito dall'italiano Alessandro De Pretto (Jayco-AlUla) e, alla spicciolata, da tutti gli altri. Nient'altro che una fiammata, ma comunque sufficiente per selezionare la platea dei candidati al successo, di cui non fa più parte il fresco vincitore della Parigi-Tours, l'italiano Matteo Trentin (Tudor).
I bianconeri - seppure a corto di uomini - continuano a dettare il passo in sinergia con i Tudor anche nei chilometri che precedono l'ultimo assalto alle Torricelle. Sivakov detta il passo nei primi 1500 metri della salita per poi lasciare il testimone al messicano Isaac del Toro (UAE Emirates). L'emergente centroamericano prende l'iniziativa a metà salita, portandosi dietro il solo Grégoire. Tuttavia, il corridore francese non riesce a tenere la ruota del rivale, che fila via da solo ai -10 dal traguardo. del Toro guadagna immediatamente una decina di secondi su Grégoire, che sarà poi raggiunto all'inizio della discesa da circa 20 corridori, tra i quali spiccano il francese Clément Champoussin (XDS-Astana), l'italiano Filippo Turconi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Il cronometro è favorevole al nuovo battistrada, che sfonderà il muro del mezzo minuto di margine in vista degli ultimi 5 chilometri. Gioco, partita, incontro: Isaac del Toro conquista per netto distacco il suo 16° successo stagionale (il 19° da professionista). Alle sue spalle, lo spagnolo Mario Aparicio (Burgos Burpellet-BH) prova ad anticipare la volata dei battuti con una sortita ai -3 dal traguardo, rintuzzata dall'italiano Christian Scaroni (XDS). Sivakov attende invece la breve rampa alle soglie dell'ultimo chilometro per allungare le mani sul posto d'onore. Seppure braccato dal gruppo, il franco-russo (a 22") riesce ad anticipare Abrahamsen, l'uruguaiano Eric Antonio Fagúndez (Burgos) e l'italiano Simone Velasco (XDS), tutti a 23". A seguire il francese Benjamin Thomas (Cofidis), Grégoire, l'altro norge Johannes Kulset (Uno-X) e gli italiani Filippo Zana (Jayco) e De Pretto.
