 
            Vuelta a España 2025, 17a tappa: l'ultimo unipuerto
Arrivo in salita durissimo preceduto da poco o niente dove gli scalatori dovranno per forza cercare un sussulto prima della crono. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
La 17a tappa è una frazione importante della Vuelta a España 2025, che però grida vendetta per il ben di dio che avrebbe potuto offrire il territorio. Anche se alcune salite poco impegnative sono sparse qua e là, ovviamente gli occhi sono rivolti fin dalla partenza alla durissima salita conclusiva, versante inedito di una vetta che ha già ospitato arrivi nel 1997 e nel 2006. Quasi subito si incontra una salita di circa 4 km al 5%, poi quasi 20 km pianeggianti prima della fase centrale un po' più impegnativa: si susseguono le salite di San Miguel de Arganza (4.8 km al 3.5%), Alto de Ocero (8.5 km al 2.9%; molte discese falsano la media, max 10%), Berlanga del Bierzo (5.2 km al 4.2%) e Paso de las Travesias (7.8 km al 4.1%, max 12% al'imbocco; anche qui quasi 1 km di discesa falsa la media). Servono 25 km di fondovalle per ritrovare altre due salitelle di 2.6 km al 3.6% e 2.3 km al 4.4%, prima e dopo la diga di Barcena. Si scende su Ponferrada, dove iniziano i 25 km finali di salita, aperti dall'Alto San Esteban (2.8 km al 6%, max 8%); dopo 1500 metri di discesa inizia un falsopiano (media 2.4%, in verità ondulato con tratti di salita vera) di quasi 8 km, dopo il quale si incontra una prima impennata di 1.5 km al 9.7% (max 13%); 900 metri di pianura e discesa portano all'inizio ufficiale della salita (8.8 km al 9.7%) durissima nei primi 5 km (media 11.5%, max 16%), poi più pedalabile negli ultimi 3.8 km (media 7.5%).
 
La salita finale

Fari puntati su…
È una salita non semplice da interpretare, dove probabilmente chi si tiene qualcosa per l'ultima parte più veloce può riuscire a fare la differenza. In questo potrebbe essere molto bravo João Almeida (UAE Team Emirates-XRG), che finora è anche apparso voglioso di mettere in difficoltà un Jonas Vingegaard (Team Visma-Lease a Bike) per ora mai realmente superiore al resto della concorrenza. Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), vista la brevità tanto dell'ascesa quanto della tappa, potrebbe difendersi molto bene. Vedremo se Jai Hindley (Red Bull - BORA - hansgrohe), supportato da Giulio Pellizzari, cercherà di nuovo un affondo, prima della cronometro che lo vede svantaggiato rispetto a tutti gli avversari per il podio.
Vedremo se Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), riuscirà a recuperare terreno, dopo la crisetta avuta in Galizia. Allo stesso tempo Matthew Riccitello (Free Palestine - Premier Tech) tenterà forse un assalto alla maglia bianca, cosa che molto più difficilmente farà Junior Lecerf (Soudal Quick-Step) che dopo essere tornato in classifica con la fuga di domenica è nuovamente rimbalzato. Allo stesso modo sarà interessante vedere se adesso Egan Bernal (INEOS Grenadiers) cercherà di tornare in top10 dopo essersi portato a casa il successo di tappa, a discapito magari di Torstein Træen (Bahrain - Victorious) che sta stringendo i denti per non mollare il piazzamento, ancora frutto della fuga della tappa di Andorra.
Come sempre la tappa potrebbe andare anche ad un fuggitivo. In casa UAE Jay Vine, Juan Ayuso e Marc Soler potrebbero tentare di rimpinguare ulteriomente il bottino clamoroso della squadra; un nome interessante potrebbe essere quello di Mikel Landa (Soudal Quick-Step), o anche quello di Bob Jungels (INEOS Grenadiers), autore di un'ottima prova sull'Angliru. Tra i nostri attenzione a Marco Frigo (Free Palestine-Premier Tech), Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek).
 
Vuelta a España 2025, gli orari della diciassettesima tappa
Il transito dal km 0 è in programma alle 13:41, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv su Eurosport e Discovery+ dalle 14:30 alle 17:45.

