Tadej Pogačar alla Vuelta? Le parole di Guillen ©Ronde van Vlandereen
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Pogacar alla Vuelta? Guillen non perde le speranze: "Sono ottimista"

Il direttore del Grande Giro iberico ha aspettative positive sulla partecipazione del campione sloveno alla corsa

09.05.2025 09:20

Tadej Pogacar ha deciso di non partecipare al Giro d'Italia quest'anno per concentrarsi sul Tour de France, ma ci sono speranze che possa prendere parte alla prossima Vuelta? Secondo il direttore della gara spagnola, Javier Guillen, decisamente sì. 

In una lunga intervista concessa qualche giorno fa a Mundo Deportivo, Guillen ha parlato delle possibilità del campione del mondo di partecipare alla corsa.

Pogačar alla Vuelta: le parole di Guillen

La presenza di Tadej Pogačar alla Vuelta aumenterebbe l'interesse degli appassionati nei confronti della gara. Guillen crede che ci siano buone possibilità di vedere il nativo di Komenda in Spagna. 

Tadej Pogačar parteciperà alla Vuelta 2025? © Ronde van Vlaanderen
Tadej Pogačar parteciperà alla Vuelta 2025? © Ronde van Vlaanderen

Le sue parole a questo riguardo sono state: “Ad oggi, Pogačar non ha escluso la Vuelta. Ha detto che farà il Tour e il Mondiale, ma non ha detto che non farà la Vuelta, quindi siamo ottimisti. E crediamo che, con l'ambizione competitiva che ha, con la voglia che ha di fare grandi cose, lui sia il più interessato, e noi con lui, ad avere le tre grandi corse a tappe nel suo palmarès, e questo ci porta a pensare che verrà alla Vuelta”.

Il direttore ha poi concluso: “Io non voglio mettergli fretta. Speriamo ci dica di sì e, se ci dice di no, lo aspetteremo un altro anno, perché il ciclismo deve essere grato di avere un corridore come Tadej”.

L'esclusione della Kern Pharma e il valore della Vuelta

Guillen nel corso della sua intervista ha parlato anche dell'esclusione della Kern Pharma dall'ultimo Grande Giro della stagione. A questo proposito ha dichiarato: “Beh, alla fine bisogna fare una selezione. All’inizio avevamo due inviti, poi sono diventati tre. Sono qualcosa a discrezione dell’organizzatore e, al di là delle reazioni che ci sono state, dipende sempre dai punti di vista. Credo sia chiaro che la Vuelta punta molto sul ciclismo spagnolo”. 

Infine, il direttore ha parlato anche dell'immagine che la Vuelta ha ottenuto in questi anni all'estero, agli occhi degli appassionati di ciclismo nel mondo: “L'immagine è decisamente positiva e ogni anno migliora sempre di più. Siamo una corsa che mette in primo piano un fattore “epicità” moderno, nel senso che prima l’epicità in gara si basava su grandi distanze e molte salite, mentre noi siamo riusciti a dosarla in un altro modo. E se La Vuelta è apprezzata per qualcosa, è perché è una corsa molto imprevedibile, nella quale fino alla fine non si conosce il vincitore". 

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